-Ti va di uscire con me ?-
I miei occhi improvvisamente diventano come due faretti.
- Certo – sorrido
- Bene, così almeno posso controllare meglio mia sorella,
mi darai una mano vero?-
Come dirgli di no?
Fabio continua a guardare quella
finestra, quella dannata finestra che mi sta facendo perdere un po’ della sua
compagnia.
La odio troppo e il mio odio è
troppo per essere quantificato.
Andiamo bene Vanessa, penso.
- Dai ,lasciamoli stare, andiamo
a prenderci un bel gelato- dico sorridente sperando di contribuire a fargli
tornare il buon umore.
- Va bene andiamo - sbuffa ma
sul suo viso compare un timido sorriso.
Timido ma pieno di tutta luce
che solo lui sa darmi.
Il mio cuore prende a battere
velocemente.
Camminiamo vicini in silenzio, sbircio ogni tanto verso di lui per ammirarlo.
Fa caldo, molto caldo.
Il maggio più caldo da diversi anni:sia fuori, sia dentro me.
Indossa una maglietta petrolio con delle scritte rosse che gli aderisce
perfettamente al fisico.
Modestamente gliel'ho regalata io per lo scorso compleanno, ho buon gusto in
queste cose.
Qualche goccia di sudore gli imperla il viso , che vorrei toglierle con la mano
solo per accarezzare il suo magnifico volto.
Gli occhi sono sempre più verdi per l'effetto del sole.
Sole.
Il soprannome che si è preso per
l’effetto che mi fa su di me.
Riguardo al suo essere capace di
farmi sorridere sempre e comunque, di illuminarmi come quella dannata stella e
una parte riguarda anche al colore dorato dei suoi capelli.
Luminosi quanto i suoi occhi
color azzurro ghiaccio, che tanto mi fanno impazzire.
Sorrido alle mie stesse parole.
- a che pensi?- mi chiede.
A te.
No, risposta sbagliata.
O almeno non posso dirglielo.
No, ragiona, no.
- ai gusti di gelato che prenderò ! - affermo di colpo.
- Umm ci ha pensato troppo , non stavi pensando a quello- arrossisco-comunque
il cioccolato e' buono li, ti consiglio di prenderlo-conclude.
Cazzo, mi ha beccata.
Bene, direi molto bene.
- Vane sei lievemente rossa-mi sussurra ridendo.
- e' il caldo- sbotto.
Il mio cuore prende a battere all'impazzata.
Abbasso lo sguardo a terra.
Fanculo, Fabio Pedretti, Fanculo .
Fanculo a te che mi hai fatto
perdere la testa in poco tempo.
In così poco che non mi ricordo
neanche l’attimo in cui il mio cuore è morto per poi rinascere subito dopo.
Non me lo ricordo, altrimenti
sarei pronta a rinfacciartelo mentalmente ogni singolo istante di questa vita.
Perché ho accettato di uscire
con lui?
Perché doveva controllare sua
sorella e il suo ‘ ragazzo’.
Mi ha letteralmente implorato di
aiutarlo e io ho accettato felice.
Io lo uccido ora però.
- ehi Vane siamo arrivati , alza
lo sguardo dal marciapiede so che e' più interessante e bello di me...-
maledetto il giorno che ha iniziato a chiamarmi Vane,ne sono diventata ancora
più dipendente.
Tanto anche quando mi chiamava Vanessa
sussultavo, mi ripeto.
-hai tanta stima di te stesso eh? - gli dico.
Lui alza le spalle.
I suo specchi hanno qualche problema ma lui ovviamente non se ne rende conto.
Entriamo in gelateria.
- allora... - inizia Fabio - vai prima tu- mi dice facendomi passare avanti.
- grazie - dico imbarazzata.
- allora un cono al cioccolato e puffo – Fabio si avvicina a me e sceglie anche
lui i suoi gusti.
- stracciatella e …mango-
Cerco i soldi nella borsa ma Fabio
mi ferma.
- faccio io, non ci pensare nemmeno-mi dice.
I miei ultimi neuroni si
sciolgono .
Usciamo e inizio a mangiare il mio gelato.
Di tanto in tanto sbircio verso Fabio.
Okay ,quasi sempre.
All'improvviso si volta verso di me con fare allarmato .
- ti cola tutto il cioccolato Vane - mi avvisa.
- uh si davvero?- la mia voce è sottile e di una ottava sopra del normale.
Si avvicina al mio cono e toglie via il cioccolato che cola dal cono ,poi
assaggia la parte del puffo.
-un po' blu ma buono- afferma ridendo.
Non presto attenzione alle sue parole sono
completamente incantata dalle sue labbra.
- Fabio sei sporco di cioccolato- gli dico ridendo, e non so dove ho preso
tutta questa forza.
- anche tu se per questo-
risponde sorridendo.
Un altro battito è andato via da
me.
Sento il vento scompigliarmi i
capelli.
Siamo finiti chissà perché in un
parco.
Mi volto a guardare la fine dei
suoi capelli e sorrido, sono molto più spettinati dei miei ma sempre adorabili.
Mi accorgo che ha già finito il suo gelato.
- sbrigati Vane a finire quel gelato- mi dice sorridendo.
Nel suo tono non c'e' alcuna traccia di lamentela, sembra divertito.
Quel tono divertito che amo
tanto.
- vuoi che ti do una mano?-mi chiede.
Annuisco.
Inizia a mangiare il cioccolato dal lato opposto al mio.
Non è una cosa possibile mangiarlo per me, perché ovviamente il mio sguardo è
fisso su quelle labbra.
- Fabio a me non va più se vuoi
finiscilo tu – afferma la mia forza oscura.
Non riesco neanche a riflettere più ormai.
Niente di nuovo infondo.
- no neanche a me va, troppo
puffo e poco cioccolato- mi dice sorridendomi.
Non mi sono rimasti più neuroni.
Non mi lascia che sciogliermi come quel povero gelato,lo butta e torna verso di
me.
E così quel povero gelato è
morto come il mio cuore, per mano della stessa persona.
Mi prende per mano e riprendiamo a camminare.
Rewind... Mi ha preso la mano?
Sento che il mio mondo si sta sciogliendo e finirà anche lui presto come quel
povero gelato.
Che riposi in pace.
Il mio riprende a battere cosi forte che sembra esplodere dal mio petto.
- ehi Vane - si volta verso di me.
Tu -tum- tu -tu- tum- tu-tu-tu-tum-tum-tum.
Il mio battito irregolare mi spaventa.
-... Sei sporca di cioccolato proprio qui- il suo viso e' sempre più vicino al
mio.
Il cuore mi salta via dal petto a momenti.
Chiudo gli occhi , pronta a buttarmi nel vuoto.
Sento le sue labbra poggiarsi sulle mie , dolci e delicate,capaci nello stesso
tempo di incendiarmi.
Le nostre bocche si muovono all'unisono in preda alla foga di quel dolce bacio
tanto desiderato.
Tutti i miei neuroni, sprazzi di razionalità , si perdono come sale
nell’oceano.
Non capisco più niente.
Sento solo le labbra di Fabio sulle mie ,io che gli butto le braccia al collo,lui
che mi cinge i fianchi.
La sua lingua che si intreccia alla mia.
Il sapore di cioccolato mi inonda.
Ho smesso anche di essere me:sono un suo distaccamento, sono parte di lui da
quanto ne sono attaccata, sigillata.
Il bacio sta per finire.
Non so come ne so al corrente , ma non importa perché sta finendo nello stesso
modo in cui era iniziato: in un modo dolce e assolutamente bellissimo.
Apro gli occhi e vedo Fabio sorridente.
Sento i miei muscoli facciali contrarsi in un sorriso largo fino alle guance.
Mi prende per mano e ci sediamo
su una panchina li vicino.
- Vane io dovrei dirti una cosa-inizia senza mai perdere il sorriso .
Sta per riaprire la bocca ma il suono del telefono lo interrompe.
Lo prende, guarda il mittente e appende.
Ritorna a guardarmi.
Questa volta suona il mio di telefono.
- Vanessa ! Lo so che siete insieme in questo momento e digli che lo mando a
Fanculo per non avermi risposto- la voce di Sara mi rimbomba nelle orecchie.
Inizia a parlare a vanvera mentre Fabio la imita perfettamente.
Mi trattengo dal scoppiare a ridere , ma e' difficile trattenersi.
- adesso sto arrivando e guarda sento che ridi- mi rimprovera.
Appende e sbuffo.
- sta arrivando? - mi chiede.
- già -rispondo delusa.
- ne riparleremo, non ti preoccupare - mi sorride e il mio cuore riprende a
battere.
Il suo viso si avvicina al mio con il sorriso stampato.
Il cuore prende a battermi all'impazzata.
- Vanessa, vieni subito qui- mi urla Sara, sua sorella e mia migliore amica.
Scontato no? Io non credo.
Visto il fatto che non muore
dalla voglia che io mi butti tra le braccia del fratello.
Sbuffo e Fabio ride.
Mi volto e lui di scatto mi attira verso di lui, poggiando le sue labbra sulle
mie per due secondi .
- ci sentiamo - mi sussurra.
Raggiungo Sara.
Dolce,dolce cioccolato: ne sento ancora il sapore.
Settima Classificata
Alex_J con “Chocolate, sweet chocolate
ice-cream”.
Grammatica e Lessico 7,1/10
Originalità 9,5/10
Stile 9,3/10
Caratterizzazione dei Personaggi 9,4/10
Gradimento Personale 9,6/10
Utilizzo del Pacchetto 9,9/10
Totale 54,8/60
Grammatica e Lessico:
Ho notato diversi errori nella tua
storia, purtroppo. No, non sono gravi, sono principalmente mancanze di lettere
maiuscole, ma se avessi dovuto togliere -0,1 ogni volta che mancava una virgola
o una lettera maiuscola, il punteggio sarebbe calato troppo. Credo che sia
scritta abbastanza bene, però, tralasciando queste cose.
Errori:
Già solo dall’introduzione si nota
qualche errore:
• “- ti
va di uscire con me ?-” (il “Ti” va con la miaiuscola). […] “- certo – sorrido” (manca il punto in
conclusione della frase). “- bene, così
almeno posso controllare meglio mia sorella, mi darai una mano vero?-“ (sarebbe
“-Bene, almeno così posso controllare meglio mia sorella. Mi darai una mano,
vero? - ”);
• “-
dai lasciamoli stare, andiamo a prenderci un bel gelato-”sarebbe
“Dai, lasciamoli stare, andiamo a prenderci un bel gelato”;
• “- va
bene andiamo –“, “- a che pensi?-”, “- e' il caldo-”, “- ai gusti di gelato che
prenderò ! -”… In quasi tutti i dialoghi all’inizio manca la
lettera maiuscola;
• “-
ehi Vane siamo arrivati , alza lo sguardo dal marciapiede so che e' più
interessante e bello di me.. -” allora, dopo le interiezioni
generalmente ci va la virgola “Ehi, Vane, siamo arrivati, alza lo sguardo dal
marciapiede. So che è più interessante e bello di me…” e i puntini di
sospensione sono generalmente tre, non due.
• “-
Umm ci ha pensato troppo , non stavi pensando a quello-” la virgola
andrebbe attaccata a troppo, “Umm” si scriverebbe “Uhm” seguito da una virgola,
e poi non è “ha pensato” ma “hai pensato”;
• Ho notato molte virgole mancanti,
soprattutto nei dialoghi. Non ho molti consigli, se non di rileggere più volte
ciò che scrivi ad alta voce, facendo le pause date dai segni di punteggiatura.
Originalità:
Che l’idea e il contenuto siano sviluppati abbastanza bene è certo:
sicuramente l’idea è abbastanza intrigante, molto buona. Mi è piaciuta perché è
una semplice One Shot, diversa dalle altre. Semplice, certo, però veramente
piacevole. Originale al punto giusto, magari non da tutti i fronti, però
sicuramente ben fatta. Complimenti.
Stile:
Attenzione a quel po’ di errori
grammaticali (più che grammaticali, ortografici). Possono impedire un po’ la
scorrevolità del testo. Le frasi sono per la maggior parte brevi, non lunghe e
molto articolate. Be’, le frasi brevi mi piacciono perché esprimono meglio i
pensieri. Tuttavia, rendono la storia piuttosto semplice, quindi ti consiglio
di evitare gli errori per ottenere uno stile di narrazione ancora migliore.
Anche perché è tutto un andare a capo. È uno stile, comunque, che mi piace
molto e lo trovo “poetico”, quindi nessun problema. Ripeto, attenta solo agli
errori.
Caratterizzazione dei Personaggi:
E’ un po’ la difficoltà delle
originali, quello del descrivere i propri personaggi dandogli la giusta
introspezione, caratterizzazione, senza però renderli dei Mary Sue/Gary Stu
abominevoli. Da questo punto di vista, sei andata bene. Mi è piaciuto, ecco,
come li hai caratterizzati. Non sono esageratamente approfonditi, forse, ma si
capisce molto bene, detto ciò, dalle azioni dei personaggi il loro carattere,
però si vengono a tralasciare cose che possono essere importanti o meno nel
corso della storia. Qui l'aspetto fisico, per dirne una, non viene minimamente
accennato, o quasi. Insomma, bene anche se con il fatto che è una storia
originale forse approfondirli di più non sarebbe andato male.
Gradimento Personale:
Tralasciando gli errori… Sì, mi è
piaciuta molto. Una bella One Shot, piacevole e che si ricorda volentieri.
Molto carina. E soprattutto un’idea un po’ diversa dalle altre. Se hai dubbi,
io sono qua. Solo… Ora un dubbio ce l’ho io: perché hai messo come avvertimento
“Missing Moments”? Cito dal regolamento testualmente: “Missing Moments = Momenti mancanti. Descrive quelle
fanfiction che raccontano momenti inseriti all'interno della trama originale
dell'opera che però non sono mai stati raccontati.”. Ho capito cosa
forse volevi dire, però non c’è nessuna “opera”, in quanto originale!
Utilizzo del Pacchetto:
Un cono gelato:
Il prompt su cui hai costruito una storia. Utilizzo perfetto.
Fluff:
Sicuramente la storia è principalmente a carattere Fluff e romantico.
In un parco di pomeriggio:
Ho pensato di togliere -0,1 (una nullità, credimi) solo per il fatto che è
praticamente senza rilievo come luogo. Credo che si svolga praticamente tutto
in gelateria, non nel parco.