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Autore: Jamie___    21/06/2012    2 recensioni
Jaina Prodmoure è una diciottenne isterica e scontrosa uscita da poco dalle superiori con l’intenzione di non andare all’università ma di fare qualcos’altro. Gerard Way, il suo migliore amico, ha una cotta per lei sin dall'elementari e la ragazza non l'ha mai capito tanto da farlo soffrire molto ed essere la sua signora del dolore.
Tutto sembrava andare a gonfie vele quando quel giorno tutto cambiò....
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heilà gente! In questo capitolo verranno spiegate parecchie cose soprattutto la descrizione della nostra Jaina quindi spero sia di vostro gradimento ^^

 

Erano circa le 12:15 quando aprì gli occhi. Mise una mano in faccia e iniziò a stropicciarsi per bene gli occhi iniziando a vedere tutto confuso e sfuocato. Scosse la testa e sì alzò lentamente sedendosi sul letto di mezzo lato. Abbassò lo sguardo e notò la grande felpa nera che aveva indossato.
“Questo cretino ha sempre bei vestiti…”pensò. Quella casa aveva una camera in più e Jaina la usava come se fosse la sua. Avendo compiuto da poco diciotto anni la prima cosa che fece, fu quella di andare a vivere in una propria casa ma siccome la ragazza non conosce la parola “noia”, preferisce stare in compagnia. I suoi genitori non presero male la cosa visto che consideravano Gerard come un bravo ragazzo. Invece i genitori di quest’ultimo non erano mai a casa per via del loro lavoro di rappresentanti di apparecchiature mediche, un lavoro che può tenerti lontano da casa per tanto tempo e viaggiare per il mondo.
Sbadigliò e si diresse verso il bagno dove si specchiò. Portava capelli medio-lunghi lisci neri come la pece e due occhi azzurri dello stesso colore del mare, la carnagione molto chiara odiata da lei, naso piccolo e labbra sottili. Il suo carattere non era dei migliori. Chi mai avrebbe potuto sopportare una ragazza acida, scorbutica e isterica? Forse l’unico era proprio Gerard.
Si diede una pulita e trovò i suoi vestiti di ieri completamente asciutti. Sarà stato sicuramente Mikey. Li indossò e scese al piano di sotto notando uno strano silenzio; la casa era vuota ma sul tavolo trovò un biglietto.
“Dormigliona, io e Mikey siamo alle prove.”
In quel momento ricordò. I fratelli Way avevano fondato una band chiamata “My chemical romance” e ogni giorno provavano a casa di un loro amico di nome Ray. Jaina aveva ascoltato qualche demo e ne rimase davvero stupita perché non immaginava che Gerard fosse bravo a cantare, o meglio, ad urlare. Si alzò, prese una tazza e versò del caldo caffè.
“Se un giorno diventeranno qualcuno…io potrò tirarmela dicendo che li conosco!”pensò con un ghigno beffardo. Non avendo niente da fare iniziò a girare un po’ per casa quando s’imbatté nella camera di Gerard. Era piccola e molto disordinata con un letto e una libreria, dove erano presenti molti fumetti e libri. Adiacente alla finestra c’era un tavolo da disegno con molti schizzi e colori sparsi.
Una passione per i fumetti e il disegno che si porta fin dalla più tenera età e proprio in quell’istante la ragazza ricordò le gare che da bambini facevano sul disegno più bello. Tutto tempo perso per lei poiché vinceva sempre lui. A terra notò un raccoglitore, lo prese e iniziò a sfogliarlo. Fu colpita molto dai disegni che c’erano ma uno attirò particolarmente la sua attenzione. Un ritratto che le fece qualche anno fa mentre guardava fuori dalla finestra. Non ricordava dov’era, ma il disegno in sé era stupendo.
“Mmmh…questo non me l’ha mai fatto vedere…” pensò perplessa.
Nello stesso momento sentì la porta d’ingresso aprirsi. Lasciò tutto e corse al piano di sotto vedendo i proprietari di casa.
<< Hey! Non mi aspettavo che ti svegliavi a quest’ora…  >> disse Gerard guardando l’orologio.
<< Ero stanca grande genio ma…>> prese il biglietto sul tavolo e l’agitò <<…non eri alle prove? >>.
<< Abbiamo finito… >> disse Mikey avvicinandosi e posando il braccio sulla sua spalla << …adesso sono libero che ne dici di uscire a bere qualcosa? >> continuò con un sorriso e la ragazza sospirò.
<< Mikey… non esco con te. Te l’ho sempre detto, fin dalla quinta elementare… >>.
<< M-ma dimmi perché! Preferisci Gerard, di la verità! >> a quelle parole quest’ultimo rischiò un soffocamento per l’acqua e Jaina lo guardò male.
<< Non mi piace, lui è… >>
<< …il mio migliore amico, bla bla bla! >> disse lui d’un fiato << Perché non mi dai una possibilità allora? >>.
<< Io non esco con un nerd secchione con la fissazione per gli unicorni! >>.
<< Rinuncerò agli unicorni per te, tu sei più importante! >> le prese una mano ma questo gli guadagnò solo una spinta.
<< Devi smetterla! >>.
<< Mi mancavano le tue urla! >> esclamò una voce divertita. Ella si girò e vide un ragazzo dai molti ricci castani, occhi dello stesso colore, alto e robusto vestito in modo sportivo. Una persona seria ma con un’espressione tenera.  
<< Hey Ray…. non tagli mai i tuoi capelli? >> domandò sarcastica.
<> rispose appoggiandosi al muro. Intanto il cantante si guardava intorno, sembrava cercasse qualcosa.
<< Hey Gee che cerchi? >> domandò Mikey.
<< La mia tracolla…forse è nella tua macchina Ray… >>.
<< La prendo io! >> esclamò Jaina uscendo con la tazza in mano. Davanti a se vide una macchina nera e la ragazza guardò per prima nel bagagliaio trovandola. Lo chiuse e appena si girò qualcuno la fece cadere a terra buttandole tutto il caffè in faccia.
<< Chiunque tu sia ti consiglio di andare in un bel posto chiamato Fanculandia! >> esclamò alzandosi lentamente e strofinandosi la felpa sugli occhi.
<< Guarda un po’ chi si rivede… >> disse il ragazzo guardandola male. Era bassino, moro dagli occhi castani e con due piercing, uno al naso e uno al labbro inferiore. Indossava una felpa nera, dei jeans strappati e delle Etnies. Dall’espressione sembrava uno di quei ragazzi rompi scatole che in futuro avrebbero dato problemi e in effetti…
Jaina in quel momento sobbalzò rendendosi conto che era lo stesso ragazzo del giorno passato.
<< Tu! >> urlò indicandolo << Sei quello di ieri! Non ti è bastato buttarmi il caffè sulla camicia adesso pure in faccia! >>.
<< Abbassa i toni donna indisposta, non l’ho fatto apposta… >> continuò lui serio.
<< Ho già sentito questa frase nano da giardino! >>.
<< Donna indisposta adesso stai esagerando! >>.
<< Perché non vai da Biancaneve, saresti il benvenuto con gli altri sette nani! >> esclamò ridendosela tra sé. Il ragazzo aveva proprio la tentazione di darle un pugno quando simultaneamente spuntò Gerard che a quella conversazione rimase un po’ stranito.
<< Ecco… la mia borsa… >> aggiunse lui indicandola.
<< Ah! Ecco! >> porgendogliela lui lì guardò ancora stranito e dopo la prese << Scusa Gee ma questo nanetto qui mi ha impedito di riportartela… >>.
<< Non ci posso credere! Gerard non mi dire che la conosci… >> disse con tono deludente.
<< Già non mi dire che lo conosci! >> continuò lei con le braccia conserte. Il ragazzo in questione si sentiva sotto pressione così passò una mano tra i capelli e fece un sospiro profondo.
<< Jaina…lui è Frank, il chitarrista della mia band… >>.
<< Non è possibile! Un nome così bello…storpiato da un nano del genere! >>.
<< La vuoi finire con questa storia? Tu quanto saresti alta? >> domandò lui a braccia conserte aggrottando le sopracciglia.
<< 1,70! >> disse spostando i suoi capelli con vanto.
<< Io sono 1,65…mi batti solo di cinque centimetri! cinque centimetri! >> esclamò esterrefatto.
<< Pff se indossassi i tacchi sarei un gigante in confronto a te! >>.
<< BASTA! >> urlò Gerard guardandoli male entrambi.
<< Frank vai dentro e Jaina vieni con me un secondo… >> detto fatto, quest’ultima finì nel garage col ragazzo che sembrava piuttosto nervoso.
<< Tu…dovrai andare d’accordo con lui… >>.
<< Che cosa?! >> strillò con una faccia sdegnata e il ragazzo si coprì le orecchie << Andare d’accordo con quello? Non se ne parla… >> disse guardando altrove.
<< Ti prego Jaina, fallo per me… >>.
<< Perché proprio lui? Cercatene un altro, ti prego io invece! >>.
<< Frank è una potenza con la chitarra con lui sono sicuro che avremo successo e poi abbiamo registrato dei demo…ti prego Jaina, fallo per il tuo migliore amico… >> glielo chiese addirittura a mani giunte e con molta speranza in volto.
<< Io credo che col carattere che ci ritroviamo non andremo mai d’accordo… basta che non mi provoca! >>.
<< Non crearmi problemi….>> concluse entrando in casa e la ragazza aveva sempre quel pensiero nella mente.
“L’ho già visto da qualche parte…ma dove?” .
 

PS: Adoro scrivere le parti di bisticcio tra Jaina e Frank ahahahahahah

  
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