21/06/2012
2 recensioniFollia Nonsense dell'ex lista di CH, n° 2
Assieme ad altri tre pazzi, io e Phoenix-esmeralda abbiamo iniziato a scrivere brevi racconti non-sense basati su parole estratte a caso dal dizionario (o anche da manuali dei cellulari, codice civile e riviste che capitavano sottomano XD).Alla seconda edizione, le parole da usare sono state:
STETOSCOPIO, CHIODO, NORMA, SUCCESSIVO, FARINA, LISCIO, ASSEMBLAGGIO, DISPOSITIVO, DISCOGRAFIA, SOTTOMARINO.
Questa volta, presa dalla nostalgia, ho pensato di utilizzare i personaggi di City Hunter!
Ed ecco il risultato :)
E' venuta fuori una storia meno non-sense del previsto, ma spero gradirete :)
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Ryo lesse il passaggio successivo sul libretto di istruzioni. Afferrò il chiodo e proseguì con l'assemblaggio.
Mezz'ora più tardi, il dispositivo era pronto per essere utilizzato. Fece scorrere la sua mano sulla superficie liscia, e sorrise soddisfatto.
Prima di fare la sorpresa alla sua compagna, però, pensò fosse buona norma testarne il corretto funzionamento.
Infine, lo chiuse in uno scatolone e lo portò di sopra nell'appartamento, attento a non dare nell'occhio.
Quel giovedì sera, Kaori era veramente stanca. Aveva passato tutta la mattinata con Eriko in giro per Tokyo, accompagnandola a fare shopping, ed il pomeriggio si era messa a sistemare la casa.
Era ancora arrabbiata da quando, spostando il letto di Ryo per aspirare la polvere al di sotto di esso, ci aveva trovato una cassaforte inglobata sul pavimento. Aveva recuperato un vecchio stetoscopio (conservava nell'armadio una valigetta con gli aggeggi più strani che potevano tornare sempre utili) e aveva trovato la combinazione, scoprendo (neanche tanto originalmente) un'intera raccolta di film porno che lui aveva giurato di aver gettato via dopo il matrimonio.
Kaori se ne stava in cucina ad armeggiare con le mani piene di farina, apparentemente a preparare una torta per il loro primo anniversario, in pratica a sfogare la tensione impastando (il Ryo-pupazzo-anti-stress non era bastato).
Ryo le si avvicinò lentamente e la circondò amorevolmente con le sue braccia. Le disse di chiudere gli occhi, di abbandonare quello che stava facendo e di seguirlo senza fare domande.
Kaori si lavò le mani e fece come diceva, seguendolo in camera sua. Pensò che se credeva di festeggiare l'anniversario a modo suo, ebbene, si sbagliava di grosso!
Lì, sopra un tavolino, faceva bella mostra di sè il vecchio giradischi. L'aveva estratto dalla soffitta, l'aveva pulito, e l'aveva riparato. Sussurrò all'orecchio di Kaori di non sbirciare e si allontanò per frugare in mezzo alla collezione di dischi di vinile. Lì, tra un disco dei Beatles con un sottomarino giallo in copertina e qualche disco dance anni ottanta, tenevano anche la discografia di Bruce Hornsby.
Appena il giradischi iniziò a girare e udì la melodia di "The way it is", Kaori aprì gli occhi e sul suo viso si dipinse un sorriso dolcissimo.
Per quanto Ryo non avrebbe mai cambiato certe abitudini fastidiose, da quando si erano sposati aveva dimostrato di poter essere molto dolce all'occorrenza.
Si lanciò tra le sue braccia e lo baciò, ma appena lui le mise le mani sui fianchi e iniziò a scendere pericolosamente verso il fondischiena, Kaori gli bisbigliò ammiccante all'orecchio.
"Che brutta canaglia che sei... Sapevi di avere un po' di cose da farti perdonare, vero?"
"Oh," rispose lui con un finto sorriso imbarazzato "hai già scoperto che due sere fa, quando sono uscito con Mick, mi sono ubriacato?"
"Uhm... non intendevo quello." Disse lei, registrando l'informazione.
"Allora hai scoperto che, mentre ero ubriaco, ho rubato biancheria intima femminile dallo spogliatoio della palestra?"
Il sopracciglio di Kaori iniziò a tremare pericolosamente.
"No, nemmeno quello."
Ryo si poggiò un dito sul labbro inferiore, pensieroso.
"Oh, allora Reika deve averti raccontato di quando, la settimana scorsa, ho messo la mano sul seno alla sua amica per aiutarla a trovare la misura giusta di reggiseno.."
"BASTAAA!!! Non voglio sapere più niente!!!"
Sbottò Kaori, brandendo il martello. Ryo sorrise divertito e iniziò a correre per casa, inseguito da una Kaori incavolata nera.
Certe cose non sarebbero mai cambiate in casa Saeba. Davvero.
Mezz'ora più tardi, il dispositivo era pronto per essere utilizzato. Fece scorrere la sua mano sulla superficie liscia, e sorrise soddisfatto.
Prima di fare la sorpresa alla sua compagna, però, pensò fosse buona norma testarne il corretto funzionamento.
Infine, lo chiuse in uno scatolone e lo portò di sopra nell'appartamento, attento a non dare nell'occhio.
Quel giovedì sera, Kaori era veramente stanca. Aveva passato tutta la mattinata con Eriko in giro per Tokyo, accompagnandola a fare shopping, ed il pomeriggio si era messa a sistemare la casa.
Era ancora arrabbiata da quando, spostando il letto di Ryo per aspirare la polvere al di sotto di esso, ci aveva trovato una cassaforte inglobata sul pavimento. Aveva recuperato un vecchio stetoscopio (conservava nell'armadio una valigetta con gli aggeggi più strani che potevano tornare sempre utili) e aveva trovato la combinazione, scoprendo (neanche tanto originalmente) un'intera raccolta di film porno che lui aveva giurato di aver gettato via dopo il matrimonio.
Kaori se ne stava in cucina ad armeggiare con le mani piene di farina, apparentemente a preparare una torta per il loro primo anniversario, in pratica a sfogare la tensione impastando (il Ryo-pupazzo-anti-stress non era bastato).
Ryo le si avvicinò lentamente e la circondò amorevolmente con le sue braccia. Le disse di chiudere gli occhi, di abbandonare quello che stava facendo e di seguirlo senza fare domande.
Kaori si lavò le mani e fece come diceva, seguendolo in camera sua. Pensò che se credeva di festeggiare l'anniversario a modo suo, ebbene, si sbagliava di grosso!
Lì, sopra un tavolino, faceva bella mostra di sè il vecchio giradischi. L'aveva estratto dalla soffitta, l'aveva pulito, e l'aveva riparato. Sussurrò all'orecchio di Kaori di non sbirciare e si allontanò per frugare in mezzo alla collezione di dischi di vinile. Lì, tra un disco dei Beatles con un sottomarino giallo in copertina e qualche disco dance anni ottanta, tenevano anche la discografia di Bruce Hornsby.
Appena il giradischi iniziò a girare e udì la melodia di "The way it is", Kaori aprì gli occhi e sul suo viso si dipinse un sorriso dolcissimo.
Per quanto Ryo non avrebbe mai cambiato certe abitudini fastidiose, da quando si erano sposati aveva dimostrato di poter essere molto dolce all'occorrenza.
Si lanciò tra le sue braccia e lo baciò, ma appena lui le mise le mani sui fianchi e iniziò a scendere pericolosamente verso il fondischiena, Kaori gli bisbigliò ammiccante all'orecchio.
"Che brutta canaglia che sei... Sapevi di avere un po' di cose da farti perdonare, vero?"
"Oh," rispose lui con un finto sorriso imbarazzato "hai già scoperto che due sere fa, quando sono uscito con Mick, mi sono ubriacato?"
"Uhm... non intendevo quello." Disse lei, registrando l'informazione.
"Allora hai scoperto che, mentre ero ubriaco, ho rubato biancheria intima femminile dallo spogliatoio della palestra?"
Il sopracciglio di Kaori iniziò a tremare pericolosamente.
"No, nemmeno quello."
Ryo si poggiò un dito sul labbro inferiore, pensieroso.
"Oh, allora Reika deve averti raccontato di quando, la settimana scorsa, ho messo la mano sul seno alla sua amica per aiutarla a trovare la misura giusta di reggiseno.."
"BASTAAA!!! Non voglio sapere più niente!!!"
Sbottò Kaori, brandendo il martello. Ryo sorrise divertito e iniziò a correre per casa, inseguito da una Kaori incavolata nera.
Certe cose non sarebbero mai cambiate in casa Saeba. Davvero.