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Autore: corysvoice    23/06/2012    1 recensioni
Elise Black è una ragazza molto timida e piena di sogni. Alle medie era innamorata di un ragazzo Vincent Hale.
Se i due dopo dieci anni si dovessero incontrare?
Vincent Hale con in quei dieci anni si è rovinato, è diventato un alcolista e drogato.
Elise Black, invece sta seguendo un corso per diventare attrice e, ancora ha dei ricordi di quel ragazzo...
Ecco un piccolo inizio:
Yellow
Venerdì 8 Giugno 2001
Grida. Tante, erano troppe. Felicità. Grossi sorrisi. Acqua, bottiglie e gavettoni. Io invece, ero dietro una maschera, non ero contenta che la scuola fosse finita, non l'avrei più potuto vedere. Lui era l'unico motivo per il quale la mattina mi svegliavo ed andavo verso quell'inferno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YELLOW                                                       

 Capitolo 4-I love you!


"-10 giorni Elise, ci siamo quasi!

by NYADA"

questo messaggio mi dava forza ogni giorno, con un conto alla rovescia all'uscita del mio terzo film, dove Michelle aveva fatto la colonna sonora con la sua fantastica voce, anche se all'inizio era insicura, lei lo è sempre stata.

Avevo addosso il mio pigiama con i gufetti di color rosa e le ciabatte identiche. I miei capelli erano rilegati con una treccia alla francese. Ero pronta per dormire. Mi buttai sul letto matrimoniale. Mi misi le coperte e mi addormentai.

D'un tratto sentii qualcuno urlare il mio nome dalla finestra. Inizialmente non ci feci caso, ma continuava. Mi tolsi le coperte, misi le ciabatte ed andai alla finestra. C'era un ragazzo lì sotto, non riuscivo a capire chi era. Egli alzò la testa verso di me. Era Vincent ed era completamente ubriaco.

"Elise! Io ti amo, ti prego, dammi una possibilità" diceva barcollante e con una bottiglia di birra in mano "Non riesco a vivere senza di te. Ti giuro che mi ammazzo."

Presi una vestaia bianca. Scesi di corsa le scale. Aprii il portone della mia casa ed uscii. Andai verso di lui. Misi il suo braccio sulla mia spalla.

"Ti prego, dimmi che mi ricambi"

Sorrisi. Non avevo mai sopportato essere al centro dell'attenzione e lui lo stava facendo. Mi stava mettendo in imbarazzo. Abbassai gli occhi. Aprii il portone e gli risposi:

"Vincent, io ti ho amato, il mio cuore batteva a mille per te un tempo, ma tu non ne hai approfittato. Se veramente mi ami così tanto, lasciami vivere la mia vita."

Salii fino alla mia stanza. Lo poggiai sul letto. Lui restò lì a guardarmi. Poggiai la vestaia sul divano e preparai una camomilla.

"Elise" Mi girai verso Vincent, sembrava deluso di se stesso. Aveva gli occhi lucidi. Mi venne qualcosa al cuore, come un senso di colpa. "mi dispiace di aver bevuto e di dire cose insensate, alle quali tu non crederai, ma" si alzò lentamente e barcollando e mi baciò sulla testa e mi prese per mano "il fatto che ti ho detto io ti amo è vero, è quello che provo. Credici"

Feci una risatina timida. C'era una vocina nella testa che mi diceva: "Anche io Vincent", ma il cervello lavorava bene. Alzai lo sguardo verso di lui e rimasi incantata. Aveva dei fantastici occhi.

"Sai, te ed io non potremo mai stare insieme. Io sto con Jackson e..." gli diedi la tazza di tè e lo fece sedere sul letto. "lo amo, devo ammettere che tra di noi c'è qualcosa di strano ma..." mi inginocchiai verso di lui "non è amore, mi dispiace."

Si alzò infuriato. e ruppe dei vetri. Io mi scansai velocemente. Avevo paura, il cuore mi batteva a mille ed il viso era diventato bianco.

"Lo sapevo! Non sono abbastanza degno di te! Non ho abbastanza soldi ed una villa come quel figlio di papà di Jackson"

Lo guardai inquietata. Le lacrime salate gli scendevano lente sul viso e cadevano sul suo collo. Mi sentii ferita, nessuno poteva offendere i miei cari. Corsi verso di lui piena di rabbia. Piangevo, ero distrutta.

"Tu non sai quanto ho sofferto per te, a vole mi chiudevo in camera mia a piangere per colpa tua, tu non mi hai mai notata, perché dovrei farlo adesso io con te. Il mio cuore non batte per te. Non è che quando apri la bocca e dici una cosa si avverrà. Prova a crescere!"

Mi prese per il polso. Mi stringeva forte. Si sentivano soltanto i nostri respiri. Mi faceva paura adesso.

"Allora lo stai facendo per ripicca?"

Mi liberai da quella presa. Il polso era rosso. Mi voltai velocemente e ritornai verso di lui con furia. Lo guardai per un attimo e gli diedi uno schiaffo.

Sospirai ed indicai la porta:

"VAI VIA DA CASA MIA E NON TI PRESENTARE MAI PIU'!"

Vincent uscì dalla mia casa e lo vidi andare disperato. Non mi sentivo per niente in colpa. Avevo solo paura di lui.

presi il cellulare e chiamai a Michelle. Mi rispose. Ero in lacrime.

"Lo so Elise, è 1.00 e mancano nove giorni" disse con tono assonnato e scocciato.

"No, non ti ho chiamato per quello" risposi in lacrime. Sentii dall'altra parte la mia amica preoccupata.

"L'hai rivisto?"

"E' venuto sotto casa mia ubriaco e mi urlava che mi ama. Io gli ho detto che non lo ricambio e..." giravo per la stanza e sentivo la mia amica che era abbastanza disattenta, avevo sempre paura che lei non mi ascoltasse.

"E..." disse Michelle

"E mi ha afferrato per il polso e detto che lo stavo facendo per ripicca. Sembrava infuriato, te lo giuro... Mi metteva paura"

"E tu cosa hai fatto?"

"Gli ho dato uno schiaffo e cacciato da casa mia."

"Lo dovresti denunciare alla polizia."

"Michelle, mi sembra un po' esagerato..."

"Non mi dire che lo ami ancora?"

"Ora devo andare. Un bacio NYADA, ci sentiamo domani, ho bisogno di dormire."

Mi buttai sul letto e cercai di addormentarmi. 

  
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