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Autore: Charlotte McGonagall    23/06/2012    5 recensioni
L'inizio e la fine del rapporto tra Voldemort e Bellatrix.
Bellatrix/Voldemort scritta in risposta alla sfida di SeveraBarty Sha sul forum di CoS.
Affetta/o da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

NdA: questa storia è stata scritta per la sfida lanciata da SeveraSha, che prevedeva di scrivere una storia sulla coppiaBellatrix/Voldemort prendendo spunto dalla canzone Dolcenera di De André.

Sua

Nera di malasorte che ammazza e passa oltre
nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare

Un lampo nella notte di tempesta illuminò la figura ritta e scura di Bellatrix Black. La stanza era illuminata solo dalla luce di qualche candela, conferendo alla sala l'aspetto di una chiesa; e, in effetti, era una cerimonia quella che si stava svolgendo.
L'uomo e la giovane vestivano entrambi di nero.
La ragazza scoprì l'avambraccio sinistro, candido, nella penombra.

Lord Voldemort stese la bacchetta verso la pelle diafana della giovane e un sottile filo nero, simile a inchiostro, iniziò a correre in quel candore, tracciandovi ricami scuri.

Bellatrix sentiva la pelle bruciare e un'euforia mai provata prima pervaderla. Percepiva un senso di compiutezza.
L'Oscuro Signore aveva scelto lei, l'aveva ammessa al suo cospetto, l'aveva ritenuta degna e ora le stava imprimendo il Marchio nella carne: ora era sua.

Voldemort vide gli occhi scuri di Bellatrix ardere di un piacere estatico, animati da una luce quasi folle.
Sarebbe stata una perfetta Mangiamorte: era devota alla causa, era abile, era spregiudicata, obbediente e soprattutto fedele.
I suoi Mangiamorte lo rispettavano, lo ammiravano, talvolta lo temevano, ma nessuno gli rivolgeva quello sguardo: c'era desiderio in quegli occhi, c'era appartenenza. Quella donna si era consegnata a lui, era sua e lo sarebbe stata per sempre.

*

Poi era successo, senza preavviso, senza che nessuno potesse crederlo: era stata uccisa, la sua serva più fedele, la sua Bellatrix, la sua donna.
Era accaduto in un attimo, ma quell'attimo era bastato a fargli provare un dolore che mai aveva sentito in vita sua.
Quella notte Lord Voldemort aveva conosciuto il distacco, qualcosa che non aveva percepito nemmeno alla distruzione dei suoi Horcrux.

Tutti sapevano che Lord Voldemort non aveva mai conosciuto davvero l'amore - ed era vero - ma aveva conosciuto la devozione e il possesso.
Lord Voldemort aveva conosciuto quella donna in una notte tempestosa e senza luna; aveva conosciuto la Donna.
Lord Voldemort, in quella stessa notte di tempesta, aveva fatto sua quella creatura delle tenebre, bella come un angelo e spietata come un animale selvatico, e da allora nulla li aveva separati.

Così fu quell'amore dal mancato finale
così splendido e vero da potervi ingannare

   
 
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