“Il camerino di Styles”

Ec co, ero nel camerino di Harry Styles.
E si sa lui cosa fa, nei camerini.
E io ero lì.
Ma c’era un problema,  un problema fondamentale.
E’ una cosa che mi avrebbe segnato a vita, lo sapevo.
Sarebbe stato il più grande rimpianto della mia vita.
Probabilmente non sarei mai più stata in grado di guardarmi allo specchio.
Avrei maledetto il mio essere donna per il resto della mia vita.
Se il mondo lo sapesse, sarei stata rinominata la più grande sfigata del mondo.
Perché è così.
Dio, ma proprio oggi?!
Ma proprio oggi al loro concerto!?
Proprio oggi, questo secondo, questo minuto, questa ora, questo giorno, questa settimana, questo mese, questo anno, questo secolo, doveva capitare?
Sentì la porta aprirsi.
Eccolo.
Era arrivato.
Harry Styles era davanti a me, e sapevo dove voleva andare a parare.
“Hello babe.”
Dio, che cazzo di voce.
Una ragazza sarebbe potuta rimanere incinta solo a sentire la sua voce.
Magari fossi stata incinta.. almeno non avrei avuto questo problema.
Eccolo, che cominciava l’attacco alla sua preda.
Cominciò a baciarmi il collo.
Stavo morendo.
Cominciò a scendere, e io dissi quello che mi avrebbe rovinato la vita.
“Harry, non posso.”
“Perché?” chiese fermandosi e guardandomi negli occhi.
“Perché.. perché..” mi torturai le mani.
“Perché..?” mi incitò a continuare.
“Ho il ciclo, cazzo!”
 

Piacere, mi chiamo Alexandra, e non ho potuto scopare con Harold Edward Styles perché avevo il ciclo .