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Autore: __Shiroi    22/06/2012    1 recensioni
[Steve/Evil!Tony]
Steve odiava profondamente essere mandato in giro come spia. Preferiva di gran lunga farsi assegnare missioni in cui non doveva far altro che spaccare le ossa di qualche criminale. Veloce, indolore - non esattamente per il nemico di turno - e facile come bere un bicchier d'acqua. Tutti quei sotterfugi, dover essere bravo con le parole, erano cose completamente non adatte a lui;
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Steve odiava profondamente essere mandato in giro come spia. Preferiva di gran lunga farsi assegnare missioni in cui non doveva far altro che spaccare le ossa di qualche criminale. Veloce, indolore - non esattamente per il nemico di turno - e facile come bere un bicchier d'acqua. Tutti quei sotterfugi, dover essere bravo con le parole, erano cose completamente non adatte a lui; invece riuscivano perfettamente a Tony Stark, genio ed egocentrico proprietario della Stark Industries. Tipica persona non proprio devota al sacrificio, questo Steve l'aveva capito praticamente subito.

Ormai lo SHIELD era quasi certo che ci fosse lui, dietro la grossa armatura sofisticata di Iron Man, il cattivone della città oserebbero dire nei fumetti. E in un certo senso era una definizione azzeccata. Bastava solo una prova, un piccolo accorgimento, e finalmente l'autore di quei disastri che andavano avanti da qualche mese e giù di lì avrebbe avuto un volto, e un nome. Era per quello, ovviamente, che Steve si ritrovava al banco dei drink di una festa privata, proprio nel salotto di casa Stark - ammesso che un palazzo di non sapeva più quanti piani potesse semplicemente definirsi "casa".

Doveva carpire informazioni, con le sue abilità pari a quelle di un bradipo. L'agente Romanoff era tanto brava in questo, perché diavolo non avevano mandato lei? Stark è attratto più dai giovani fanciulli, che dalle fanciulle gli aveva detto qualcuno. Spiegazione che lasciava molto a desiderare, e soprattutto che Steve non comprese, ma preferì non rimuginarci troppo sopra.

Infilzò l'ennesima oliva - stuzzichini dell'aperitivo - e lanciò di tanto in tanto occhiate a Tony. Eccolo lì, in giacca e cravatta, tirato a lucido, che se la spassava con qualche amico - o almeno così sembrò a Cap, visto il tono confidenziale con cui scherzava.

Da quanto Steve era lì seduto? Boh, forse da quando era arrivato. Aveva passato il tempo praticamente a mangiare e ad osservare da lontano. Sperava davvero in un qualche mistico potere nei suoi occhi, ma a quanto pareva il super-siero lo aveva solo reso grande, grosso e forzuto. Non sapeva come avvicinarsi. Stark era praticamente il fulcro della nuova tecnologia moderna, che il povero Capitano aveva rinunciato da un po' a comprendere. In poche parole, non aveva nulla su cui accampare un argomento, non era nemmeno bravo con le donne come lui. Senza contare poi che la maschera di Captain America non lo rendeva del tutto anonimo. Una cazzata e tutto finiva nel cesso.

Decise che una capatina a quest'ultimo per schiarirsi le idee era proprio l'ideale e, alzandosi con grande gioia del barista, si chiuse nell'ascensore per scendere al piano inferiore. O almeno è quello era quello lo scopo.

Con sua sorpresa, una mano bloccò la totale chiusura delle porte, facendole riaprire, e Tony Stark scivolò dentro accanto a Rogers. Gli rivolse un mezzo sorriso e Steve fu così preso alla sprovvista, che nel panico premette un tasto a caso. L'ascensore ripartì senza intoppi stavolta.
« Dove siamo diretti? » decise infine Tony di parlare per primo.

« Bagno » farfugliò l'altro in risposta.

« Oh, ma che nobile destinazione »

Steve tenne lo sguardo basso, non rispondendo al tono scherzoso di Tony, e pregò tutti i santi del paradiso che quella corsa in ascensore finisse il prima possibile. Evidentemente doveva essere molto favorito lassù, perché quasi subito sentì l'elevatore rallentare, le funi cigolare leggermente e le porte si spalancarono con il solito din. Sgusciò via come se avesse avuto un molla e si ritrovò a varcare la prima porta che gli si presentò sulla destra.

« Ma che…? » si ritrovò a dire.

O alla Stark Tower i bagni erano muniti di letto - cosa alquanto improbabile - oppure quello a cui era sceso non era esattamente il piano giusto. Sentì dei passi dietro di sé.

« Direi che questa non fosse proprio la destinazione che ti aspettavi, riccioli d'oro »

Ignorò di nuovo la presa in giro. Sulla soglia della stanza Stark era pacatamente appoggiato a braccia conserte con la schiena allo stipite della porta.
« Le stanze degli ospiti » azzardò Rogers.

Si guardò intorno un po' a fatica, visto che l'unica luce che fluiva all'interno della stanza era quella della città che passava attraverso le persiane semi-aperte.

« Nuove di zecca; ho scelto io stesso la tappezzeria » mise le mani in tasca e si avvicinò verso l'interlocutore « Mi devo pur riservare il diritto di essere preparato per qualche ospite indiscreto »

Avanzò fin di fronte, sottolineando involontariamente la differenza d'altezza. Un po' irritante.

« Credo sarà anche divertente »

L'altro lo guardò perplesso.

« Risolvere il dilemma del perché Fury non abbia mandato la Romanoff ad investigare al posto tuo, caro il mio Capitano » concluse Tony con un sorrisetto.

In quel momento, Steve volle sprofondare almeno 1 km sotto terra - ovviamente 1 km tralasciando i sottostanti 20 piani della torre.

« Non ci sai proprio fare queste cose, eh? » continuò a prenderlo in giro « Sarebbe un vero peccato però non sfruttare questa tua visita. Vuoi sapere se sono Iron Man? Sono informazioni che dovrai guadagnarti »

Fu quando poi Tony lo spinse, facendolo cadere sul letto, e sovrastandolo, che Steve comprese il significato di quel "attratto più dai giovani fanciulli". Il sapore delle sue labbra mentre si baciavano gli risultava una cosa così strana, per uno come lui.

Fece scivolare  una mano sotto la camicia di bianca di Stark e nel toccare la piastra magnetica nel suo petto sorrise mentalmente.

Alla fine gli era andata parecchio bene, per non essere bravo a giovare alla spia. Si era guadagnato la migliore delle informazioni.


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Angolo dell'autrice:
Cos'è questa cosa qui sopra? Boh. Me lo chiedo anche io.
La storia partecipa alla Notte Bianca indetta dal Mari Di Challenge
   
 
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