Il
Destino di un Saiyan
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Verità o finzione?
Bulma si
avvicinò alla finestra. La calda brezza estiva che correva nella notte
scompigliava le morbide tendine color crema, facendole ondeggiare silenziose e
sinuose come le ombre dei ladri sotto i pallidi raggi di luna.
Anche quella
notte sarebbe trascorsa con il lento e incessante ticchettio dell’orologio e lo
spossante e malinconico battito del suo cuore.
A cosa poteva
servire sentire il rumore del suo respiro, se tutto quello che provava era
soltanto il vuoto?
Perché Vegeta
l’aveva lasciata?
Perché pensare
di aver scalfito il duro cuore del Principe dei Saiyan?
<< Mamma…
>>
Bulma si voltò
verso la vocina insonnolita. Trunks aveva indosso una canottiera celeste su dei
boxer neri. Sentì un tuffo al cuore: il suo bambino cercava di imitare il padre
in qualsiasi cosa.
Lo vide
stropicciarsi gli occhi assonnati.
<<
Trunks, tesoro… che ci fai in piedi? E’ tardi… >> disse avvicinandosi a
lui e chinandosi per arrivare alla sua altezza.
<<
Aspettavi papà? >>
Adesso gli
occhi azzurri del figlio erano fissi nei suoi. Ancora cullati dal torpore, ma
già all’erta col piglio grave di Vegeta.
“Aspettavi papà?”
Cosa
rispondere?
Vegeta era
sparito da una settimana. Improvvisamente.
Non che da lui
si fosse aspettata un biglietto. Ma non trovare nell’armadio la tuta da
combattimento e neanche il Radar-cerca-sfere,
le aveva tolto il respiro come un pugno nello stomaco.
Non poteva
essersene andato. Non poteva aver abbandonato lei e Trunks.
Si era così
convinta di aver capito cosa si celasse in quella
impenetrabile fortezza di nome “Vegeta”, da non voler ammettere che forse si
era sbagliata. Ma nonostante tutto, non poteva credere che lui fosse veramente
il cinico e spietato assassino che tutti temevano.
Bulma era
convinta di essere speciale per lui.
Nonostante il
suo continuo atteggiamento sprezzante e distante, i grugniti monosillabici in risposta alle parole dolci e i modi arroganti e
pretenziosi verso chiunque, la donna scorgeva un altro sentimento quando
guardava quegli occhi d’ebano posati su di lei: al di là delle iridi scure
c’era un intricato labirinto di dure pietre e scale tortuose, che portavano
dentro la sua anima e proteggevano il suo sentimento d’amore.
Vegeta odiava
essere toccato in pubblico, odiava mostrare interesse per suo figlio, ma lei
poche sere prima lo aveva segretamente scoperto, in piedi nella camera di
Trunks a fissare il figlio addormentato: avevano appena finito il loro
allenamento e Vegeta quella sera aveva scoperto che il “moccioso” sapeva
trasformarsi in Super-Saiyan.
Nessun
riconoscimento. Nessuna parola di lode. Dopo l’iniziale
momento di sconcerto, Vegeta aveva continuato a combattere, se
possibile, con più ferocia.
Quella sera
Trunks aveva un labbro tumefatto, ma aveva anche un sorriso beato che accompagnava
il suo sonno.
Nascosta
nell’ombra, Bulma aveva visto Vegeta avvicinarsi al letto di suo figlio e
trasformarsi nel guerriero dai capelli d’oro.
Alzò la mano
aperta sopra la testa di Trunks.
Bulma dimenticò
di respirare… l’uomo mosse il palmo, forte dell’aura
di Super-Saiyan, e fece scostare delicatamente i capelli del figlio senza
sfiorarli.
La donna
respirò e sorrise dolcemente, vedendo lo sguardo fiero e il mezzo sorriso di
Vegeta: quella era la carezza di un Super-Saiyan.
Lei sapeva che
ormai l’animo del Principe dei guerrieri aveva acquietato la sua sete di vendetta,
violenza e dolore.
Vegeta non
parlava, ma i suoi piccoli gesti, la sua sola presenza vicino a lei, le
trasmettevano un unico pensiero: famiglia.
Non poteva
averli lasciati.
Bulma accarezzò
la guancia del figlio e lo guardò con dolcezza.
<< Non è
mai stato via così tanto. >> disse Trunks.
<< ‘Stà tranquillo Tunks… Andrà tutto bene. >>
La madre si
avvicinò al figlio e lo abbracciò, accarezzandogli i chiari capelli color
glicine. Il piccolo rimase fermo in quell’abbraccio,
solo perché sentiva che era più Bulma ad averne bisogno. Lui era grande ormai
per simili sdolcinerie: i guerrieri erano forti. Come suo padre. Non avevano
bisogno di quella roba.
Dopo essersi
allontanata, Bulma si alzò in piedi e tese la mano al piccolo: << Vuoi
dormire insieme alla mamma stanotte? >>
Trunks guardò
il grande letto vuoto dove dormivano i suoi genitori: le candide lenzuola
bianche, lo rendevano ancora più freddo e desolato.
Senza dir
nulla, prese la mano della madre e si fece accompagnare sotto le lenzuola.
Bulma sistemò amorevolmente la rovescia al figlio e poi si alzò per andare a
chiudere la finestra.
<<
Lasciala aperta. >> disse Trunks.
Lei si voltò a
guardarlo.
<< Papà
potrebbe rientrare. >> spiegò.
Bulma pensò
all’ultima sera passata insieme a Vegeta… Lui non l’aveva mai abbracciata o
baciata di fronte al figlio o chiunque altro. Ma quando la sera gli si
avvicinava in cerca del suo calore, il freddo e insensibile Principe dei Saiyan
la lasciava accoccolare sul suo petto e la teneva tra le braccia come il
custode di un prezioso tesoro.
<< Ho visto una stella cadente
prima… >>
<< C’ero anch’io. >> borbottò
seccato Vegeta con la voce impastata dal sonno.
<< Era bellissima, vero? >>
<< Tks…
>> rispose l’altro con indifferenza.
<< Ti amo, Vegeta. >>
Il Saiyan non rispose, Bulma sapeva che
non stava dormendo e sapeva che la mano sul suo fianco non l’aveva stretta
lievemente a causa di un rilassamento muscolare.
Quello che non sapeva, era che gli occhi
di Vegeta si erano velati di preoccupazione.
Bulma guardò il
manto vellutato del cielo notturno: una mezza luna meravigliosa, tante stelle
luminose… ma nessuno stupido e zotico scimmione all’orizzonte.
<< Certo,
Papà potrebbe rientrare. >> disse Bulma, dando le spalle al figlio e
riaprendo lentamente la finestra, mentre una lacrima di cristallo scendeva a
rigarle il viso.
CONTINUA…
Chiedo scusa in
anticipo per qualsiasi inesattezza temporale o riferimento sbagliato. Questa
storia mi è balenata in testa poco prima di addormentarmi e ho scritto il primo
capitolo quasi come in trance… o_O’
Non so bene
come si svilupperà il seguito, ma saranno sicuramente pochi capitoli e meno
drammatici ;)
Intanto spero
che questo inizio non faccia proprio schifo e sia degno di qualche recensione!
Ciao a tutti!!!