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Autore: Non sono una scrittrice    22/06/2012    1 recensioni
Quel qualcosa lo interpreto spesso come paura di essere abbandonata di nuovo, di non essere abbastanza ancora una volta, ma non dovrebbe capitare con te, sei mio padre
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘’Caro papà,
so che molto probabilmente quando leggerai questa lettera, sempre se lo farai, non capirai perché queste

 cose non te le ho mai dette in faccia  e perché ti ho nascosto tutte queste incertezze mascherandole con un

sorriso o con un ‘’ti voglio bene’’ sussurrato, la verità è che non sono coraggiosa come gli altri e non lo sono

nemmeno la metà di come lo sei tu.

Quello che vorrei riuscire a dirti è che mi manchi.

Da quando tu e mamma vi siete separati non riesco più a riconoscerti; abbiamo traslocato, qualcosa mi dice

che hai lasciato lì il vecchio te e questo mi distrugge perché io voglio di nuovo quel padre che di mattina mi
 
chiamava principessa e m preparava la colazione non quello che adesso ogni mattina va vai e torna all’ora
 
di pranzo; vorrei vedere quel papà che di domenica costruiva dei piccoli oggetti non voglio quello che adesso

 sta attaccato al computer.

Dici sempre che lavori quando voglio venire da te, non è vero e lo so, non mi vuoi con te, ma cosa ho fatto di

male per meritarlo? Vorrei solo un papà come nelle favole, quello dolce, quello che affronta i cattivi per sua

figlia, ma non è così.


Papà, so che magari il divorzio ti ha fatto male, ma io potevo esserci e potevo aiutarti quando avevi

bisogno, ma non me lo hai permesso, mi hai allontanata e no, non riesco più a tornare, vorrei davvero, ma

qualcosa mi ferma.


Quel qualcosa lo interpreto spesso come paura di essere abbandonata di nuovo, di non essere abbastanza

ancora una volta, ma non dovrebbe capitare con te, sei mio padre.’’


Quando sua padre lesse quella lettera non si sarebbe mai immaginato che poche ore dopo un poliziotto lo avrebbe rintracciato al cellulare e , mortificato, gli avrebbe annunciato che sua figlia era rimasta vittima di un incidente stradale, nessuno lo avrebbe immaginato.
Non potè far altro che odiarsi e rimproverare se stesso: per tutto il tempo che aveva sprecato per tutte le lacrime versate dalla disperazione, per il temo che aveva perso stando lontano da sua figlia.

‘’Melanie, se tu oggi fossi qui ti direi che ti amo, più di tutto, più di qualunque cosa.
So che questo non ti riporterà indietro e so che non servirà questo per alleviare  il peso che d’ora in poi avrò sulle mie spalle, ma ti giuro che mi pento di tutto.
Mi mancherai, mi mancherà la mia bambina, la mia principessa.
Mi mancherà portarti a danza, ma sai quello che mi mancherà di più? Tutto quello che avrei potuto insegnarti ecco cosa mi mancherà perché una figlia come te aveva bisogno di un padre presente e constante nell’insegnare i valori della vita, non l’ho fatto e me ne pento.
Mi mancherai e sai, ora non sto piangendo ma solo perché tu non lo vorresti, ha sempre odiato le persone che piangono, ma io come faccio a non piangere per te?, mi mancherai.
Melanie, sai vero che ti voglio bene? Non ho mai smesso una sola volta di volertene, non si è mai sbiadito di questo bene e non si sbiadirà; è difficile vederti lì dentro, non so come farai a stare ferma – la sua voce si ruppe in gola, dovette sospirare e sospirare più volte prima di proseguire – non stavi mai ferma, non c’era giorno in cui stavi ferma per due secondi, non riuscivi, provavi, ma senza buoni risultati.
so che non sono stato un buon padre, ti prego, perdonami, la mia sofferenza sarà tanta e sarà giusta, ma davvero, mi dispiace.
Vorrei averti dimostrato quanto ti voglio bene, non l’ho fatto e solo ora ho capito che ho fatto male.
Addio Melanie, ti vorrò per sempre bene. ’’

E fu così, suo padre non la dimenticò e il suo volerle bene non si sbiadì nemmeno un po’ anzi col tempo riuscì a dimostrarle il suo amore, anche se lei non era lì a provarlo direttamente.
Le costruì una scuola di danza, quella in cui lei avrebbe voluto lavorare da grande.
L’ andava a trovare tutte le settimane e Melanie, forse, a quel punto avrebbe capito che per suo padre lei era un gioiello.
Un gioiello che andava curato e tenuto stretto perché nel caso fosse caduto si sarebbe rotto, ma a volte le lezioni si imparano troppo tardi, Melanie però sapeva una cosa: suo padre non era mai stato perso interamente nel trasloco. 
  
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