Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: LyStyles    21/06/2012    7 recensioni
E sorridere non è mai stato così difficile, con un peso sul cuore.
E, no dici che non stiamo insieme però facciamo l’amore, viviamo insieme, ci baciamo, e ci amiamo.
Mi dici che mi ami di notte, dopo aver fatto l’amore, e invece rinneghi il nostro amore di giorno.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Won’t stop ‘till we surrender


Ti prego.
Mi vedi, qui distrutto dalle lacrime e dal dolore, e mi stingi banalmente la mano.
Lou, non mi fare questo, ti scongiuro, guardami, guarda i miei occhi per l’ultima volta, guarda, non vedi che sono disperato?
Dobbiamo avere la forza di lottare, di non arrendersi mai. Dobbiamo sopravvivere alle richieste dei manager, non dobbiamo dargliela vinta.
Dobbiamo essere forti, certo, ma dobbiamo uscirne più forti di prima.
Non dobbiamo lasciarci, non ora che ho iniziato ad amare, non mi dire che è un amore impossibile, perché io lo sento, sento quello che provo, sento quello che mi succede nel petto quando mi stai vicino, quando ci baciamo, quando facciamo l’amore, perché si, io ti amo Tomlinson come non ho mai amato nessun altro.
E anche se decidessimo di finirla continuerei ad amarti.
Ti prego dimmi che non mi stai mollando. Dimmi qualunque cosa ma non dirmi che la darai vinta a quegli stronzi.
Avevo sedici anni quando ho firmato quello stupido foglio che diceva che non avremmo potuto annunciare pubblicamente la nostra omosessualità.
Ma non è una malattia essere Gay, e se noi ci amiamo che colpa abbiamo?
E credevo sarebbe stato facile a sedici anni nascondere il mio amore agli occhi degli altri e amarti solo in casa nostra, e invece è la cosa più brutta che ci sia sapere che nessuno sa che sei mio.
E vorrei marchiarti, lasciarti un bel succhiotto nero sulla pelle, inciderti il mio nome addosso, così forse le presone saprebbero che se solo mio.
Vorrei baciarti in pubblico, vorrei stringerti la mano, sussurrarti frasi dolci, abbracciarti, toccarti sempre, e vorrei che il mondo sapesse cosa significhi per me.


No, sentirti udire quelle parole in diretta fa male, e mi trapassi il cuore, con la tua voce poco mascolina, quando dici che alcune persone credono che stiamo insieme, avanti, confessa, urla al mondo che mi ami.
Ma sorridi impercettibilmente mentre io abbasso lo sguardo soffocando le lacrime che già lambiscono gli occhi.
E continui a sorridere, come se niente fosse, mentre nascondi un segreto grande nel cuore.
Vedi i miei occhi disperati?
Mi hai sempre detto che sono un libro aperto per te, e in effetti credo di esserlo un po’ per tutti. Ma amore, come fai a non vedere le mie lacrime la sera sul cuscino nella nostra camera?
Come fai a non notare i miei occhi arrossati dopo che, con la scusa di andare in bagno sono scoppiato in lacrime?


E sorridere non è mai stato così difficile, con un peso sul cuore.
E, no dici che non stiamo insieme però facciamo l’amore, viviamo insieme, ci baciamo, e ci amiamo.
Mi dici che mi ami di notte, dopo aver fatto l’amore, e invece rinneghi il nostro amore di giorno.

E non mi rispondere che non è il momento di parlarne, non sono più un bambino.
Non rinnegare la tua natura e i tuoi sentimenti, non ho intenzione di scoppiare in lacrime anche questa volta, non ho intenzione di mostrami debole ancora, perché io, caro Louis Tomlinson, non sono debole, sei tu il debole.
Sei tu che non hai il coraggio di ammettere che mi ami, sei tu che hai bisogno di me e non il contrario.

Tomlinson, ammettilo, mi hai mollato perché avevi paura, non perché non volevi più continuare, mi hai mollato perchè avevi paura di guadagnare meno soldi, di essere meno famoso, mi hai mollato perchè tutto questo stava diventando troppo grande, così grande che ci era scappato di mano.

No, tu non sei il ragazzo del quale mi sono innamorato, no, dov’è finito il ragazzino per sempre bambino?
Dentro di te, sepolto in quello strato di menzogne, di paure ci sei ancora tu?

E’ inutile ora che mi abbracci e mi dici che hai sbagliato, è inutile.
Ormai è fatta. Ormai è finito tutto.

Smettila di dirmi che hai bisogno di me, anche io ho bisogno di te, ma non capisci che ormai mi hai spezzato il cuore.
Ho sofferto così tanto per te, sono stato così male, e tu hai finto di non vedere nulla, eppure sapevi che stavo morendo dentro. Lo sapevi e non hai detto una parola, non hai mosso un dito, e ora smettila di piangere, smettila di sparare cazzate perché lo sappiamo entrambi, non cambierai, non sei mai cambiato e non cambierai mai.
Dirmi che mi ami adesso è inutile, i treni passano.
E anche se ti amo, anche se ti amo più di me stesso, se ti voglio, se mi servi, non posso continuare a far finta di nulla mentre le tue parole mi stringono il cuore.

Ed è un abbraccio, e forse questo è l’ultimo.
E mi sussurri che mi ami e mentre il cuore batte fortissimo, il respiro è affannoso, la gola è piena di parole non dette, “Ti ho amato” sussurro.
E si, il cuore mi si stringe ma è inevitabile che pronunci quelle parole, ferito ti allontani da me, ed è inutile che crolli a terra distrutto, che i singhiozzi diventano sempre più forti, gli spasmi aumentano.

Raccolgo gli ultimi vestiti in questa camera in cui abbiamo condiviso il nostro amore, e riesco a sentire i tuoi singhiozzi anche da qui, sbatti i pugni contro il muro, e forse ora capisci cosa ho dovuto provare io.
La valigia è chiusa, tutte le mie cose sono lì dentro e non ha importanza se mi sussurri invano di restare, che mi amerai, ma ormai è finita.
E mentre chiudo la porta con forza sento un urlo di dolore all’interno e dei singhiozzi.
Così rendi solo le cose più difficili, ma con passo strascicato mi allontano dalla nostra casa, che contiene troppi ricordi ormai.

Smettila di chiamarmi, di mandarmi messaggi, tanto sai che non ti risponderò. E in quella camera asettica di quell’albergo non riesco a trattenere le lacrime, crollando in un pianto quasi isterico.

“Ce l’avete fatta.” Dico acido ai manager prima di annullare quel maledetto contratto.

E ora continuo con la mia strada, senza musica, senza Louis, solo.
E vado per la mia strada mentre il tatuaggio mi brucia.
“won’t stop ‘till we surrender”




__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Ed eccomi qui, con questa one-Shot decisaamente triste.
Spero che vi sia piaciuta, scrivendola mi sentivo male io.
D:
Ditemi se vi è piaciuta.
La vostra -Ly.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: LyStyles