Ero appena entrata nella mia stanza dopo essere uscita per una giornata di shopping sfrenato con la mia migliore amica, quando sento una voce che mi chiama, la voce di mio fratello, che mi rompe leggermente i coglioni.
-Claireeeeeeeeee!- Dio, che nervoso mio fratello. Un rompi coglioni patentato.
Non rispondo.
-Claireeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!- urla aprendo la porta della mia camera.
-Louis, che cazzo vuoi? Vattene e non rompere i coglioni.- gli urlo infastidita.
-Che sei acida,cazzo.- ribatte lui.
-Cosa della mia frase non ti è chiara? Non. Rompere. I. Coglioni. Devo ripeterlo?- chiesi con voce angelica.
-Harry è innamorato di te.-
-Ti ho detto che non devi rompere i coglio… CHE CAZZO HAI DETTO?!-
-Ho detto: Harry è innamorato di..-
-Deficiente, era una domanda retorica. Ho capito che hai detto.- lo interrompo velocemente.
Non era proprio possibile. Insomma. Stavamo parlando di Harry. Quell’Harry.
Harry Styles, il ragazzo più perfetto del mondo. Ed era innamorato di me? Ma per favore! Buttai la testa all’indietro e scoppiai in una fragorosa risata.
Mio fratello sapeva benissimo della mia storica cotta per Harry, eppure faceva questi scherzi idioti. Il sorriso sulle mie labbra si spense immediatamente.
-Brutto coglione che non sei altro. Vattene da questa stanza o ti faccio diventare femmina a colpi di padella nelle palle!- gli urlo.
-Ti dico solo che oggi non lo dimenticherai mai. Me ne vado, ciao.- e detto questo uscì dalla mia stanza.
Mormorai qualcosa di simile ad un insulto e mi sedetti sul mio letto. Ad un tratto sentì dei sassi sbattere alla finestra.
La aprì e quello che mi trovai davanti era del tutto incredibile.
Nel giardino sul quale affacciava la mia finestra era stato disegnato un cuore con dei petali di rosa, al cui centro spiccava un foglio di carta.
Scesi di corsa giù di corsa e presi il foglietto.
 
Ciao Claire, sorpresa da tutto questo? Sicuramente sì, date le urla con tuo fratello.. Ti devo parlare, trovami presto. xx Harry
 
Sotto un altro foglietto.
 
Cazzo, che coglione che sono. Avevo dimenticato l’indizio! Cerca nel salotto di casa tua.
 
Dopo averlo letto vado immediatamente nel salotto di casa mia e trovo una maglia sul divano. La prendo in mano e la osservo.
Al centro c’era una foto mia e di Harry, che ci guardavamo e ci sorridevamo. Era stata scattata due giorni prima.
Sotto una sola frase.
 
You make my heart race.
 
Sul divano dove era stata posata la maglietta c’era l’ennesimo bigliettino.
 
Mi sono stancato di questa caccia al tesoro. Ti voglio qui con me. Vieni nel retro del giardino, ti aspetto.
 
Prima di dirigermi dove Harry mi aveva indicato indosso la maglietta. Era così bella..
 
Arrivo nel retro del giardino. Non c’è nessuno. Solo io e quella stupida erba del cazzo che mi faceva il solletico ai piedi.
Avevo appena cominciato a maledire Harry, Louis e tutte queste stupide stronzate, quando davanti a me si accese una luce che mi accecò.
Sembrava tanto una torcia, ma non lo era.
Notai dei movimenti dietro di me, così mi voltai di scatto. No, non era una torcia. Era la luce di un proiettore.
Sul muro di casa mia cominciarono a susseguirsi una serie di immagini.
Io ed Harry dentro una culla.
Io ed Harry seduti sullo stesso passeggino.
Io ed Harry alla festa del nostro terzo compleanno.
Foto mie e sue nel susseguirsi degli anni.
Le lacrime avevano cominciato a scorrere sul mio viso. Il silenzio venne interrotto improvvisamente da una voce.
La sua voce.
Proveniva da tutte le parti e allo stesso tempo da nessuna. Stava usando un amplificatore.
Comincio a guardarmi attorno, ma niente. Nessuno era lì con me, se non qualche vicino affacciato alle finestre che si godeva lo spettacolo emozionato.
Solo io.
Io e quelle foto.
-Si dice che quando si cerca qualcosa e non la si trova, è perché è proprio sotto al nostro naso e non ce ne accorgiamo. Io cercavo l’amore. Lo cercavo dappertutto. Lo cercavo nei posti più improbabili, e non trovavo nulla. Non mi rendevo conto che l’avevo sempre avuto con me. Sin dal giorno che sono nato. Sì, perché tu, Claire, tu che mi conosci da quel 1 febbraio del 1994, mi sei sempre stata accanto. Sei sempre stata in silenzio ed io ti ho sempre vista come una sorella. In fondo noi siamo quelli nati lo stesso giorno da madri che sono migliori amiche, no? Siamo stati insieme ogni giorno della nostra vita. Non sapevo che sbagliavo. Non sapevo che eri tu la mia vita. Ti amo Claire, ti amo più della mia stessa vita. Voglio stare con te, e solo con te.-
Sentii il suo fiato sul collo e mi voltai. Lo guardai negli occhi e vi lessi solo ammirazione e amore. Ero sicura che il mio viso esprimesse le stesse identiche emozioni.
-Harry.. Io.. Davvero non mi aspettavo tutto questo. Io ti ho sempre amato, sin da quando siamo bambini e tu non ti sei mai accorto di niente. Quello che voglio ora, è stare con te.-
Lui mi sorrise. Mi sorrise con quel sorriso che sapeva farmi battere forte il cuore, che mi faceva sentire le gambe molli, che mi faceva perdere il controllo.
-Ti amo, Claire. Scusami per averti fatta aspettare così tanto.- sussurrò a pochi passi dal mio viso.
-Ti amo anche io, Harry. E ricorda: la vita è una scalata, ma la vista è grandiosa.- e lo baciai.
E fu proprio quella sera che la meravigliosa storia d’amore tra Claire Tomlinson e Harry Styles iniziò, destinata a durare per sempre.













Spazio autrice:
Saaaaaaalve a tutti voi! Ebbene, sì. Son tornata con una nuova one-shot! Ammetto che in programma avevo la pubblicazione di una FF, ma questa storia è nata stanotte, per gioco, grazie ad Alessia (love you!♥).. M'è piaciucchiata e così eccomi qui! A pubblicarla proprio per voi:) 
Ringrazio tutte le persone che hanno letto e recensito le mie precedenti storie, che l'hanno messa tra le preferite, seguite e ricordate. GRAZIE A TUTTI! 
Spero vi possa piacere anche questa storia.
Baaci, la vostra Chiara! ♥