Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: Alyx32    22/06/2012    1 recensioni
Storia ambigua, narrante di due ragazze: una fan di Michael e l'altra no. Finalmente ottengono i biglietti per vedere un concerto, ma la Jacksoniana in questione sviene. Ciò poi non le permette di vedere più lo spettacolo. Riusciranno a rivedere Michael? Questo dipenderà da loro..
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Per iniziare, volevo dirvi che non ve ne frega chi sono, quanti anni ho, di dove sono, e neanche del mio codice fiscale. Dite voi: "E chi lo vuole sapere!" Ecco bravi, quindi infischiatevene di me e della mia finezza e leggete. Volevo solo avvertirvi che questa non è una delle solite fan fiction dove Michael finisce a letto (beh, se ci finirà.. non farò tutte quelle descrizioni per filo e per segno LOL), anzi, è una storia che.. oddio, neanche io so di che parla! La mia mente deve ancora architettare.. lascio fare alle mie dita! Duuuuunque.. Come ben sapete, cari Jacksoniani (sto parlando a dei Jacksoniani, vero? Spero di sì, perché se non lo siete, FUORI DALLA PAGINA! ^_^), Michael, da piccolo, era triste, molto triste per la sua solitudine e per la mancanza di amici, no? E' per questo motivo che decise di avere un'amica immaginaria ('sta cosa è inventata, non fraintendete eh ._. d'ora in poi, tutto, o quasi, sarà inventato dalla mia testa) di nome Alexis. Un nome carino, semplice.. come piaceva a lui. Successe che, col passare del tempo, Michael crebbe e neanche più si ricordava della sua "amica". A questo punto, direi che è giunto il momento di raccontarvi del 1988, anno in cui Michael si trovava a girare per il mondo per il Bad World Tour. Era precisamente l'8 luglio e si trovava a Monaco, in Germania, il suo stato preferito. Per Kassandra, una fan sfegatata del Re del Pop, o meglio, della musica, era arrivato il suo momento, il suo grande momento, quello che aspettava da una vita. Si preparò, mise quell'abito che tanto adorava e i suoi tacchi più alti, un po' (troppo) profumo e si truccò molto pesantemente. Ad Aleksandra spaventava il suo aspetto. Vi chiedete di chi parlo, eh? La sua migliore amica. In realtà, la ragazza non aveva alcuna preferenza in fatto di amicizie, ma Kassandra era la sua compagnia più frequente e colei con cui si faceva le migliori risate. Arrivata sotto casa dell'amica, Aleksandra suonò con un colpo il clacson e le gridò: -Sei pronta? Kassandra aprì la finestra ed esclamò: -Come non mai! Scese di fretta le scale e raggiunse l'auto. -Diamine, ma ti sei vista? -Sì, e allora? -Sembri una drogata uscita da una discoteca! I soliti insulti sinceri di Aleksandra, un classico. -Grazie eh. Tu piuttosto, qualcosa di più elegante no? -Cosa vuoi che me ne importi di Michael Jackson?! E' un cantante come altri. A quelle parole, Kassandra rimase di stucco. -CHE COSA CAVOLO HAI OSATO DIREEEE? Michael Jackson è il miglior cantante del pianeta, taci. -Se permetti, io preferisco gli AC/DC. -Ma per favore! Il loro album, "Back in Black", non supererà mai "Thriller" per numero di vendite. -Questo perché ormai i giovani d'oggi preferiscono la musica commerciale. -Non capisci un emerito tubo. Michael è diverso. Lui fa emozionare, mette i brividi.. -Sì, per il suo scandaloso aspetto! La ragazza (molto spiritosa direi) scoppiò a ridere ironicamente, mentre l'amica aveva i nervi fin su la pelle. -Hai finito? Se parli ancora così del mio idolo, non ti porto più al concerto! -L'auto è mia, tesoro. -Bene, allora fermati e lasciami scendere. Alex rimase stupita alle sue parole. Lei stava scherzando, non voleva arrivare ad un litigio. Purtroppo, da come avrete intuito, era una fan dell'hard rock, in particolar modo degli AC/DC. Non le interessava minimamente né del pop, e né tanto meno di Michael. "Sì, è bravo a ballare, ma non mi suscita niente", ripeteva a Kassandra ogni volta che sentiva una canzone del cantante in sua compagnia. -Ascolta, non voglio iniziare a discutere sempre per il solito motivo. Ognuno ha i suoi gusti, com'è giusto che sia. -Sì, ma non sopporto l'idea che ogni volta che parli degli AC/DC io non fiato, invece quando ti parlo di Michael iniziano le offese! E basta! -Ognuno, ripeto, la pensa come gli pare. -Sì, ok. Non si parlarono per tutto il viaggio. Kassandra aveva le cuffie del walkman nelle orecchie e Alex mille pensieri nella testa. -Eccoci. Si limitò a dire Alex quando erano arrivate a destinazione. Kassandra non si voltò nemmeno, aprì lo sportello dell'auto e si diresse verso lo stadio, dove si svolgeva il concerto. Alex la raggiunse, ma a passo lento. Con molta fatica, a causa della gente, riuscirono ad entrare e si andarono a sedere, non degnandosi né di uno sguardo, né di una parola. Ed ecco Michael. Vestito con il suo meraviglioso completo, iniziò la famosa canzone "Wanna Be Startin' Somethin'". -Oddio, inizio a sentirmi male. Kassandra non ci vedeva più. Vedeva tutto buio. Niente riflettori, niente luci. Per i suoi occhi esisteva solo il colore nero. Alex non la compativa e decise di non guardarla nemmeno. Vide poi delle persone arrivare, che presero la sua amica. -Hey, che state facendo? -Ci scusi signorina, siamo dello staff della rianimazione. A quanto pare, la ragazza accanto a lei è svenuta. -Svenuta? No, non può essere. -Sì, è evidente. -Oh, santo cielo, posso venire con voi? -Certo, venga. Lo staff la portò fuori e cercò di farla riprendere, gettandole un po' d'acqua sul viso. -Sta aprendo gli occhi! Kassandra, in men che non si dica, afferrò la bottiglia d'acqua che avevano quei tali e prese a bere frettolosamente. -Oh, finalmente ci vedo! Mamma mia, che spavento! -Sapessi quello che hai fatto prendere a me. Kassandra pensò se sorridere o no, ma poi lo fece. -Te la senti di rientrare? -Boh.. -E' il sogno di tutta una vita, tesoro. Entra, dai. Decise, le ragazze rientrarono ma il loro posto ormai era occupato. -Scusi, questo posto è nostro. -Girate a largo, ragazzine. -Ma.. -Dai, lasciamo perdere Alex, la gente non ha rispetto. Usciamo di qui. Kassandra rimase molto delusa, dicendo: -Ed io che m'illudevo.. -Dai su, Jackson uscirà! -Dici? -Fidati. Passarono le ore, e Alex incominciava a spazientirsi, mentre Kassandra era convinta che la speranza era l'ultima a morire. -Finalmente, eccolo! Le due ragazze si rialzarono in piedi dal marciapiede su cui erano sedute e Alex iniziò a correre verso Michael come pensava volesse fare Kassandra. -Hey, non vieni? -Ho troppa vergogna! -Perché? -Hai ragione, sembro una prostituta! Sono anche tutta bagnata! La giovane le si avvicinò e disse: -Non esiste prostituta più bella di te. -Scema, ti odio! -Anch'io. Risero entrambe e, mano nella mano, s'avvicinarono alla folla che aveva la loro stessa intenzione: quella di vedere Michael. -Dov'è? Non lo vedo! -Eccolo, la luce dei miei occhi! Michael sorrideva e salutava i fans, finché rimase a fissar qualcosa.. due ragazze, mi pare. -Alex, ci sta fissando, ci sta fissando! -Cosa? -Siiii! -Non è possibile. -Guardalo! Nel frattempo, Michael era intento nel guardar al meglio quella ragazza, ma purtroppo doveva entrar nella sua limousine. Entrato, non faceva altro che pensare. -Io quella ragazza l'ho già vista.. [To be continued.
  
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