21/06/2012
3 recensioniNote:
Stavo riguardando le puntate di GA alla ricerca di tutti quei piccoli momenti che mi avevano fatto sospirare e desiderare che il Japril diventasse canon, prima di “Momento di verità”.
E, sul serio, ce ne sono parecchi.
Questo è uno dei più eclatanti, secondo me.
È l’episodio 812, “Speranza per chi non ha speranza”, e, davvero, mi sono limitata a trascrivere le scene, senza aggiungere nient’altro.
È una cosina senza pretese, scritta in un momento di buco nelle mie ore di studio, nata dal bisogno di rinfrescare un po’ la mente.
Ah, una precisazione; Jackson non odia Alex. Certo, non hanno lo stesso rapporto di Meredith e Christina, e sicuramente il più delle volte Jackson non è contento che Alex prenda in giro così impietosamente April … ma comunque sono amici, lo si vede chiaramente in molte puntate, ad esempio nella 804 “Cosa c’è negli uomini”.
Buona lettura!
Baci,
Ceci.
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La festa per Zola stava procedendo bene, pensò Jackson, guardandosi distrattamente intorno, prima di posare gli occhi sulla ragazza che gli stava parlando. Era un’infermiera di ostetricia e, doveva ammetterlo, era proprio carina. Magari ancora qualche bicchiere e avrebbero potuto-
I pensieri di Jackson furono bruscamente interrotti non appena sentì la sua voce.
«Mi servono 800 dollari entro domani.»
«Guarda che se continui a fare la spesa io mi mangio tutto.»
Jackson provò davvero a concentrarsi su quello che l’infermiera gli stava dicendo, ma la sua attenzione era irrimediabilmente catturata dalla conversazione che stava avvenendo a distanza di pochi passi.
«No, non per la spesa, come deposito bancario. Perderemo un bellissimo appartamento con tre camere se non li consegniamo entro domani.»
«Adesso vuoi venire a vivere con me?»
April voleva dividere l’appartamento anche con Alex? Che storia era quella? Prima ancora che ci potesse pensare realmente su si ritrovò a porgere le sue scuse a Gina … o forse si chiamava Tina? Beh, non gli sarebbe potuto importare di meno del nome dell’infermiera.
Cercando di non farsi notare troppo si avvicinò ad April e Alex.
«No. Sei volgare, lasci i tuoi calzini sporchi in giro e attiri le sciacquette come un magnete. Continua così e ti ritroverai vecchio e solo, a vagare per le strade con un’antica forma di sifilide-»
A Jackson venne da ridere nel sentire April insultare Alex, in un modo così tipicamente suo. Ma dopotutto lui e Alex erano amici – anche se non tanto quanto lui e April – e forse avrebbe dovuto dimostrare un po’ più di solidarietà maschile.
Si avvicinò ancora di più, mettendo un braccio attorno alle spalle di April e rivolgendosi ad Alex.
«Credo che quello che April voglia dire è che , sì, le piacerebbe se tu venissi a vivere con noi.»
Enfatizzò la parola noi, solo nel caso Alex si facesse l’idea sbagliata.
Alex li guardò per un momento, la bocca piena di cibo, prima di dire solo «Fico.»
April lo guardò interdetta, sollevando le sopracciglia, prima che Jackson si mettesse esattamente di fronte a lei, nel posto fino a due secondi prima occupato da Alex.
«Non potevamo permetterci il bell’appartamento solo noi due, vero?» chiese sperando che la delusione non fosse troppo evidente sul suo volto.
«Parquet, lavatrice a asciugatrice?» chiese lei con un sorriso, «È così, voglio quel che voglio.» disse lei, prima di allontanarsi.
Jackson sospirò, rimanendo a guardare la sua schiena mentre lei attraversava la stanza per andare da Meredith; per qualche ragione, non era affatto contento di dover dividere lei con Alex. Gli servì un attimo per rendersi conto di che direzione avessero preso i suoi pensieri.
Dividere lei con Alex?
Cosa?
Intendeva l’appartamento giusto, non April?
Giusto??