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Autore: EmmaStarr    21/06/2012    1 recensioni
Simon e Kamina fanno una gita al villaggio di Jhia: ovviamente saranno piuttosto inclini a fare ciò che è caldamente sconsigliato... Ma insomma: lo conoscete Kamina o no?
E come fa a stare tranquillo se si va nella misteriosa grotta dei pipistrelli, dove dodici anni prima è scomparso un uomo?
(tratto dal capitolo 1)
Ci avviamo. Ci accorgiamo presto che si tratta di una specie di labirinto.
Ad ogni bivio spegniamo i miei occhiali, così riusciamo a vedere la luce, che è sempre più intensa.
E io ho sempre più strizza.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kamina, Simon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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4) … ESSERE TRISTI PER UN BRACCIALETTO, DARE RETTA AL SOLITO PSICOPATICO, VOLTARSI AL MOMENTO SBAGLIATO...

 

Ed ecco che sto di nuovo sognando. Anche stavolta ci sono i miei genitori.

“Mamma - dico, incrociando le braccia - ma che razza di persone frequentavi?”

Lei ridacchia e mi sfiora una guancia. “Ralph non era così. Dodici anni da solo in questa prigione l'hanno fatto uscire di senno. Era dolce, gentile... quando credevo che fosse morto, ero distrutta. Ma poi... poi ho conosciuto tuo padre. E lui mi ha consolata, mi ha guarita, mi ha fatto capire che ero ancora capace di amare. Non ho dimenticato Ralph, ma nel mio cuore siete entrati voi due. Siamo molto fieri di te per come l'hai affrontato.”

“Figliolo, c'è un'altra alternativa. Non devi per forza scegliere tra restare qui da solo o salire senza Kamina.” dice mio padre.

Non mi sembra vero.

“Quale? Quale alternativa?”

I pipistrelli vi impediscono di salire perché sono arrabbiati con gli umani. Tantissimi anni fa, un cucciolo di pipistrello è stato mangiato da un uomo. Da allora questi ci odiano e cercano in tutti i modi di torturarci, ma lo fanno lasciandoci sempre uno spiraglio, come nel vostro caso il ritorno. Ma lo fanno per gettarvi nella disperazione, infatti, come vedi, ora voi non sapete più che pesci pigliare”.

Conosco la storia: papà me l'aveva raccontata tempo fa.

Ti ricordi quando siete venuti qui la prima volta? Ero preoccupatissima” spiega mia mamma. “Ora sai perché: qui pensavo fosse morto Ralph. Allora ti ho regalato quel bracciale che ora porti sempre con te. L'ho fatto per proteggerti.”

Proteggermi? E... come?” chiedo, confuso.

“Il bracciale è speciale: hai mai provato a osservare attentamente i disegni sopra?”

Io arrossisco: di solito non ci capivo niente, e poi lo tengo solo perché mi ricorda lei, non perché è bello...

“Guarda: questo è un pipistrello.”

E indica un segno. A pensarci bene, ci somiglia!

E questo, invece, è la roccia vicino a te.” Ah, già, quella che io e il fratello abbiamo notato subito dopo essere scesi quaggiù.

Quello che devi fare è bruciare il bracciale su quella pietra, e il fumo- indica delle spirali sul bracciale – allontanerà i pipistrelli più di ogni luce o canzone: gli annebbierà la mente e li renderà innocui. Allora potrete salire in tre senza problemi.”

Io deglutisco. “Sì, ok.”

Ma capiscono che non sono convinto.

Ehi, Simon. Che c'è? Non sembri contento...”

“È che... questo bracciale era importante per me... ma se può salvarci, non importa.” Aggiungo frettolosamente.

Mamma sorride. “Non c'è bisogno di perderlo. Viene distrutto solo quando il fumo diventa verde, il che succede dopo circa dieci minuti, e invece a voi basta quando è rosso, più o meno dopo tre minuti. Potrai toglierlo allora, e sarà praticamente come nuovo. Come credi che sia sopravvissuto in tutte queste generazioni?”

La abbraccio. Poi mio padre. Come mi mancano...

Adesso credo tu debba alzarti, tesoro. Ralph non ci metterà molto a fare qualcosa di strano, come trascinare su con la forza te o Kamina...” ridacchia la mamma.

“Allora, addio.” dico, sforzandomi di non piangere. Sento che questo è l'ultimo sogno del genere che farò.

“No, Simon.” dice mia madre mentre già i suoi contorni svaniscono. “Siamo sempre con te.”

La sua voce mi accompagna, e di colpo apro gli occhi. Kamina è di fianco a me. La testa e il braccio mi fanno un male cane.

“Oh, Simon, stai bene!” fa lui, sollevato.

“Adesso basta smancerie, sciocchi! Lo capite o no che devo salire lassù finché sono in tempo? Decidete in fretta che lasciare qui!” grida Ralph.

Mi alzo, traballante. “Adesso chiudi il becco e ascolta. Hai tre possibilità. La prima: restare qui e lasciare me e Kamina a salire da soli. Che poi sarebbe anche giusto, perché siamo noi che siamo scesi. Ma dubito che ti piacerebbe. La seconda: ammazzarci o costringere uno di noi due a salire, ma credo che non ti sarà affatto facile. La terza: segui il mio piano. E credo sia l'unica cosa che ci possa portare tutti su.”

Il suo sguardo si fa attento. La cosa mi dà coraggio, e spiego il mio piano.

“Se mi ha dato questo bracciale, c'era un motivo” concludo. “E cioè di farmi sopravvivere ad un attacco dei pipistrelli. In ogni caso, non mi sembra che abbiamo molte alternative.”

Kamina è d'accordo con me, e anche Ralph alla fine cede. Prepariamo il falò. Un po' mi piange il cuore, ma getto il bracciale fra le fiamme. Però è attaccato ad un piccolo pezzo di corda, così a metà strada potrò tirarlo su.

“Tre minuti” mi ripeto. “Non uno di più.”

Il fuoco comincia a scoppiettare, e in breve...

“È rosso!” esulta Kamina.

Subito i pipistrelli sembrano più stanchi, ciondolanti.

Ora possiamo salire!” dico, ma quando mi volto, Kamina non è più lì.

“Ehm... fratello?”

Poi, in un lampo, la sagoma di Ralph si staglia davanti a me.

Sai, ragazzino” sussurra piano, con un'aria folle sul volto. “ora che non ho più bisogno di uno di voi per salire, potrei anche... farvi fuori tutti! Così mi ripagherete per tutti gli anni che ho dovuto aspettare!”

“C-che ne hai fatto di Kamina?” balbetto.

Lui sghignazza e indica un punto sotto di sé: Kamina è sdraiato a terra. Probabilmente Ralph l'ha colpito come ha fatto con me.

“E adesso è il tuo turno!” grida.

Io mi scanso di lato appena in tempo. La mia trivella, dov'è la mia trivella... improvvisamente la vedo, lì di fianco a me. La afferro.

“Allontanati subito!” sibilo, puntandogliela addosso. Lui arretra: è molto appuntita!

“Non ci provare, ragazzino!” sussurra lui.

“Forse il tuo fumo gli impedirà di bloccarmi quando salirò, ma non resisteranno mai alla mia musica per uccidere! Se osi alzare un dito contro di me, suonerò la melodia!”

Io sudo freddo: devo assolutamente distruggere quel flauto! Più velocemente che posso, raccolgo un sasso da terra e glielo lancio addosso. Il flauto gli cade di meno e rotola poco lontano, ma è intatto. È a metà strada fra me e lui. Mi lancio addosso e lo raggiungo per primo. Con uno sguardo omicida negli occhi, salto sopra al flauto e lo sento distruggersi sotto i miei piedi.

“Nooooooo!” grida Ralph.

Io sorrido, trionfante. Ma la mia gioia dura poco: improvvisamente la terra comincia a tremare.

“Il terremoto!” grido io.

“Oh, no! Sono troppo lontano dal mio rifugio...” geme Ralph.

Kamina si sveglia. “Ma cosa...”

“Fratello!” esulto. “Non farci caso, il nostro amico ha la tendenza a colpire alle spalle...”

Il fratello prova ad alzarsi, ma non ce la fa. Chissà quanto forte l'ha colpito! Però c'è un terremoto in corso, non può stare fermo qui: le rocce stano cadendo dal soffitto!

“Dobbiamo andarcene da qui!” dico, e cerco di sollevarlo.

Alla fine lui si alza. Però... una roccia enorme si stacca dal soffitto e cade nel centro della sala, formando un enorme crepaccio. Improvvisamente mi rendo conto che è passato un sacco di tempo: il bracciale! Devo assolutamente recuperarlo... corro verso la pietra piatta di prima, quando sento un urlo selvaggio: no, non di nuovo...

“Ralph!” urla Kamina. “Che altro vuoi, ora? C'è un terremoto: mettiti al riparo, testa vuota!”

Ma quello non lo ascolta e io mi volto appena in tempo per vederlo che spinge mio fratello a due mani dentro al crepaccio.

 

 

  
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