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Autore: KlaineCourage    20/06/2012    2 recensioni
Fanfiction ispirata al film del 2003 -Thirteen 13 anni.
Quinn ha quattordici anni. È una studentessa modello, figlia di genitori divorziati da poco, è sempre stata una studentessa modello, e la figlia che tutti vorrebbero. Al liceo, però, Quinn scopre un mondo inaspettato, dove gli orsetti e le Barbie lasciano il posto agli ormoni in esplosione. Regina di questo mondo è Santana, la più sexy e popolare della scuola, con cui Quinn stringe un'amicizia quasi morbosa. Inizia una discesa verso il baratro della dissolutezza, fatto di sesso, droga e crimine.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Het | Coppie: Quinn/Santana
Note: AULemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ultimamente mi sono ossessionata con questo film, onestamente non riesco a capire il perchè, ma mi piace davvero tantissimo, così ho pensato -Perchè non scriverci una FanFiction?
Le protagoniste sono Quinn e Santana, rispettivamente Tracy e Evie. Come noterete, praticamente subito, la storia è molto diversa da Glee, infatti, oltre al fatto che Quinn ha 14 anni, suo fratello è Sam.
Ok, non saprei cos' altro aggiungere, quindi vi lascio alla storia.
Enjoy :)


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CAPITOLO 1


Era il primo giorno al liceo per Quinn, una studentessa modello di 14 anni che viveva con la madre divorziata e il fratello maggiore Sam.
L’idea di una nuova scuola la spaventava, non sapeva come potevano essere i suoi compagni di classe, i professori e le lezioni.

Era appena finita la prima ora, Quinn uscì dalla classe insieme alla sua amica delle medie Rachel Berry, che era rimasta evidentemente traumatizzata dalla prima lezione.

-          I professori qua sembrano tutti così severi! –Disse Rachel stringendosi al petto il quadernone rosa comprato qualche giorno prima.
-          Si, ma non sarà un problema. Non ho intenzione di prendere voti inferiori all’A- quest’anno..
-          Come se per te fosse mai stato un problema!

Quinn sorrise, quando vide suo fratello che parlava con un gruppo di altri ragazzi. Si avvicinò per salutarlo, sperando di riuscire a conoscere qualcuno.

-          Ciao Sam! – Il ragazzo continuava a scherzare con i suoi amici ignorando completamente la sorella –Sam!
-          Oh, ciao Quinn! – Salutò la sorella per zittirla prima che lo mettesse in imbarazzo davanti ai suoi amici.

Quinn si stava per presentare agli amici del fratello quando furono tutti distratti dall’arrivo di Santana Lopez.

-          Guardate! L’estate ci ha fatto bene Santana!- Tutti i ragazzi cominciarono a urlare e a fischiare come se non avessero mai visto una ragazza in vita loro.
-          Che scena patetica! –Disse Rachel all’amica che era rimasta a bocca aperta nel vedere come quella ragazza riuscì ad attirare l’attenzione di tutti i maschi nelle vicinanze. Avrebbe voluto anche lei avere un tale effetto sui ragazzi, ma era solo una bambina che si vestiva ancora come alle elementari e che non era mai stata baciata.


Durante il pranzo non era cambiato nulla. Santana e le sue amiche erano sedute sopra un tavolo circondate da ragazzi che sbavavano solo a guardarle. Parlavano di quello che era successo quell’estate, e tutti le stavano ad ascoltare come se stessero dicendo cose fuori dal mondo.
Quinn invece era seduta al tavolo con Rachel e Mercedes, una ragazza conosciuta alla lezione di storia. Non voleva stare lì, si sentiva una sfigata, magari  parlando con quelle ragazze avrebbero capito che era una di loro, era troppo bella per stare con “le sfigate”, e poi se suo fratello stava con loro, perché lei no?!

Quando vide che le ragazze si alzarono  lei fece lo stesso per raggiungerle. Una volta raggiunte queste la squadrano dalla testa ai piedi.

-          Oh mio Dio! Come ti sei vestita?! –Disse la ragazza più bassa ridendo
-          Sembra appena uscita da un cartone per bambini! –Disse la biondina. Nessuna delle due aveva un’ aria molto intelligente, comunque quelle parole ferirono Quinn. Tutti la vedevano come una bambina, e come poteva dargli torto? Abbassò la testa e guardò quei calzini orribili che sua mamma le aveva comprato al mercatino qualche anno prima. Quando le due si allontanarono Quinn tornò al suo tavolo, non vedeva l’ora di tornare a casa per buttare quei vestiti.

~

Appena arrivata a casa corse in camera sua. Sul letto aveva tantissimi peluche e il suo armadio non aveva nuovi vestiti dalla prima media.  Dopo aver buttato per terra tutte le cose che erano sopra il letto ci si buttò sopra e cominciò a prendere a pugni il cuscino, quando sua mamma entrò in camera.

-          Piccola, va tutto bene? –Si avvicinò alla sua bambina passandole preoccupata una mano tra i capelli
-          Non chiamarmi “piccola”, mamma! –Quinn l’allontanò bruscamente, e si andò a sedere sull’altro lato del letto
-          Scusa… aspetta, che sta succedendo qua dentro? Perché i tuoi pupazzi e i tuoi vestiti sono tutti sparsi sul pavimento? –Sua mamma si abbassò raccogliendo un maglietta con sopra una bambolina.
-          Ho bisogno di nuovi vestiti…

La donna prese per mano sua figlia, e la portò correndo in macchina. Nel giro di cinque minuti arrivarono a casa di una signora che aprì subito la porta, sua madre entrò in casa e ne uscì 10 minuti dopo con un sacco pieno di vestiti praticamente nuovi.

~
 
Il giorno dopo a scuola si sentiva molto più sicura di sé con quei nuovi vestiti. Non sembrava più una bambina piccola.

A pranzo, come al solito era seduta al tavolo con Rachel, ma quando vide passare Santana dietro di lei, decise di prendere coraggio e andare a parlarci.
La seguì e quando si ritrovarono completamente sole le si avvicinò

-          Mi piacciono quei pantaloni. Dove li hai presi? –Disse Quinn sorridendo.  Cominciò a tremare quando la ragazza le rispose.


Sembravano venire da due mondi completamente  differenti.

Quinn era bionda, taglio di capelli da brava ragazza, quei vestiti che fino a pochi secondi prima erano straordinari, ora sembravano inadatti e da poco. Era l’immagine di quello che i genitori avrebbero voluto come figlia.
Santana invece era l’esatto opposto: lunghi capelli neri, evidentemente con origini ispaniche. Sugli occhi aveva un eyeliner nero e delle ciglia lunghissime, una maglia semi-trasparente dalla quale si riusciva a intravedere il piercing all’ombelico, una mini gonna e degli stivali alti neri.
Ora che riusciva a vederla da vicino poteva  rendersi conto di quanto fosse bella, in effetti non era affatto strano che attirasse tutti quei ragazzi…

-          Oggi con le mie amiche andiamo da Forever 21, se vuoi puoi venire con noi, così magari te li compri anche te questi pantaloni…
-          C-certo! Sarebbe stupendo! – Rispose Quinn evidentemente agitata.
-          Ok, mandami un messaggio e ti dico l’ora…
-          Bene… -Quinn le passò il suo cellulare e Santana le salvò il suo numero
-          Ci vediamo oggi... hmm, come hai detto di chiamarti?
-          Sono Quinn, Quinn Fabray –Rispose sorridendo
-          Ok, a dopo Quinn –Santana girò i tacchi, quella ragazzina era davvero patetica, pensava davvero che avrebbero fatto shopping insieme quel pomeriggio.


┅ ┅ ┅ ┅ ┅

Il primo capitolo è finito, spero vi sia piaciuto.
Cercherò di pubblicare il secondo il più presto possibile. Alla prossima :D

  
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