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Autore: __avatar__    21/06/2012    3 recensioni
Piccola Fan Fiction, è un mix tra Harry Potter e Hunger Games. Spero vi piaccia :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Distretto 1. Giorno della Mietitura. L’ho sempre trovato molto noioso, di solito siamo sempre noi i vincitori, oppure quelli del Distretto 2. Noi siamo i migliori, anche perché veniamo addestrati per questo. La mia famiglia, la più ricca e potente del Distretto, i Malfoy, oggi sono in fermento, mi candiderò come volontario. Fin da quando avevo 8 anni sono stato addestrato alle spade, ma preferisco di gran lunga la magia, ma nell’Arena non è possibile portare una bacchetta, quindi mi sono allenato più che potevo. << Draco, vieni giù immediatamente!! >> mi sento chiamare da mia madre. I miei genitori sono i sindaci dell’1, molto rispettati e temuti. Scendo in soggiorno, dove c’è una sarte ad aspettarmi, prende un metro e inizia a misurare. Quando ha finito, con un semplice tocco delle bacchetta confeziona per me un vestito nuovissimo, che durerà solo poche ore. Vengo congedato, ed esco dalla porta sul retro, li ad aspettarmi c’è Alex White, seduta sul muretto all’ombra di un grande melo. Ha un vestito color oro pallido, che in contrasto con la sua pelle abbronzata è stupendo, i capelli castani, molto corti la fanno sembrare un maschiaccio, ma io so molto bene che non lo è. Nel complesso è una delle ragazze più sexy del Distretto. << Allora Draco pronto per il tuo teatrino di oggi?? >> mi canzona lei, odia più di me questi stupidi giochi. << Certo, sono nato per questo. E te? Pensi che verrai scelta? Quante volte c’è il tuo nome?? >> gli rispondo avvicinandomi al muro. Lei con un balzo scese e con un sorriso beffardo risponde << Quanto basta per essere scelta. Ma se mai avverrà, farò tutto ciò che è in mio potere per mettere in ridicolo i nostri “cari” capi. Ora è meglio che vada, manca poco all’arrivo di Miss Viola Perpetua. >> e così dicendo mi diede un bacio leggero sulle labbra, prese la Firebolt e se ne andò. Ormai non mi stupisco più per come mi saluta, so che tra me e Alex non c’è niente, o meglio lei lo sa, io non so più cosa pensare da qualche mese a questa parte. Rimango in cortile altri 5 minuti, poi mi obbligo ad entrare in casa, vestirmi e uscire in piazza. Una volta in fila per la registrazione, trovo Zabini ad aspettarmi, a lui è sempre andata bene, non si è mai dovuto candidare. Ci registrano e quando tutti furono ai loro posti arrivò Maia Twente, e come aveva detto Alex, era vestita di viola, come al suo solito. A quella vista mi volto verso le ragazze e la trovo subito, ci basta uno sguardo per intenderci. E con un sorriso torno a guardare il palco. Parte l’inno di Panem, e dopo il discorso sul perché degli Hunger Games, Maia si dirige verso la boccia di vetro contenente i nomi delle ragazze, venne scelta una certa Millicent Bulstrode, che conosco appena, meglio così sarà più facile eliminarla. Quando tocca ai ragazzi, esco dalla fila e urlo “Mi offro volontario come Tributo” aspetto un cenno dalla nostra accompagnatrice, e salgo sul palco. I miei genitori mi guardano con aria molto fiera, dopo poco sale anche il nostro Mentore, Severus Piton, ci fanno salutare tutti, e ci spingono verso il Palazzo di Giustizia. Qui vengono a trovarmi i miei genitori, e per tre, interminabili minuti, non fanno altro che cianciare su quanto siano fieri, e che di sicuro troverò molti sponsor. Ma una frase detta da mia madre, mi fa perdere il controllo. Il che mi lascia di stucco. << Ovviamente, quando tornerai da vincitore, dovrai tagliare i ponti con quella insulsa ragazza… Alex. Troverai una compagna degna di te, degna del cognome Malfoy. >> << Quando tornerò, madre, farò quello che riterrò più giusto. E non saranno affari tuoi. >> rispondo molto freddamente, non sono abituato a trattare così mia madre, e me ne pento subito. Ma in quell’istante arriva un Pacificatore che li fa uscire, pochi secondo dopo entra Alex. << Allora Draco, sei pronto? >>mi chiede, la guardo per un momento e poi senza pensarci troppo mi avvicino e la bacio. << Si sono pronto, e tornerò da te! >> le dico scostandomi appena, la sua visita dura poco perché solo un’amica. Ma sono pronto a mantenere quella promessa, penso mentre mi portano verso il treno diretto a Hogwarts.
  
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