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Autore: Dearly Beloved    22/06/2012    3 recensioni
"Amava quegli occhi, così azzurri, così limpidi. Gli stessi occhi arrossati e pieni di astio nei suoi confronti che vedeva adesso, gli occhi che l’avevano salvato dalla follia.
Avrebbe voluto baciare via quelle lacrime, ma forse poi lui avrebbe pensato che fosse pazzo, l’avrebbe odiato ancora di più."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Franken Stein, Spirit Albarn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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About Love.

 

 

L’aveva sempre guardata da lontano, pensando che fosse la creatura più bella e delicata di tutte. L’aveva sempre desiderata, e sognato i baci dolci e le carezze che in realtà non si erano mai dati.
Era sicuro che un giorno lei si sarebbe voltata verso di lui, rivolgendogli uno dei suoi splendidi sorrisi. Allora gli avrebbero ceduto le gambe dall’emozione, e il cuore avrebbe iniziato a battere all’impazzata, pervaso dal tepore di un’altra anima che sfiora la sua, fino poi a diventare un tutt’uno con essa, in una danza armoniosa e bellissima, che nessuno può interrompere o rovinare.
L’amava, più di qualsiasi altra cosa al mondo, ne era certo.
Spirit guardava Kami-chan da dietro un cespuglio, sospirando languidamente, e con un’espressione molto poco intelligente stampata in volto, perso nei suoi pensieri…
Ad un tratto sentì qualcuno alle sue spalle che sghignazzava.
“Che vuoi, Stein?!” fece scocciata la falce senza voltarsi.
Il meister rise più forte “Dovresti vederti adesso, sei patetico!”
Spirit ebbe l’impulso di tirargli qualcosa in faccia, ma si trattenne “Che ne sai, tu, dell’amore?”
Stein gli rivolse un sorrisetto sghembo, poi si sedette accanto a lui dietro il cespuglio. “Che pretendi di saperne
tu, semmai. Quella è una ragazza seria, non credo che abbia tempo da perdere con uno come te.”
Il rosso tacque, stringendo i pugni fino a farsi sanguinare le mani.
“Ti ho appena provocato, buki codarda” fece l’altro lisciandosi il camice “Lei è una dei migliori studenti della Shibusen, la sua buki diverrà indubbiamente l’arma di Lord Shinigami. Lei ha sempre messo lo studio sopra ogni cosa, e ha sempre gentilmente declinato ogni offerta di partnership in grado di distrarla dai suoi obiettivi. Adesso nega, Spirit: tu sei un donnaiolo incallito, che solo quest’anno ha cambiato una decina di volte meister, passandosi in rassegna le giovani shokunin più avvenenti di Death City. Prima che capitassi con me, quante anime hai raccolto? Tre o quattro? …Io credo che lei meriti di meglio. E tu?” lo scienziato sbuffò, mentre il rosso tremava di rabbia. “Non rispondi?” Stein si alzò, spolverandosi il camice con morbosa attenzione “Tipico di te”.
Era davvero un buono a nulla.
Quando sentì l’altro allontanarsi, Spirit scattò in piedi.
“SE SONO COSI’ INCAPACE, SMETTILA DI PERDERE IL TUO TEMPO CON ME! MERITI DI MEGLIO ANCHE TU, NO?! LASCIAMI IN PACE, FRANKEN STEIN!”
Il meister si voltò, stupito da quella reazione.
“...IO NON SONO DEGNO, NO?! IO SONO UN DONNAIOLO INCALLITO, IO DELL’AMORE NON POSSO CAPIRNE MENTRE TU SI’!” Spirit non riuscì a trattenere le lacrime.
La verità gli era stata brutalmente sbattuta in faccia.
Se anche avesse avuto Kami, non ne sarebbe stato all’altezza. Lei non era per lui.
“Già. Tu non capisci proprio niente dell’amore. Se ne capissi, vedresti l’amore più vicino a te di quanto non immagini”.
Spirit non l’ascoltava, continuava a piangere.
“Smettila di frignare come una ragazzina”. Stein gli asciugò il viso con un lembo del camice.

Amava quegli occhi, così azzurri, così limpidi. Gli stessi occhi arrossati e pieni di astio nei suoi confronti che vedeva adesso, gli occhi che l’avevano salvato dalla follia.
Avrebbe voluto baciare via quelle lacrime, ma forse poi lui avrebbe pensato che fosse pazzo, l’avrebbe odiato ancora di più. No, quegli occhi non l’avevano salvato dalla follia, perché adesso lo stavano facendo cadere nell’abisso più nero della disperazione. Stein poteva morirci, dentro quegli occhi.
Quegli occhi cercavano Kami come linfa vitale, ma il meister poteva giurare che non l’amasse davvero. L’anima di Spirit era sua, era lui che l’accarezzava quando il rosso metteva la propria vita nelle sue mani. Le sue mani, non quelle di “Kami-chan”.
“S-stein, cosa stai…?”
Senza neanche accorgersene, l’aveva stretto nella morsa delle sue braccia.
La testa di lui contro il suo petto… così Spirit avrebbe potuto sentire il battito del suo cuore, ma non gli importava. Spirit non piangeva più, ed era stato il suo abbraccio a farlo smettere, non quello di “Kami-chan”.
Quando il rosso iniziò a muoversi infastidito, Stein capì di aver fatto anche troppo.

Ti amo.

“Ho esagerato, scusa. Ti voglio bene”.

Non erano quelle le parole che volevano uscire dalle sue labbra, ma altro non avrebbe mai potuto dire.

Spirit si strinse di più a lui, con il viso bagnato e le labbra leggermente piegate in un sorriso. “Anche io.”

È ingiusto.


Poi, un giorno arrivò lei, e com'era giusto che fosse, glielo portò via.

…e Stein rimase forver alone.
Bella, bella caaaaavolata, scritta in sette minuti contati ò_ò
Però li vedo troppo insieme -3-
Commentate, vi prego, che vi costa? ç_ç


 

Dearly B.

   
 
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