Lia glielo ripeteva fino alla nausea, scuotendo la chioma rossastra per il colore appena fatto.
“Ti sottovaluti, sai? Se solo tu provassi a vederti davvero allo specchio scopriresti quanto sei fantastica.”
Lia glielo ripeteva ogni volta con convinzione, ma Belle continuava a sorridere accondiscendete “se lo pensi tu” rispondeva ogni volta.
Lia chiuse la valigia con uno scatto e la pesò: 18,8. Peso perfetto.
Sorrise tra sé e tornò a rivolgere l' attenzione a Belle che osservava gli abiti riposti con cura nell' armadio. Lia sbuffò e si avvicinò all' armadio scegliendo degli abiti rapidamente ma con estrema attenzione e li ripose dentro la valigia dell' amica.
Belle aprì varie volte la bocca per obbiettare ma alla fine, incapace di proferire parola, si sedette sul letto in attesa.
Lia osservò con fare critico gli abiti riposti e sorrise chiudendo la valigia per poi pesarla. 19.5.
“Rientri proprio a pelo” constatò osservando il display della bilancia.
“Posso anche togliere della roba, tanto non la userò mai tutta” provò ad obbiettare Belle.
Lia finse di non sentirla e trascinò entrambe le valigie fino all' ingresso per poi caricarle l' indomani.
“Andiamo Belle, sciogliti un po'”
Belle alzò le spalle.
“Andiamo a letto, domani dobbiamo partire presto” rispose soltanto ponendo fine all' argomento.
Lia rise e diede una pacca sul sedere all' amica che s' irrigidì.
“Andiamo, col lavoro che faremo dovrai sopportare di peggio” commentò sorridendo alla reazione dell' amica.
“Sempre che non mi licenzino appena mi vedono, sai che photoshop fa miracoli.”
Lia scosse la testa ridendo.
“Ho un regalo per te.” disse soltanto tirando fuori da sotto il cuscino una busta contente alcune foto e gliene porse due.
Belle le guardò scettica.
“E quindi? Cosa c' entrano queste foto?”
Nelle immagini il soggetto aveva spesso i capelli davanti al volto chee s' intravedeva poco, ma nonostante ciò Belle non poté fare a meno di pensare che il soggetto fosse bellissimo. La ragazza sorrideva verso terra, non guardava mai l' obbiettivo. Belle strizzò gli occhi fissando con attenzione un particolare: il luogo le era famigliare e anche la maglia della ragazza, ma girata in quel modo proprio non riusciva a riconoscerla.
“La conosco?” sì lasciò sfuggire Belle ammirata, mordendosi la lingua per pentirsi subito dopo.
Lia sorrise. “Oh sì.”
“E chi è?” chiese Belle non riuscendo a trattenere la curiosità.
“Prima dimmi se trovi che sia bella.”
“Io.. non saprei.”
“Belle, devi solo dirmi se secondo te è una bella ragazza.”
Belle rise cercando di sviare la domanda.
“Che c'è, sei diventata lesbica ed è la tua nuova ragazza?” chiese con un sorriso.
Non aveva niente contro gli omosessuali, specie perché il suo più caro amico non era etero. E forse era per questo che ci si trovava così bene.
Però Lia era... troppo – Belle cercò di ricordarsi il termine corretto invano – presa dai ragazzi per poter essere omosessuale e la semplice idea che potesse provare interesse per qualcuno del proprio sesso era esilarante.
Lia rise.
“Ti piacerebbe, così avresti più ragazzi solo per te. - disse per poi tornare seria – ma dimmi, pensi che sia una bella ragazza?”
Belle sbuffò: odiava quando Lia s' impuntava nel voler sapere le cose.
“Io... credo di sì.” aggiunse infine.
Lia sorrise come se avesse appena vinto una competizione importante.
“Vuoi sapere chi è il soggetto?” chiese con ancora il sorriso dipinto sul volto.
Belle annuì timorosa.
“Sei tu.” disse semplicemente godendosi l' espressione stupita dell' amica.
“Stai scherzando.”
“Oh no – ribatté Lia tirando fuori dall' armadio la maglia della foto e sventolandogliela davanti – avevi questa maglia un mese fa, quando ci siamo ritrovate col gruppo per il pic nic.”
Belle ricordò la giornata: erano andate al mare da Giulia e... si morse la lingua ricordando dove avevano pranzato: nella radura in mezzo al boschetto dietro la casa della ragazza. Belle tornò a osservare con attenzione la foto: in un angolo si potevano notare i fiori che l' avevano incantata col loro colore rosso acceso, anemoni.
Saaalveee!!
Okay bando ai
convenevoli, chiedo scusa per i ritardi ma sono stata catturata nel
mondo dei contest.
Ebbene
sì, mi sono lasciata affascinare dalle competizioni da non
avere più tempo di respirare.
E mi sono ritrovata
con l' acqua alla gola praticamente, sempre che le giudicie
non mi mettano alla gogna per le consegne all' ultimo minuto!
Diciamo che questo
capitolo l' ho scritto prima di sapere che in 40 ore - e non scherzo -
dovevo dare 3 esami perchè i miei amatissimi professori non
sanno comunicare tra loro.
Ah sì, e
uno mi ha steccata chiedendomi roba non attinente alla materia quindi
lasciamo stare.
Passando al
capitolo, l' ispirazione l' ho avuta da una cosa scritta da SemPandaBlu
- se ho tempo vi metto anche il collegamento, prima o poi.
Ah, e ora devo anche
scriverle una storia e finire qualche long che si sta accumulando in
efp.
E io odio le
incomplete, sappiatelo.
Detto
ciò, torno a scrivere una cosa per un concorso.
Pace&Amore
-J
ps: mi scuso se
parlo ancora solo di Belle e Lia ma voglio introdurre per bene questi
personaggi perchè a me molto cari - anche se non si direbbe
dai ritardi nell' aggiornare.
Al prossimo capitolo
- si spera presto!