Buonasera dolcezze, eccomi con una nuova ff.
questa è solo una piccola, piccola introduzione, come potete vedere.
spero vi piaccia :)
vi lascio con questo mini-capitoletto allora :)
Sofia <3
Non riuscivo più a respirare, mai nessuno mi aveva preparata ad una situazione come questa, forse perché nessuno sa mai come reagire.
E se parliamo di me, ancora meno, non sono mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti e a far vedere quello che provo, ma in casi come questi l’unica cosa da fare è: piangere.
E anche in questo ho sempre avuto un certo problema.
Mi stava crollando il mondo addosso, non potevo crederci, non volevo crederci, forse.
Eran ormai quattro giorno che stavo a casa da scuola, causa febbre, quindi non sarei lo stesso andata a scuola a prescindere da quello che era successo il giorno prima.
La notte fu una lotta tra il mio cuore a pezzi e la mia mente che scoppiava, le lacrime ebbero il soppravvento.
Stanotte ho ricordato ogni cosa di lui, ogni suo minimo particolare e ho scoperto che ogni sua caratteristica è la mia.
La sera prima: Mio padre, David, mi chiamò in salotto, disse che era una cosa importante, chiamò anche mio fratello. Arrivata in salotto vidi mio padre stravolto, occhi gonfi e rossi che abbracciava mio fratello, Thomas, ebbi un cedimento, forse perché già potevo immaginare cosa voleva dire ‘quella cosa importante’. ‘si, papà?’ dissi guardando in basso ‘vieni qui, su siediti Beth’ disse facendo segno con la mano di sedermi Obbiettai ‘no, dimmi perché mi hai chiamata, ti prego’ ‘il nonno è morto’ Lo sapevo, ecco la cosa importante appena uscita dalla bocca di papà che mi stava uccidendo dentro. ‘non è vero, non ci credo!’ urlai mentre le lacrime incominciavano a rigarmi il viso ‘Beth…mi dispiace’ disse mio padre alzandosi per abbracciarmi ‘no, ma stava migliorando, non è possibile’ dissi tirando piccoli pugni di rabbia sul petto di mio padre ‘la cura non è servita molto, ha avuto un piccolo infarto verso le due e dopo verso le quattro, ma quest’ultimo è stato forte e lui non ha retto…era ormai troppo debole, piccola mia’ disse singhiozzando anche lui, si avvicinò anche mio fratello e stemmo stretti, come se stando così si provasse meno dolore.