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Autore: BlakeSoul    21/06/2012    1 recensioni
Sullo sfondo della spiaggia al tramonto, le vite di un gruppo di normalissimi ragazzi si incontrano, si intrecciano e si scoprono capaci di emozioni dolci come la brezze e frizzanti come gli spruzzi d'acqua delle onde sulla pelle.
Dedicato a tutte quelle persone che, nonostante tutto, non si dimenticheranno mai.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Ho deciso di pubblicare questo racconto anche se l’ho scritto un po’ di tempo fa e non è certo uno dei migliori che abbia mai scritto, ma ci sono affezionata perché mi ricorda le mie estati al mare, gli amici che si incontrano dopo tanto tempo e con i quali passi senza dubbio i momenti migliori della vita.

“Speciale” è dedicato a tutti loro. Spero che vi piaccia J

 

 

 

Speciale

 

Ebbene, è un fatto risaputo che per ognuno nel Mondo esiste uno, e un solo luogo nel quale la magia è palpabile: galleggia sopra le teste, la senti sulla pelle e accompagna le farfalle nello stomaco. E' quel tipo di magia che crea dipendenza: una volta che la si prova è difficile farne a meno.

 

Il sole stava tramontando pacato dietro una coltre di folte nubi grigie. A ovest, la notte si stava addensando rapida al confine tra cielo e mare, e l'aria dapprima afosa, si stava lentamente rinfrescando. Lo scrosciare delle onde sul bagnasciuga dominava ogni altro suono.

<< Dai, Sali! Non fare la timida! >> Claudia era seduta sulla sommità della pedana metallica e faceva segno a Marika di raggiungerla.

La pedana aveva la forma di una collinetta rialzata e si stagliava in tutta la sua altezza contro il cielo rosso cupo nel tramonto. Era stata assemblata da un gruppo di operai quella mattina al centro esatto della spiaggia libera ed era il simbolo stesso dell’inizio della grande festa che il giorno seguente avrebbe attirato centinaia di persone. La grande manifestazione degli sport freestyle si teneva ogni anno sempre il primo weekend di luglio ed era uno dei momenti più entusiasmanti dell’estate con tutta quella musica, i balli, le gare sportive in acqua e, ciliegina sulla torta, l’esibizione di motocross freestyle, durante la quale i motociclisti si sarebbero lanciati in aria con l'ausilio di un trampolino, per poi atterrare sulla grande pedana a forma di collinetta dopo aver svolto delle evoluzioni aeree da mozzare il fiato.

<< Cavolo! E' bellissimo! Si vede tutto da qui, il lungomare, le isole e perfino le luci della città. >> Marika si era agilmente arrampicata sulla pedana, subito seguita da Giulia, e si era accoccolata accanto a Claudia. Il paesaggio illuminato dai primi bagliori dei locali notturni era uno spettacolo di forme e colori, ma le tre ragazze erano troppo assorte nei loro pensieri per dedicarci più di uno sguardo. Rimasero qualche minuto in silenzio a osservare il mare scuro con i capelli mossi dal vento leggero. Tre ragazze immobili, sulla sommità dell'Olimpo che osservano il mondo attorno a loro, come se non ne facessero parte.

Un insieme di voci concitate giunse dalla spiaggia privata poco distante, spezzando l’incantesimo di acqua e vento che le aveva catturate. Claudia, incuriosita, si volse verso la fonte delle urla e riconobbe un gruppetto di ragazzi che avanzava verso di loro. Davanti a tutti c'era Luca, magrissimo e molto abbronzato, a cavallo della sua bicicletta nera. Procedeva lentamente sulla passatoia piastrellata e subito dietro di lui, Gianluca e Alberto camminavano svelti, facendo a gara per chi faceva più battute sconce. Mattia faticava a tenere il loro passo, arrancando affannosamente vicino ad Alessandro e Silvia, che mano nella mano, camminavano incuranti di tutto.

Gianluca raggiunse per primo la pedana e si arrampicò senza difficoltà con un paio di falcate forti e sicure. Si sedette accanto a Claudia passandole un braccio attorno alle spalle e le scoccò un bacio sonoro sulla guancia. << Cla, ti ho cercata dappertutto. Vieni al Chiosco? Stiamo lì con i ragazzi e facciamo un po' di casino, hai voglia?>>     In quel momento anche Alberto raggiunse la sommità della collina e a voce alta, rivolgendosi a tutti i presenti disse: << Ragazze, noi andiamo al Chiosco, volete venire? >>

Senza farsi pregare troppo, Giulia scese di corsa la rampa e si affiancò a Mattia che stava lanciando delle conchiglie in mare. Anche Marika iniziò la discesa, e nessuno notò lo sguardo pieno di gelosia che lanciò a Gianluca che ancora stringeva le spalle della sua amica.

Claudia fece per alzarsi, ma Gianluca la trattenne accanto a sé, cingendole i fianchi con un braccio e sollevandole il mento con l'altra mano.

<< Amore, tu sei mia. Mia e di nessun altro. >> Lui la fissava intensamente, con molta serietà.

<< E di chi altri potrei essere? Mi hai intrappolata. >> Claudia fece un mezzo sorriso. Adorava sentirsi così stretta a lui anche se non capiva il motivo di quelle parole improvvise.

<< Già… Non mi piace per niente il modo in cui Alby ti guarda. Per niente.>>

<< Non sarai geloso! Lo sai, io e Alby ci conosciamo da una vita. >>

<< No, figurati, sto solo cercando di non ammazzarlo. Ti sei accorta di come ti toccava oggi pomeriggio, mentre facevamo il bagno in mare? Io me ne sono accorto e non mi piace. >>

<< Stavamo solo giocando un po' con l'acqua... Lui lo sa che sto con te, e non ho proprio alcuna intenzione di lasciarti. Fidati di me. Siamo solo amici. >> Claudia era arrossita lievemente ma non ci fece troppo caso perché in quell'istante Gianluca premette le labbra contro le sue, e nulla aveva più importanza all'infuori di lui delle loro labbra allacciate in un bacio appassionato.

--- <3 ---

La notte era totale e nel cielo splendeva una fitta rete di stelle quando si strinsero tutti sulle tre panchette intorno al tavolino del Chiosco. Alessandro e Silvia, a ridosso di un folto cespuglio si stavano scambiando una serie di effusioni molto imbarazzanti e i presenti cercavano in tutti i modi di non guardare nella loro direzione. Sull'altro lato del tavolino Gianluca era seduto tra Claudia e Marika. Claudia aveva infilato la mano sotto la sua maglietta e gli disegnava piccoli cerchi sulla schiena mentre lui scherzava allegramente con gli altri. Marika lanciava sguardi di disapprovazione verso quella mano che accarezzava Gianluca.

<< Alby, ma ti piace così tanto stare a fissare quei due che si baciano? >> Giulia scoppiò a ridere e tutti la seguirono a ruota. Alberto, scosso dal suo torpore, sorrise imbarazzato e facendo una faccia triste triste, rispose: << Mi ricordano i bei momenti passati con... >>

Claudia ebbe uno spasmo della mano che si contrasse sul fianco di Gianluca.

Il ragazzo, si rivolse ad Alberto e con indifferenza studiata nel tono della voce gli chiese: << Bei momenti...con chi? >>

<< Niente... una mia ex... lasciamo perdere. >>

<< Sono curioso... Come si chiama questa ragazza? >> Gianluca, si sedette più dritto sulla sedia e puntò il suo sguardo gelido su Alberto. Sapeva chi era la ragazza alla quale si riferiva ma voleva sentire quel nome con le sue orecchie: voleva avere una scusa per tirare un pugno a quello scemo che non sapeva stare al suo posto.

<< Dai ragazzi, non litigate! Andiamo a fare un bagno? Chi si butta per ultimo paga da bere!>> Luca aveva urlato la sua sfida già da metà spiaggia e correva verso riva a tutta velocità.

Claudia si alzò in piedi e prendendo per mano Gianluca, lo costrinse a seguirla verso il mare. Anche Giulia e Mattia si lanciarono in una folle corsa, ma a metà strada Giulia, inciampò nei suoi piedi e cadde a faccia in giù nella sabbia. Mattia, preoccupato si avvicinò a lei e, aiutandola a sollevarsi, con un dito le tolse la sabbia che le era rimasta appiccicata al viso e alle labbra umide. Lei lo guardò per un secondo, gli sorrise e riprese a correre, superandolo.

Silvia e Alessandro non sembravano dare segni di aver seguito la conversazione, presi com'erano l'uno dall'altra. Marika e Alberto, senza nessuna fretta, si alzarono dalle panche e si diressero verso la passatoia, al centro della spiaggia.

<< Non me la sento di fare il bagno a quest'ora. Penso che me ne andò a letto... >> Marika si strinse nelle spalle, camminando a testa bassa. La verità era che non voleva assolutamente vedere la sua migliore amica che palpava e consumava di baci il ragazzo dei suoi sogni. Avrebbe passato il resto della serata davanti alla televisione mangiandosi un gelato.

<< Nemmeno io voglio andare... Che ne dici si andare a sederci da qualche parte? >> Alberto, senza aspettare risposta, si diresse verso le giostre dei bambini. Con un rapido sguardo, si assicurò che il tunnel dello scivolo fosse vuoto e s’insinuò all'interno. Marika, lo seguì all'interno del tunnel e si sedette accanto a lui con la schiena appoggiata alla parete di legno.

<< Come mai salti il bagno della sera? Non è da te. >> Marika era curiosa di sapere come mai Alberto avesse rinunciato a un'impresa tanto sconsiderata. Le imprese folli erano la sua passione, ed era strano che avesse rinunciato all'opportunità di mettersi in mostra davanti ai suoi amici.

<< E' per Gianluca. Mi fa girare i coglioni con quell'atteggiamento da "se tocchi la mia ragazza ti faccio a pezzi". Ma chi cazzo si crede di essere? Solo perché adesso sta con Claudia non vuol dire che lei gli appartenga! Non lo sopporto... Tu, piuttosto... che cosa hai per la testa in questi giorni? Hai la faccia di una che sta per scoppiare a piangere. >> Alberto intercettò lo sguardo di Marika e per la prima volta si rese conto di quanto fossero belli i suoi occhi. Aveva un viso davvero dolce, così triste, incorniciato dai capelli scuri lunghi fino alla vita

<< Non mi va di parlarne. >>

<< Ti puoi fidare, tutto ciò che mi dirai questa sera resterà un segreto. >> In un moto istintivo, le prese una mano e intrecciò le sue dita a quelle di lei. << Raccontami. >>

<> Marika era imbarazzata, ma era facile parlare apertamente con Alberto, come se lui fosse l'unico in grado di comprendere i suoi sentimenti.

<< Sei innamorata di lui? >>

<< “Amore” è un parolone. E poi non ho nessun diritto di volergli bene, quindi che importanza ha se... >>

<< Chi ha detto che non hai nessun diritto? Per me, se provi qualcosa per Gianluca glielo devi dire. Non importa se lui ha una storia con Claudia,  mica si devono sposare... >> Era una speranza che lo torturava. Stava aspettando il momento giusto per farsi avanti e confessare a Claudia che non l'aveva mai dimenticata e che voleva riaverla nella sua vita. Forse Marika, avrebbe potuto aiutarlo ad accelerare i tempi. In fondo erano nella stessa barca. Tutti e due soli, innamorarti della persona sbagliata e terribilmente folli.

<< Avrei dovuto dirglielo prima che Claudia lo baciasse, quella sera, al campo da basket. Lei ci girava intorno da un po' e appena ha potuto ne ha approfittato. Che senso avrebbe adesso dirgli quanto mi piace? Non avrebbe senso... >> Marika si innervosì al pensiero del dolore che le avrebbe causato un rifiuto e strinse più forte le dita attorno a quelle di Alby, come se lui fosse l'ancora che la teneva ben salda, impedendole di affogare nei suoi pensieri.

<< Vale sempre la pena di dire a qualcuno quanto è importante per te. E poi c'è sempre una speranza che cambi idea... >>

<< Speranza... E la delusione? Non so se posso sopportare un rifiuto.. .>>

<< Cazzo! Ma ci sono qui io! Se tutto andasse male, avresti me. Te lo prometto. Mi avrai sempre a tua completa disposizione. >>

<< Grazie, Alby. Ti voglio bene, lo sai? >>

<< Anche io ti voglio bene, lo sai? >>

Alberto passò un braccio attorno alle spalle di Marika e la avvicinò a sé, stringendola forte. Lei appoggiò la testa contro di lui e chiuse gli occhi godendosi la sensazione di sollievo che le avevano regalato le sue parole.

 

  
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