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Autore: ticci    22/06/2012    4 recensioni
dal testo: “Come mi manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca. Ma se invece l’hai incrociato, anche solo una volta, ti mancherà tanto da toglierti il respiro, tanto da ricercarlo disperatamente negli occhi di un altro, tanto da vivere continuamente nel suo ricordo”
Partecipa al contest "Nessuno si salva da solo" di PotionFang sul forum di EFP, arrivando terza
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Cho Chang | Coppie: Cedric/Cho
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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NdA: Ciao a tutti! questa OS ha partecipato al contest di PotionFang sul forum di EFP, classificandosi terza. Prima di tutto, volevo ringraziare la giudiciA per la velocità e precisione dei risultati! Dolo la OS metto il suo commento (Nota: gli errori che ha indicato li ho corretti!). In neretto troverete le citazioni tratte dal libro "Nessuno si salva da solo" di Margaret Mazzantini, che, come diceva il bando del contest, bisogna obbligatoriamente inserire! fatemi sapere che ne pensate!

SCATTI




 
Quell’anno, il mese di luglio era particolarmente caldo: il sole brillava alto nel cielo azzurro senza neanche una nuvola, l’aria profumava di fiori, e dalle finestre aperte, si sentivano le grida dei bambini, impiegati nei loro divertenti giochi.
Cho aveva sempre adorato quel periodo dell’anno, perché significava niente compiti e scuola, ma solo tanto divertimento e tempo da dedicare a se stessa e alle persone a cui voleva bene. Ma non quell’anno.
Doveva essere la nostra estate.
 
Cedric: “Cho, cosa farai quest’estate?”
Cho: “Non lo so ancora. Tu?”
Cedric: “Che ne dici se facciamo qualcosa, noi due? Mio padre ha una piccola casa vicino lago di Gentau, in Francia. Ha detto che me la presta per far riposare il suo Campione!”
Cho: “Dico di sì!”
Cedric: “Grandioso!”
Cho: “Sarà un’estate fantastica, di quelle che non scorderemo mai”
Cedric: “La nostra estate”

 
Da quando era tornata per le vacanze estive, non era ancora uscita di casa, e passava le giornate sdraiata sul grande letto della sua stanza, cercando di ricordare le ultime parole che aveva detto a Cedric, prima che affrontasse l’ultima prova del Torneo Tremaghi e rivivendo, come in un continuo incubo, l’istante in cui aveva visto il cadavere dell’amato.
Il tuo corpo, rigido, piegato in una terribile posizione. Sarà immobile, per sempre. Non mi stringerà, mai più.
Il tuo bellissimo viso, attraversato da una smorfia di dolore. Le tue labbra saranno fredde, per sempre. Non mi baceranno, mai più.
I tuoi vivaci occhi marroni, chiusi, per sempre. Non mi guarderanno, mai più.
Uno di quei tanti pomeriggi estivi, Cho osservava senza interesse il soffitto della sua camera, quando dalla finestra entrò un piccolo gufo grigio, con qualche penna bianca. Alla zampa era stata legata una busta.
Sarà Marietta che mi chiede, per l’ennesima volta, come sto.
Tuttavia, non riconobbe la grafia con la quale era stato scritto il suo nome e indirizzo.
Chi sarà?
Incuriosita, slegò velocemente la busta dalle zampe del messaggero. Dopo aver dato un po’ di cibo al piccolo animale, la aprì e vi trovò un discreto numero di fogli, il primo dei quali recitava:

 

Gentilissima signorina Chang,
le scrivo in nome del negozio di fotografia: “Foto Incantevoli”.
Lo scorso Natale, siamo stati ingaggiati dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per immortalare gli studenti che hanno partecipato al Ballo del Ceppo. Tra i nomi che ci sono stati dati, compariva anche il suo.
Inoltre ci risulta che ha già pagato il nostro servizio, versando la somma di 5 galeoni, presso il direttore della sua Casa, che prontamente, ha già spedito al nostro negozio.
Nella busta troverà le foto che la ritraggono in quella serata, nonché la ricevuta di avvenuto pagamento. Inoltre abbiamo aggiunto un buono sconto valido fino alla fine dell’anno.
Nella speranza che le foto siano di suo gradimento,
le auguriamo il meglio.
LO STAFF di FOTO INCANTEVOLI.

 
Il Ballo del Ceppo. Si era svolto solo sei mesi prima, ma a lei sembrava trascorso molto più tempo.
Ricordava con tenerezza quando Cedric, nonostante sembrasse sempre così sicuro di sé, le aveva chiesto, timidamente, di andarci insieme.
 
Cedric: “Ehi, Cho… hai un minuto?”
Cho: “Certo!”
Cedric: “Beh… ecco… avrai sicuramente sentito che quest’anno, a Natale, faranno un ballo…”
Cho: “Sì, ne parla tutta la scuola!”
Cedric: “Già! Beh, ecco, tu ci vai? Io ci devo andare per forza essendo un campione del Torneo Tremaghi… così mi sono chiesto, che magari, potevamo andarci insieme. Ma solo se avevi già deciso di partecipare…”
Cho: “Oh Merlino! Mi stai chiedendo di venire al Ballo con te?”
Cedric: “Sì! Immagino che non si fosse capito!”
Cho: “Sì! Sì! Sì!”
Cedric: “Sì cosa? Vieni con me oppure non si era capito?”
Cho: “Sì, vengo con te!”

 
Cho incominciò a osservare attentamente la prima foto magica. Ritraeva lei, al braccio di Cedric, mentre entravano nella Sala Grande. Lei teneva gli occhi bassi, imbarazzata, e sembrava fissare i propri piedi, mentre lui sorrideva gentilmente nella sua direzione, e poi alzava la testa, guardando dritto, di fronte a sé.
Eravamo così imbarazzati a dover ballare, per primi, davanti a tutti.
Passò alla seconda. Questa volta Cho e Cedric danzavano. La foto li immortalava mentre ondeggiavano sul posto, mentre si guardavano intensamente, lei con le braccia intrecciate dietro il collo del proprio cavaliere, e quelle di lui strette intorno alla vita esile della propria dama.
Ricordò, con estrema dolcezza, le prime volte che si trovarono per provare il ballo di apertura. Sorrise quando rammentò come il proprio viso divenne rosso, quando si trovò così vicino a quello di Cedric. Risentì, per un attimo, il tocco delle sue mani sulla schiena, sicure e gentili allo stesso tempo.
Così, stretta tra le tue braccia, mi sono sentita completamente al sicuro, Ced.
Non credo che riuscirò a provare la stessa sensazione con qualcun' altro.
Gli occhi a mandorla di Cho si riempirono immediatamente di lacrime. Dopo esserseli asciugati con un fazzoletto usato, trovato sotto il cuscino, continuò a guardare le foto.
La terza li ritraeva mentre chiacchieravano in un angolo. Cho rideva di gusto, con la testa buttata all’indietro, mentre Cedric la osservava deliziato, per essere riuscito a farla sorridere. Nel vedere l’immagine, sulle labbra della ragazza, comparve un sorriso.
Prese la quarta foto. Li immortalavano insieme agli altri campioni. A destra c’erano Viktor Krum con Hermione Granger. Accanto a loro, sorridevano impacciati Harry Potter e Calì Patil. Di fianco a quest’ultimi, abbracciati stretti, c’erano loro due, seguiti dalla bellissima Fleur Delacour, con Roger Davis.
Eri così orgoglioso di far parte della competizione, ma allo stesso tempo, eri così insicuro delle tue capacità.
 
Cedric: “Sono tre maghi bravissimi. Mi sento onorato a gareggiare contro di loro, anche se mi chiedo se sarò all’altezza”
Cho: “Certo che lo sarai. Altrimenti il Calice di Fuoco non avrebbe fatto il tuo nome”
Cedric: “Ma ha fatto anche quello di Harry”
Cho: “Ma prima ha fatto il tuo, Ced. Se non avesse infranto le regole, saresti solo tu il campione di Hogwarts”.
Cedric: “Non penso sia stato così ingenuo da mettere il suo nome nel Calice. Poi mi ha aiutato con la Prima Prova, ricordi?”
Cho: “Quale sia il motivo per cui Harry gareggia con voi, resterà sempre un mistero. Comunque sei stato sorteggiato, quindi significa che sei un mago valoroso”
Cedric: “Se lo dici tu!”
Cho: “Sarà vero. Ricorda che sono Corvonero: -Un ingegno smisurato per il mago è dono grato-”
Cedric: “Quindi se me lo dice una mente brillante…”
Cho: “… devi credermi! Quindi, tesoro, tu sei un grande mago!”


Passò alla quinta immagine, cha la immortalava sempre con Cedric. Questa volta, erano in posa, stretti tra loro, e guardavano dritti verso la macchina fotografica.
Eri  così bello. Come è possibile che, tra tutte, tu abbia scelto me?
Prese dal plico di fogli, la foto successiva. Non era con Cedric, ma era con Hermione, Calì e Fleur. Lei era proprio vicino a quest’ultima, e rammentò come si sentì a disagio, accanto alla bella veela francese. Ricordò anche come la sua insicurezza fu colmata dallo sguardo di Cedric.
Quello sguardo.
Così profondo, da scavare dentro i me.
Così attento, da cogliere ogni mio stato d’animo.
Così intenso, da farmi rabbrividire, ogni volta che si posava su di me.
Come mi manca uno sguardo così. Se non lo conosci vivacchi e non ti manca.. Mase invece l’hai solo incrociato una volta, ti mancherà tanto da toglierti il respiro, tanto da ricercarlo disperatamente negli occhi di un altro, tanto da vivere continuamente nel suo ricordo.
Vivo grazie i nostri ricordi, Ced.
Osservò la settima foto magica. Anche in questa, lui non compariva, ma c’era, invece, Marietta. La diapositiva le ritraeva mentre erano vicine, e chiacchieravano. Sapeva perché Cedric non c’era: si era allontano per prendere qualcosa di rinfrescante da bere. Ricordava bene, anche, cosa successe dopo.
Il mio primo bacio.
Il nostro primo bacio.
 
Le foto erano terminate, e Cedric le mancava molto di più, e lo voleva accanto a sé, più di prima. Voleva sentirsi di nuovo serena, come compariva in quelle foto.
Magari fossero riusciti a fermarsi come in quegli scatti. Come si dice? Il ritratto della felicità, ecco, Quello. Stampato. Insieme. Innamorati. Felici.
Invece era completamente sola, triste, e ancora innamorata di una ragazzo che non avrebbe mai più rivisto, mai più abbracciato, mai più baciato.
Mai più.

 
 
 
Grammatica e Sintassi 8,50/10: C'è un problema con un tempo verbale nella prima frase: ha scritto “sembra”, mentre per il resto parli all'imperfetto.
Ho notato un uso eccessivo delle virgole, che rallentano troppo la lettura, la mancanza del punto alla fine del discorso diretto, e un paio di errori di battitura: “cosi”, invece di così; brillate, invece di brillante.
Inoltre è più corretto dire “ultima prova del Torneo” piuttosto che “al Torneo”.
In ultimo, ti faccio notare che hai scritto “visto mai più rivisto”, e o levi “visto” o “rivisto”.
Stile 4/5: Lo stile è piuttosto scorrevole, ho apprezzato le descrizioni che hai fatto, ma non sono rimasta molto convinta dell'alternarsi di parti in stile copione dei ricordi di Cho e quelle invece del presente. C'è troppa differenza tra l'una e l'altra.
Originalità 9/10: Ho trovato piuttosto originale il fatto di usare le foto come spunto per parlare dei ricordi di Cedric e del Ballo. Quello che ha abbassato il punteggio è stato il fatto di usare la morte di Cedric e di non distaccarsi dalla trama originale.
Credibilità 4/5: Niente da dire per quanto riguarda la credibilità dei sentimenti di Cho, ma il fatto che le abbiano addirittura inviato le foto da uno studio mi è sembrato un po' “un'americanata” associata al ballo della scuola.
IC 5/5: Da quello che si capisce nel quinto libro Cho ha davvero provato un sentimento forte e sincero per Cedric, e non è difficile immaginare che si sia sentita proprio come tu l'hai descritta!
Utilizzo citazione 5/5: Niente da dire, hai usato bene entrambe le citazioni!

 

  
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