Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Seiht    23/06/2012    9 recensioni
Addio al nubilato di Ginny, la nostra cara Hermione si abbandona a un po' troppo Whiskey Incendiario e sappiamo bene chi sarà a riportarla a casa integra.
Durante la sua ultima notte da scapolo.
-
Avvicinò le labbra all’orecchio di lei, e sapeva benissimo che non poteva sentirlo.
Avvicinò le labbra all’orecchio di lei e mormorò: « Che vuoi che dica, non sei la donna della mia vita, ma da quel giorno sei la mia migliore amica ».
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'The Praise of Harmony'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scritta con Amore sporco di Er Costa. Non è il mio genere, lo sapete. Eppure avevo promesso a qualcuno di scrivere una storia con questa canzone. E l'ho fatto. (contento, adesso?)
Buona lettura, cari.




Che vuoi che dica, non sei la donna della mia vita, ma da quel giorno sei la mia migliore amica

 
Era tardi.
Vergognosamente tardi.
Si era tolta le scarpe con il tacco un po’ troppo alto e camminava barcollando per le strade di Hogsmeade.
Hermione Granger aveva decisamente bevuto troppo.
Decisamente.
Be’, non capita tutti i giorni di dover partecipare all’addio al nubilato della tua migliore amica, e poi Madama Rosmerta offriva fiumi e fiumi di Whiskey Incendiario gratis, perché non approfittarne?
Hermione Granger, con un bel po’ di alcol addosso, camminava barcollando per le strade di Hogsmeade.
Angelina si era offerta di riaccompagnarla a casa, ma lei aveva bisogno di prendere un po’ d’aria e di stare da sola.
Ne aveva fottutamente bisogno.
Con la poca lucidità che le rimaneva, si era seduta al bordo della strada, dietro i locali di Mielandia.
Silenzio.
Era di questo che aveva bisogno.
Silenzio.
Ginny ed Harry si sarebbero sposati l’indomani e lei aveva bisogno di silenzio.
Perché Hermione Jean Granger avrebbe dovuto ubriacarsi?
Lei è superiore a queste cose, oh, certo.
Non serve a nulla dopotutto, l’alcol non è la risposta a nessuna domanda.
Sì, ma almeno te la fa dimenticare, la domanda.
La verità è che era stanca, incredibilmente stanca.
Stanca da mesi, forse anni.
Ci pensava, ci pensava e non riusciva a rendersi conto di quello che sarebbe successo di lì a poche ore.
L’aveva allontanato dalla mente, completamente.
E invece era lì, così vicino che le faceva paura.
Domani Harry e Ginny si sposano.
E non sapeva perché stesse così, perché avesse avuto bisogno di finire le scorte di Whiskey Incendiario di Madama Rosmerta, o forse lo sapeva benissimo, ma non riusciva nemmeno a pensarlo.
Nemmeno lontanamente.
Fu quando stava per rialzarsi che lo vide.
« Hermione? »
« Harry? »
Perché.
Per quale dannato motivo Harry James Potter non era alla sua dannata festa per l’addio al celibato, dannazione.
« Che ci fai qui? » le chiese, e sembrava piuttosto lucido, non doveva aver bevuto tanto.
« Che ci fai tu qui » rispose lei, cercando di mantenere un contegno.
Harry ridacchiò.
« Be’, diciamo che Hagrid aveva bevuto un po’ troppo ed è, be’, svenuto. Gli altri hanno deciso di riaccompagnarlo a casa ed io sono qui ».
« Hagrid è molto sexy quando beve » sentenziò Hermione seria.
Il ragazzo le si avvicinò e si sedette accanto a lei.
« Dimmi che non hai bevuto ».
« Non ho bevuto ».
Harry alzò un sopracciglio.
« Davvero? »
La ragazza scoppiò a ridere piuttosto sguaiatamente.
« No ».
Lui sospirò e scosse la testa, cosa che a Hermione ricordò in modo piuttosto inquietante Remus Lupin.
« Ti riporto a casa » disse lui, alzandosi.
« Domani ti sposi » cantilenò la ragazza, prendendosi la testa tra le mani.
L’Hermione Granger ubriaca è decisamente strana.
« Lo so ».
« E sei contento? »
« Sì ».
La ragazza si alzò da terra.
Perché era inutile piangersi addosso se tutti sono felici tranne te.
Ma l’alcol era più forte di lei.
Cadde a terra e poteva giurare che le sarebbe venuto un livido sul culo grande quanto una pluffa.
Harry scoppiò a ridere, e Hermione lo fulminò con lo sguardo.
« Scusami, è che sei… molto sexy quando bevi » disse poi avvicinandosi e prendendola in braccio.
« Più di Hagrid? » chiese lei quando lui l’ebbe alzata da terra.
« Più di Hagrid ».
Hermione Granger con un po’ troppo di alcol addosso e le mani attorno al collo di Harry Potter veniva portata in braccio per le strade di Hogsmeade, una tristezza persistente a farle compagnia.
Nemmeno il fatto che ci fosse Ronald a casa ad aspettarla riusciva a tranquillizzarla.
L’unica cosa che sapeva, con la poca mente razionale che le era rimasta, era che voleva restare con Harry, voleva continuare a sentire il suo cuore battere attraverso la maglia e le sue mani che la sorreggevano.
Voleva Harry non per noia o per capriccio, ma perché aveva bisogno di lui.
E sapeva che le cose sarebbero cambiate quando avrebbe detto “sì” domani.
E non voleva.
« È la tua ultima notte da scapolo, no? » disse lei scostando il viso e guardandolo in faccia.
Lo vide annuire e sorridere.
« E allora si può anche provare ».
« Cosa? »
« Questo ».
Hermione Jean Granger non seppe dove trovò il coraggio, mandò la lucidità a farsi fottere e si avventò sulle labbra dello scapolo Harry Potter.
Si chiese se sarebbe mai riuscita a ricordare quei momenti o se il Whiskey Incendiario avrebbe fatto il suo effetto.
Si chiese se sarebbe mai riuscita a ricordare il sapore delle labbra di Harry, i suoi capelli sotto le sue dita.
Si chiese se sarebbe mai riuscita a ricordare di essere innamorata di lui.
Forse sarebbe stato meglio non ricordare nulla, dopotutto.
Ma lei non voleva dimenticare.
Cercò di fissare tutti quei momenti come fossero fotografie.
Si stacco dalle sue labbra ma le sentiva ancora addosso, posò la fronte sulla spalla di Harry, e lui non aveva intenzione di riprendere a camminare.
« So che domani tutto questo sarà solo un… ricordo. O forse magari non mi ricorderò nulla, ma be’, tu non dimenticarlo » disse lei, semplicemente, e sentì improvvisamente di aver un gran sonno.
« Non lo dimentico ».
E Hermione era tranquilla, lui avrebbe ricordato tutto, lui avrebbe saputo tutto, anche se il suo cervello avesse deciso di farle dimenticare ogni cosa, lui sapeva, andava tutto bene. Andava tutto bene.
Hermione Jean Granger era addormentata in braccio ad Harry Potter, non si era preoccupata di dare spiegazioni, si era affidata ancora una volta a lui. Completamente.
Lui, Harry James Potter, lui aveva ripreso a camminare, e forse aveva capito, forse no.
Avvicinò le labbra all’orecchio di lei, e sapeva benissimo che non poteva sentirlo.
Avvicinò le labbra all’orecchio di lei e mormorò: « Che vuoi che dica, non sei la donna della mia vita, ma da quel giorno sei la mia migliore amica ».



___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Sono tornata.
Sì, ce l'ho fatta. Mi mancavano da morire le mie Harmony, ed eccomi qui, con questa mezza schifezza.
Premettendo che è stato difficilissimo scriverla (scoppiavo a piangere ogni due secondi per quella dannata canzone, anche se non è commovente per niente, ahahah), è la mia prima Harry/Hermione del "ritorno", per così dire. 
Sì, esatto.
Sono tornata sul fandom.
Ovviamente non ho abbandonato il mio progetto originale, ma continuerò a scrivere su Harry Potter.
Mi manca troppo.
Questa storia la dedico a tutto il gruppo "Cercando chi dà la Roba alla Rowling - Team Harry/Hermione" che mi ha sempre sostenuto nonostante avessi smesso di scrivere, grazie, davvero.
Lascio questa schifezzuola nelle vostre mani.
Un bacione,
Ela


 

 
 
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Seiht