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Autore: Kate J    06/01/2007    16 recensioni
Harry si sveglia dopo un brutto sogno nell’estate dopo il suo quinto anno e, in modo veloce e raffazzonato, scrive una lettera ad Hermione dicendole ogni cosa, senza pensare a quanto possa sembrare pazzo perché vuole solo tirare fuori tutto prima di perdere il senno.
Dalla stessa autrice di "Taste- Il suo sapore", ecco un'altra irresistibile Harry/Hermione. Traduzione a cura di eva_elamela.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Letter

Titolo: La lettera

Autore:Kate J

Lunghezza: Dio mio, devo contare ogni singola parola? È corta, ok?

Categoria: romantica

Riassunto: Harry si sveglia dopo un brutto sogno nell’estate dopo il suo quinto anno e, in modo veloce e raffazzonato, scrive una lettera ad Hermione dicendole ogni cosa, senza pensare a quanto possa sembrare pazzo perché vuole solo tirare fuori tutto prima di perdere il senno.

Nota dell’autore: Non ho assolutamente idea di dove sto andando con questa storia. Magari Hermione si presenta alla sua porta nel bel mezzo della notte, sotto la pioggia o qualcosa di simile, e fa l’amore con lui selvaggiamente. Ci ho solo pensato, così… insomma lo sapete. Potrebbe essere una schifezza. Non l’ho postato da nessuna parte semplicemente perché non penso sia abbastanza buona. Ma è un prodotto della mia mente che oggi ho deciso di portare a termine, quindi eccola qui. Dovrebbe suonare affrettata, e se non amate la coppia harry/hermione… cosa cavolo c’è che non va in voi?

Nota della traduttrice: Dopo quella cosa meravigliosa che è “Taste” non potevo esimermi dal leggere qualcos’altro di Kate. “The Letter” è un piccolo gioiellino che va letto con lo spirito giusto. E’ cos’ì maledettamente Harry, nel suo stile confusionario, spezzato, che sembra aggredire le pagine per il bisogno impellente di mettere nero su bianco quello che gli passa per la testa che… non ho potuto fare a meno di innamorarmene un po’. Spero che per voi sia lo stesso.

Dedica: il mio lavoro di traduzione è dedicato ad Ale69 per il suo compleanno, Tantissimi auguri Ci, ti voglio bene.

Trovate la fic originale a questo indirizzo: http://harryloveshermione.com/fanfic/theletter.html

Hermione,

Sono le tre del mattino qui. Mi sono appena svegliato dal peggiore dei sogni. Ho fatto un sogno in cui morivi nel Dipartimento dei Misteri insieme a Sirius. Che non ti risvegliavi più. E Neville mi diceva che eri morta.

Così sono andato al tuo funerale. E i tuoi genitori stavano piangendo e mi fissavano come se dicessero “Come hai potuto fare questo alla nostra bambina?”. E ho guardato a terra e tu eri lì, distesa in una bara. Continuavo a pensare a tutto quello che ci aveva portato a quel punto che avrei potuto cambiare. Ero così perso, Hermione. Gli anni scorrevano così lentamente, anormalmente lenti. Sognavo lentamente, come se potessi sentire ogni singolo istante. Ogni giorno sembrava come se io mi facessi semplicemente scivolare addosso la vita, come se non fossi realmente vivo. Ogni momento ero perfettamente cosciente che tu fossi morta, veramente morta. Tutti dicono quella parola come se sapessero cosa significa, ma non lo sanno… non finchè non si fermano e ci riflettono. E continuavo a pensare a te. A come mi sorridevi sempre ogni volta che mi vedevi. A come tu fossi sempre al mio fianco, anche quando non sapevi perché, semplicemente lo facevi. Perché sei sempre stata al mio fianco. E ho visto il tuo mantello appeso nella Sala Comune e l’ho preso e odorato e lui ancora sapeva di te. Come se tu fossi stata ancora lì, nella stanza. Ma sapevo che non c’eri. Volevo solo tenere il mantello in una scatola così che dopo cinquant’anni avesse ancora il tuo odore e io potessi ricordarmelo.

Per qualche ragione, tutto ciò a cui continuavo a pensare era quanto desiderassi tornare indietro e stare sveglio con te a cucire cappelli per gli elfi domestici. Se solo avessi potuto avere quei pochi momenti con te, solo per sedermi con te e odorarti e sentirti lì vicina. E se fossi tornato indietro, tu saresti stata sveglia con me. E per tutto il sogno continuavo a trovare pezzi di te da tutte le parti. La tua bacchetta. Le tue scarpe. La tua cravatta. Non potevo neanche camminare per la biblioteca senza sentire qualcosa spezzarsi in me, cadere.

Mi mancavi così tanto Hermione. Così tanto.

E diventavo sempre più vecchio e continuavo a pensare a te, a come saresti stata a quel punto, sapendo che anche quando avessi avuto cento anni l’unico modo un cui sarei mai stato capace di pensare a te tu avresti avuto sedici anni perché allora sei morta. Non saresti cresciuta con me. Non avrei mai saputo come saresti stata. Ero così pieno di rimorsi. Poi mi sono svegliato.

E ora mi sto spezzando. Non perché ti ho perso, ma perché sono così spaventato che ciò accada. Non so perché ti sto scrivendo questa lettera. Sta venendo fuori da sola, ma non mi importa. Manderò Hedwig subito a Londra sotto la pioggia scrosciante perché non posso permettermi di perdere la forza e la calma di dirti tutto quello che avrei dovuto dirti molto tempo fa. Voglio saltare sulla mia scopa e volare a casa tua e svegliarti e abbracciarti e dirti tutto prima di non farcela più.

Sono un pessimo amico per te. Ti ho trattato male tutto l’anno e me ne dispiace. E anche pensando che tu sapevi che mi stavo sbagliando, tu eri mia amica e mi hai seguito fino alla fine di tutto questo. Questa è la cosa che mi colpisce così tanto, che tu l’abbia fatto. Che tu l’abbia fatto per me. Tu hai combattuto al mio fianco sapendo che ti stavo portando incontro a una possibile morte. Non ho capito perché fino ad adesso. Io non ti merito, Hermione. Non merito qualcuno che mi ama così tanto quando tutto ciò che so fare è arrabbiarmi perché ti preoccupi per me. E so che mi ami. Probabilmente non te l’avrei mai detto perché… non lo so. Non che ciò ti avrebbe imbarazzata. Forse avrebbe imbarazzato me, perché so di non meritarlo. Ma lo sapevo. Come avrei potuto non farlo? Sono stanco che tutte le persone che amo muoiano per me. E tu sei così tanto… migliore di tutto questo. Migliore di me.

Quando ho visto quel fascio di luce colpirti, e tu sei caduta, era come se una grande parte di me stesse cadendo con te. Non potevo guardarti, Hermione. Era come se tu fossi morta, volevo stringere a me ogni momento in cui potevo pensare che tu eri ancora viva. Come se nel momento che ti avessi veramente guardata avrei scoperto che eri morta. Non penso di poter mai passare di nuovo attraverso un’esperienza del genere –pensare che tu fossi realmente morta. Tu non saprai mai… non saprai mai cosa mi ha fatto provare. Vederti sul pavimento. Semplicemente non potrai mai capirlo, non riesco a descrivertelo e per favore non chiedermelo mai.

E ora ho tutti questi pensieri che avrei dovuto fare molto tempo fa. Mi dispiace. Ti amo così tanto. Davvero. Non saprai mai cosa significhi per me. E mi sto odiando per ogni cosa che ti ho detto… e non ti ho detto. Ti amo, Hermione. E quando dico “ti amo” non è solo perché ti desidero, cosa che faccio, o perché ho paura di perderti, cosa che temo. Non ha niente a che vedere con me. Amo quello che sei… quello che fai. Il modo in cui tu provi. Ho visto la tua gentilezza e la tua forza. Ho visto il meglio e il peggio di te, e capisco con perfetta chiarezza chi e cosa sei. Esattamente come tu vedi me –tutto di me.

Tu sei l’unica cosa buona nella mia vita. Tu e Ron siete le sole cose che abbiano mai significato qualcosa per me. E Ron è mio amico. Lui sarebbe venuto con me nonostante quello che avessi detto perché lui è mio amico. Ma tu mi ami. Lo so. Lo so perché tu eri quella che teneva a me così tanto da dirmi la verità. Avresti preferito farti odiare da me, piuttosto che vedermi ferito. E io sono stato così crudele con te. Ti ho urlato addosso e ti ho odiata anche per aver solo suggerito che io avessi sbagliato qualcosa con Sirius.

Io… io avevo solo bisogno di pensare che potevo salvarlo. Non posso spiegarlo meglio di così.

E anche capendo che tu eri abbastanza intelligente da sapere che dovevo essere attento –anche quando gli altri mi avevano mandato al diavolo dopo che li avevo trattati allo stesso modo- tu sei comunque rimasta. E hai combattuto. E sei quasi morta. Ma lo hai fatto, lo hai fatto per me.

Adesso tutti mi scrivono e mi chiedono se sto bene, come se pensassero che potrei buttarmi giù da un ponte. Ma la verità, quella che a loro non posso dire, è che sono felice. Beh, forse felice è una parola troppo forte, mi sento fortunato. Mi manca Sirius, Dio solo sa quanto. Ma sono così grato di non averti persa che la sua mancanza non occupa tutti i miei pensieri. E mi sento in colpa per questo. Mi sento più in colpa per questo che per ogni altra cosa. Come se mi scoprissi a sorridere per qualcosa per poi ricordarmi che lui è morto, e che non dovrei essere felice. E mi sentirò colpevole sempre per avere pensieri felici pur non avendo più Sirius al mio fianco, mi sento una persona orribile.

Ma tu ci sei. E tu respiri, e probabilmente ora stai dormendo e il pensiero mi rende così felice che non è normale. E sono così spaventato dal fatto che potrei perderti per la mia stessa stupidità. Una grande parte di me ti vuole allontanare, perché non lo sopporterei se dovesse accaderti qualcosa. Non potrei. E come hai fatto tu… preferirei che tu mi odiassi perché ti ho allontanata che vederti soffrire a causa mia. Ma sono egoista, e non posso farcela senza di te. Non posso fare niente di tutto quello che devo, senza te al mio fianco. E ho dato per scontato che tu ci sarai sempre per me, e vorrei essere anch’io sempre lì per te ma so che non l’ho fatto. E mi dispiace così tanto.

E sono dispiaciuto di non averti detto nessuna di queste cose quando sei uscita dall’ospedale. Io… non lo so. Penso che mi servisse essere lontano da te… con l’ultima tua immagine impressa nella memoria del tuo corpo disteso sul pavimento di cemento… per farmi capire tutto ciò che avevo bisogno di dirti. Tutto quello che desidero dirti guardandoti negli occhi. Ma sono spaventato. Vorrei che tu fossi qui adesso. Vorrei abbracciarti e dirti queste parole mentre ne ho ancora il coraggio. Dirti cosa tu significhi per me e pregare Dio che tu mi possa perdonare per essere stato così stupido e per non avertelo detto prima. Vorrei così tanto averti accanto a me adesso, e mi dispiace che questa lettera ti abbia svegliata. Avevo solo bisogno di dirti tutto. Ti amo.

-Harry

Ringrazio -KateJ per aver scritto questa bella shot e avermi accordato il permesso di tradurla

-HarrynHermione(traduttrice di “Taste” by KateJ) per essere stata disponibile a

“cedermi” l’autrice e tutto il pacchetto

-coloro che leggeranno, ovviamente^^

E ora, adorati lettori, che ne dite di recensire????????????????????????????????????????????

  
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