Quella sera, chiusi gli occhi, tra le braccia di mio fratello. Cedric, agitatissima, il giorno dopo, sarebbe stato il mio primo giorno di scuola, lui prima di addormentarsi mi disse solo:- fidati di me, da domani in poi, piccola, perché li niente è come sembra- io non capii che volesse dire e sorrisi, mio fratello sempre così possessivo.
 
Il giorno seguente, fui la prima a svegliarmi.
Mi alzai sul letto e guardai fuori dalla finestra, poi iniziai a dire a tuta voce, correndo per casa:-svegli svegli svegli – ero troppo in ansia, non vedevo l’ora di arrivare a Hogwarts.
Cedric, fu il primo a prepararsi, io non riuscivo a chiudere la cerniera dietro del vestito, e ci impiegai diversi minuti. Una volta lavata, truccata, pettinata e vestita, scesi, guardai mia madre e sorrisi, poi, diedi il bacino al mio amato fratellone e faci colazione insieme a tutti loro.
Verso le 10 a.m. partimmo per la stazione, mi fecero superare un muro che portava ad un universo parallelo, la paura di schiantarmi era tanta, perciò, Cedric, mi prese per mano e mi condusse a traverso.
 
-wooooow- fu l’unica cosa che mi uscì dalla bocca, una volta arrivata alla stazione. Per prendere il treno di Hogwarts, invece Cedric, sembrava perfettamente a suo agio, si diresse verso un gruppetto di persone, che mi aveva fatto conoscere d’estate, tra qui c’era il ragazzo dei miei sogni Ronald Weasley.
Mi avvicinai timidamente dietro al mio coinquilino, che gli altri chiamano fratello, ma io vita.
Guardai Ron e gli sorrisi, lui mi diede un bacio a stampo, inaspettato e mi sussurrò al orecchio:- benvenuta, piccola mia- io gli risposi con un altro sorriso, chiedendomi se fosse tutto vero o solo frutto della mia fantasia, gli uccellini cantavano, le farfalle danzavano, era tutto così perfetto. L’unica cosa che mi fece capire che fosse tutto vero, fu la risata stonante di Cedy, che mi riportò con i piedi sulla terra.
 
-dai andiamo- disse una delle 4 voci, era Harry ,Harry Potter, teneva in mano un foglio strano, ma non ci feci caso, ero troppo occupata a guardare la mia mano intrecciata con quella di Ron.
 
Salimmo sul treno e ci dirigemmo in uno scompartimento vuoto, io mi sedetti fra Ginevra e Ron Weasley. Ginny era una bambina della mia età, anche lei al primo anno, aveva i capelli raccolti da un nastro blu, ed essi erano di color carota, come i suoi fratelli, fred, George e Ron.
  Seduti anche loro con noi. Aveva una maglietta bianca perla, e dei pantaloni blu notte, aveva anche delle scarpe strane, ma nulla contro la borsa di Hermione.
 che una volta seduta, vicino a Cedric, estrasse immediatamente dal suo interno un libro e una lampada vecchio stile.
 Tutti la guardarono male, e Fred disse: -che ci fa una lampada in borsa?- era sbalordito, teneva la bocca aperta, George disse prima che Herm avesse tempo di parlare: - che ci fa un libro, in borsa?- sembrava quasi più sbalordito di Fred.
Herm disse tutto d’un pezzo:- si dal caso che... io leggo, e come faccio a leggere al buio? È mai possibile che siete cosi limitati?- Fred e George si scambiarono un occhiata d’intesa.
 
Ovviamente, la borsa, era stata ingrandita, al suo interno.
Da un incantesimo.Ad un certo punto…