Titolo: E la fidanzatina?
Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe, OC, Sebastian/Santana
Genere: commedia
Rating: verde
Avvertimenti: flashfic
Parte: 1/1
Sommario: « Ma la fidanzatina? » gli aveva chiesto una volta, causandogli un eccesso di tosse.
« Non ce l’ho, nonna » aveva risposto, rassegnato.
« E il fidanzatino? » aveva ripreso quella, facendolo arrossire e guadagnandosi le attenzioni di sua madre. Inutile, dovevano rassegnarsi: non avrebbe mai portato nessuno a casa, né tantomeno si sarebbe degnato di presentarlo a sua nonna.
« Neppure quello, nonna ».
Contoparole: 490
Note: fanfiction scritta per l’iniziativa “I love Shipping” indetta dal CoS. Su sfida di somochu, ecco la mia Sebtana su prompt “Sembri mia nonna”. Mi sono ritrovata a scriverla in pochissimo tempo, visto che la sfida scadeva oggi ed è uscita una merdolina in piena regola XD
Va beh, fa niente u.u
Fatemi sapere che cosa ne pensate,
Pixie <3

E la fidanzatina?

Sebastian si era rassegnato a passare il Natale con sua nonna che lo fissava pensierosa al di sopra di un bicchiere di vino. Lui si era spesso chiesto cosa passasse in testa a quella donna in quei momenti. Forse pensava di incastrarlo con qualche ragazza perbene – cosa che aveva provato a fare anche sua madre.
« Ma la fidanzatina? » gli aveva chiesto una volta, causandogli un eccesso di tosse.
« Non ce l’ho, nonna » aveva risposto, rassegnato.
« E il fidanzatino? » aveva ripreso quella, facendolo arrossire e guadagnandosi le attenzioni di sua madre. Inutile, dovevano rassegnarsi: non avrebbe mai portato nessuno a casa, né tantomeno si sarebbe degnato di presentarlo a sua nonna.
« Neppure quello, nonna ».
A quel punto aveva cominciato a contare. Sapeva che meno di tre secondi dopo sarebbe arrivata la tirata del tipo: “Alla tua età, stavo già con tuo nonno!”
« Tua madre, alla tua età, mi aveva già portato a casa il giardiniere, Sebastian. È impossibile che non hai la fidanzatina bello come sei ».
« Nonna, non ho la fid – il giardiniere? »
Da quel Natale, sua madre aveva bandito l’argomento “fidanzati” e ora sua nonna si limitava a tediarlo al telefono. Stanco di tutto ciò, Sebastian aveva deciso che forse sua nonna si meritava di conoscere la persona con cui si stava frequentando, almeno avrebbe evitato altre domande.

*

L’aria nell’automobile di Sebastian era diventata irrespirabile. La sentiva entrare nei suoi polmoni, calda e pesante. E lei era decisamente accaldata. Sentiva la schiena appiccicaticcia e la condensa sui vetri non faceva altro che farla sentire ancora più rovente. No, decisamente quella di vedersi con Sebastian durante quella nottata afosa non era stata una buona idea.
E l’essersi messa dei pantaloni lunghi con il cardigan per andare a conoscere i genitori di lui, non le sembrò più una buona idea. Le mancava solo un papillon per essere Blaine Anderson.
« Di solito non faccio in tempo a parcheggiare che mi salti addosso » osservò Sebastian girandosi a osservarla. « Certe volte non mi fai nemmeno spegnere il motore ».
« No, solitamente sei tu che mi infili la mano sotto la gonna non appena salgo in macchina » replicò Santana.
« Oggi hai i pantaloni » si giustificò.
Santana scosse la testa e Sebastian aprì il finestrino per poter respirare.
« Entriamo in casa? » le propose. Santana lo guardò meglio e gli sembrò fin troppo impaziente.
Si girò verso la portiera per aprirla, quando un volto le si parò innanzi al di fuori della macchina.
« Dios mio! »
« Oh, questa è la tua fidanzatina, amore? » chiese la donna, infilando la testa nella macchina per guardare meglio. Santana la fissò scioccata, tenendosi una mano sul cuore come se stesse per scapparle via dal petto. « Sei sicuro che non sia la nuova cameriera portoricana? Sembra mia nonna. Andrò a dire a tua madre di licenziarla »