Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: auroralovesonedirection    21/06/2012    4 recensioni
Lo so quello che c'è tra voi, anche un cieco lo vedrebbe, quando state vicini l'aria diventa piena di amore, lo si può respirare, non avevo mai visto niente di simile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Free

La ragazza lo guardava dormire. Era bellissimo, non riusciva a credere che fosse un essere umano, la sua bellezza superava qualunque cosa. Quel viso d'angelo, perfetto, da bambino innocente in realtà le faceva male più di quanto fosse lecito, ma nonostante tutto non riusciva a farne a meno. Con le punta delle dita seguì i suoi lineamenti delicati, le labbra bramanti di baci che non erano i suoi, le ciglia lunghe, la pelle leggermente abbronzata, i capelli castani. Gli vide spuntare un sorriso nel sonno, sapeva chi ne era la causa, desiderava più di qualsiasi altra cosa al mondo essere lei, ma era consapevole che l'unica ragione dei sorrisi di Louis Tomlinson era un riccio tutto fossette e questa cosa la uccideva. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di poterlo avere al suo fianco, di essere amata da lui, ma niente sarebbe riuscito a spezzare quel legame che c'era tra il suo “ragazzo” e Harry Styles. Tra l'altro lei non ne sarebbe stata capace, non trovava più la forza per lottare per ciò che amava perché era sbagliato. Non le importava della sua felicità ma di quella di Louis si, perciò aveva deciso di lasciarlo andare. Non sopportava di guardarlo negli occhi e vedere che in realtà l'accusava di negargli la sua libertà, la libertà di amare chi voleva senza dover fingere, l'unico motivo per cui non le sputava tutto in faccia era perché era troppo buono e non voleva che Eleanor soffrisse, in realtà non sapeva che in quel modo per lei era solo peggio. Lei faceva finta di ignorare il fatto che ogni volta che non rispondeva a un messaggio o a una chiamata era perché stava con Harry, perché neanche se ne accorgeva, faceva finta di ignorare che stare con lei lo soffocava. Ogni volta che si trovava in una stanza con Louis e Harry sarebbe voluta scappare via, urlare, piangere, ogni volta era una coltellata al cuore. Quello che c'era tra di loro l'avrebbe intuito anche un bambino, si sentiva intimidita dal loro amore. Louis non la guardava mai in quel modo, come se fosse stata la cosa più preziosa dell'universo, qualcosa che sentiva di proteggere con la sua stessa vita, non avrebbe mai provato la sensazione di avere addosso quello sguardo profondo, intriso di amore e passione. I suoi occhi grigi rivolti verso quelli color smeraldo di Harry diventavano chiari e limpidi, ci si poteva osservare la sua anima, a contatto invece, con quelli marroni di Eleanor diventavano fumo, non le permetteva mai di guardargli dentro, non si sentiva al sicuro con lei. Sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte che avrebbe passato al suo fianco, così si accoccolò sul sue petto stringendo forte la sua mano e i denti per soffocare i singhiozzi che non stava riuscendo a trattenere proprio come le lacrime calde che ormai le rigavano il viso. Gli sarebbe mancato il suo profumo, il respiro caldo che proprio in quel momento le soffiava sui capelli, il suo sapore, ogni singola cosa, ma non gli apparteneva e sentiva allo stesso tempo il desiderio impellente di fuggire il più lontano possibile da quella vita. Si addormentò così, con un bacio rubato e il suo sapore amaro sulle labbra.

La mattina dopo stava preparando le valige mentre Louis ancora dormiva e proprio in quel momento si svegliò. Avrebbe preferito che continuasse a dormire, gli avrebbe lasciato un biglietto perché era troppo codarda, perché non aveva il coraggio di affrontarlo, sarebbero state solo altre lacrime e altro dolore.

-Che fai?- la voce ancora impastata di sonno, i capelli spettinati.

-Me ne vado, mi dispiace Lou di non averlo capito prima, di averti privato di tutto il tempo con Harry, perdonami.- si sentì mancare il fiato.

-Di che stai parlando?- stava facendo finta di non capire, ma la gioia nel suo sguardo era palese, anche se lui non avrebbe voluto darlo a vedere.

-Lou pensi che sia stupida? Lo so quello che c'è tra voi, anche un cieco lo vedrebbe, quando state vicini l'aria diventa piena di amore, lo si può respirare, non avevo mai visto niente di simile.- -Eleanor non avrei dovuto prenderti in giro per tutto questo tempo, lo so, ma non sapevo cosa fare, scusami.- almeno la verità gliela doveva, lei lo aveva amato troppo senza essere mai ricambiata.

-Non scusarti, nessuno dovrebbe scusarsi perché ama, ognuno se lo merita, io voglio solo che tu sia felice.- non riuscì a trattenersi e altre lacrime le imperlarono le ciglia.

-Odio vederti piangere per colpa mia.- le disse avvicinandosi e stringendola tra le sue braccia, capiva fin troppo bene.- Ascoltami, è stato un errore, ti ho solo fatta del male, dimenticami, anche tu ti meriti di essere felice dopo tutto questo.-

La ragazza scosse violentemente la testa, non era un errore, anche se per poco era stata felice come mai nella sua vita. - Sai che non potrò mai dimenticarti, io ti amo, ma non mi appartieni. Vai da lui, quando tornerai me ne sarò già andata e uscirò dalla tua vita come se non fossi mai esistita.- questa volte le parole uscirono dalla sua bocca sicure, senza tremare. -Neanch'io ti dimenticherò comunque.- le disse Louis asciugandole le lacrime con i polpastrelli. Dopodiché mentre Louis si stava preparando per andare da Harry, Eleanor finiva di preparare i suoi bagagli. Si guardò un attimo intorno, quella casa gli sarebbe mancata come tutto il resto ma cercava di non pensarci. Doveva dimenticare se voleva andare avanti. Louis era pronto, aveva le chiavi di casa in mano mentre indossava il giacchetto di jeans. - Addio.- gli disse lei. Louis si voltò a quelle parole e più velocemente che poté le si avvicinò stampandole un bacio sulla fronte per poi correre fuori verso l'unica persona che lo teneva legato a quella vita. Non lo fece perché insensibile, ma per la ragione contraria, voleva dare un taglio a quella sofferenza, la sua e di Eleanor, esserne la causa lo disgustava. Lei lo guardò allontanarsi dalla finestra, stava guardando sparire l'unico uomo che mai avesse amato in vita sua immobile, senza poter fare niente e solo perché lo amava troppo. Proprio quando lo vide sparire dietro l'angolo arrivò il taxi che l'avrebbe portata all'aeroporto, caricò le valige nel portabagagli e se ne andò per sempre, senza lasciare tracce, come se fosse stata un incubo dimenticato al risveglio, per colui che le aveva regalato i sogni più belli della sua vita, senza neanche saperlo.

Louis correva più forte che poteva, il vento gli sferzava il viso. La prima voltea che si era accorto che il suo cuore perdeva dei battiti ogni volte che Harry sorrideva o lo guardava gli era sembrata una cosa completamente irrazionale, ora invece, era come se ogni frammento di verità che fino a quel momento era stata nascosta venisse alla luce come la cosa più naturale del mondo, come era sempre stato tra loro. Si sentiva finalmente bene, dopo tanto tempo passato a mentire, a dire bugie, non doveva più sentirsi in colpa dopo ogni volta che aveva fatto l'amore con Harry tornava a casa da Eleanor dormendo con lei. Perché non era con lei che avrebbe voluto passare tutta la notte, forse all'inizio ma ora non più. Finalmente Louis non avrebbe più litigato con lui per il fatto che non si decideva a lasciarla, proprio come era successo la sera prima. Non vedeva l'ora di arrivare a casa sua e dirgli che finalmente era libero, che entrambi lo erano. Arrivato davanti alla porta della casa di Harry iniziò a bussare con tanta foga che quasi sembrasse che volesse sfondarla.  

-Chi è?- chiese il più piccolo dall'altra parte. 

- Sono io, ti prego apri la porta.- Harry non riuscì a non cogliere quella punta di felicità nella sua voce. 

- Che vuoi?- 

- Ci siamo lasciati, se ne è andata, adesso siamo solo io e te, dai aprimi.- 

Harry esitò per un attimo, non sapeva se credergli, ma gli bastò guardarlo dalla porta socchiusa per credergli prima di spalancarla. Gli sorrise e Louis fece lo stesso. Entrambi si sentirono invadere da un calore che scaldò i loro cuori, ogni volta era la stessa cosa, come se fosse stata la prima. Erano l'uno il sole dell'altro, nessuna nuvola avrebbe mai potuto offuscarlo, sarebbe sempre tornato a splendere, erano il centro del loro universo. L'aria che gli riempiva i polmoni, che gli permetteva di vivere. Qualcosa al di sopra di tutti e di tutto li teneva legati, qualcosa di incredibilmente potente, l'amore. Nessuno dei due aveva mai capito a fondo il vero significato di quella parola, diffusa e misteriosa al tempo stesso prima di incontrarsi. Erano tutto quello che avevano cercato da sempre senza mai trovare nulla. Avevano sopportato qualsiasi cosa pur di aversi. Non c'era bisogno di altre inutili parole, il silenzio era mille volte meglio e una volta chiusa la porta alle loro spalle lasciarono che loro labbra si unissero. Le loro lingue si intrecciarono assaporando la saliva dell'altro. Le mani di Louis erano affondati nei ricci di Harry mentre lui gli afferrò i fianchi in cerca di un lembo di pelle calda da accarezzare. Ogni bacio loro bacio era l'inizio e la fine di tutto, era in grado di fermare il tempo. Le loro anime si unirono in solo respiro, il ritmo spezzato dei loro cuori andava all'unisono. La stanza era riempita dai loro respiri caldi e affannati. Louis si lasciò accarezzare tutto, sfiorare, ogni centimetro della sua pelle era ricoperto da brividi di piacere. Le sue labbra iniziarono a correva sul viso, fino all'incavo del collo del riccio, mordendo poi delicatamente il lobo del suo orecchio. Entrambi non percepivano che l'altro, i loro sensi ne erano completamente offuscati. La pelle nuda dei loro petti, ricoperta delle scie umide dei loro baci, spogliati dai vestiti lasciati ai piedi del divano su cui erano sdraiati si toccava, lasciando tracce bollenti, provocando fremiti. Dal loro primo sguardo avevano desiderato toccarsi, cingersi con le proprie braccia. Le loro mani si allungavano ovunque pur di sentirsi protetto, posseduto dall'altro, sembrava quasi impossibile che ne avessero solo due. I loro corpi combaciavano perfettamente, così come i loro cuori, cuori che avrebbero continuato a battere insieme per sempre fino a quando uno dei due avrebbe lasciato l'altro in silenzio.

Se siete arrivati fin qui vi ringrazio di cuore, è la mia prima OS e prima Larry Stylinson, quindi non sono affatto sicura del mio lavoro. é una cosa che mi è uscita di getto, mi farebbe davvero piacere una recensione per capire dove sbaglio e dove devo migliorare, grazie ancora. Baci.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: auroralovesonedirection