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Autore: Dolcemaia    03/07/2003    7 recensioni
Tutti giudicano Selphie un pò infantile, ma quando deciderà di comportarsi da donna cosa succederà??Irivne verrà perdonato come al solito??
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono una bambina Di Dolcemaia

Erano passati più di sei mesi dalla sconfitta di Artemisia.

Gli eroi della strega si erano pian piano assuefatti a quella fama che inizialmente li aveva lusingati, ma che in seguito aveva molto limitato la loro vita personale, in fondo avevano affrontato qualcosa di ben più grave e pericoloso di un gruppo di ragazzini eccitati, perciò presto si abituarono anche a ciò.

Il giardino del Garden era completamente vuoto, poiché il preside aveva concesso a tutti gli studenti una giornata di libera uscita, ma dal corridoio era possibile udire il singhiozzo e il pianto convulso di una ragazza.

Rinoa, che era appena uscita dalla stanza che divideva con Squall, per portare Angelo a fare una passeggiata, fu incuriosita dall’udire questi gemiti, perciò decise di indagare, in più il suo cagnolone aveva cominciato a correre nella direzione del giardino nel momento in cui furono nei paraggi.

La ragazza in un primo momento non scorse nulla d’insolito, ma dopo qualche secondo si accorse che alcuni cespugli si muovevano in un moto regolare ed intermittente.

Rinoa si avvicinò pian piano per non farsi scoprire, dopotutto non sapeva di chi si trattasse e che reazione avrebbe potuto avere questa persona vedendola.

La prima però a stupirsi della situazione fu proprio lei, quando si accorse che la ragazza che stava piangendo a dirotto era la sua amica Selphie.

Vederla in quelle condizioni le faceva terribilmente male, era la sua migliore amica, l’unica che in tutta la brutta avventura delle streghe non aveva mai perso la speranza e aveva un sorriso per tutti.

Selphie aveva una grande gioia di vivere e la cosa più bella era che riusciva a trasmetterla a chi le stava vicino, e anche se molto spesso sembrava piuttosto infantile, aveva agito sempre come una donna fin troppo matura per i suoi diciotto anni, ma con un gran sorriso stampato in faccia che sminuiva continuamente le sue azioni.

"Selphie che hai?"

La ragazza, sorpresa dalla presenza dell’amica si alzò dandole le spalle, si asciugò le lacrime rapidamente e in modo dolcemente goffo con il dorso di una mano e si stese indosso il suo vestitino giallo.

"Niente!" Si limitò a dirle. In effetti non era proprio da lei comportarsi così.

"Non mi mentire hai gli occhi lucidi e rossi!" La rimproverò Rinoa.

"Mi è entrato un moscerino… ora scusa, ma devo andare, devo studiare!" Disse correndo verso l’uscita del giardino.

"Pessima scusa… per quale motivo dovrebbe studiare e soprattutto cosa, visto che è una dei SeeD più qualificati che ci siano qui al Garden!" Si ripeté Rinoa sottovoce.

La cosa l’aveva un tantino turbata, ma non aveva il tempo di pensarci poiché doveva andare da Squall per organizzare gli ultimi dettagli della sua partenza.

Dopo Artemisia, Squall era stato nominato dal preside, Comandante, sia per il suo valore, sia perché il buon Cid aveva deciso di tralasciare un po’ il lavoro per stare accanto ad Edea e aveva bisogno di qualcuno fidato che lo sostituisse per un pò, mentre Rinoa era stata insignita del titolo di presidentessa dei Gufi del bosco, che ormai era diventata un’associazione per i ragazzi di Timber, in cui relazionarsi con gli altri, cominciare ad acquisire una coscienza politica era insomma un centro di ricreazione e fraternizzazione, perciò la ragazza era costretta a tornare nella sua città natale almeno una volta al mese, con gran dispiacere del suo innamoratissimo ragazzo.

Quella sera Rinoa ritornando nella sua stanza udì provenire dalla camera di Selphie altri gemiti, perciò si fece forza e decise di imporre all’amica il suo aiuto. Molto lentamente bussò alla porta della ragazza ed entrò giacché era aperta…

"Selphie, ma che ti succede? Io credevo fossimo amiche, perché non vuoi parlarne con me?"

La ragazza non nascondendo più le lacrime, sentì il bisogno di confidarsi con la sua amica.

"Rinoa… la verità….. la verità è che… che sono stanca!!! Sono stanca di essere illusa e tratta come una pezza vecchia!"

"Ma chi ti tratta come una pezza vecchia, Selphie? Noi ti vogliamo bene!" Le disse la ragazza dai capelli corvini tentando di rassicurare l’amica.

"Rinoa…. Io…. sono innamorata di Irvine… " Sussurrò balbettando, come se si trattasse di una verità irrivelabile e segreta.

"Selphie, ma lo sappiamo, altrimenti perché sareste insieme, sciocchina!!" Rinoa risollevata dall’affermazione di Selphie si sentì alleggerita, sottovalutando il problema della ragazza, che sembrava soffrire molto.

"Smettila di chiamarmi così!! Io non sono né una stupida, né una sciocca!!" Era la prima volta che la dolce e puerile Selphie assumeva un tono così duro e perentorio. Rinoa fu quasi scossa da questa reazione, tanto da comprendere per la prima volta che forse non conosceva così bene, come pensava, la sua amica.

"Mi dispiace… non volevo offenderti… non era mia intenzione…"

"Non era tua intenzione offendermi, come non è intenzione di Irvine quella di sbavare dietro ogni gonna che gli passa davanti!"

"Selphie… sapevo che sarebbe successo!! Era prevedibile che prima o poi il comportamento di Irvine ti avrebbe fatto scoppiare!!! Povera amica mia, sei stanca vero?"

"Stanca? Mi stai chiedendo se sono stanca? Dopo una lezione di Quistis, una persona può affermare di essere stanca; dopo aver organizzato un intero festival, uno può essere stanco; addirittura dopo aver affrontato Artemisia, un uomo può essere definito stanco, ma adesso io sono molto più che stanca!!!! Sono vuota!! Dentro di me non esistono più buoni sentimenti, esiste solo rabbia, disgusto e dolore… profondo dolore!!! Da quando io e Irvine stiamo insieme? Sei mesi? Bè sono stati i peggiori sei mesi della mia vita!!!"

"Non essere così negativa, Selphie non è da te?"

"Non è da me? Con tutto il rispetto e l’affetto che posso aver per te, che sei la mia migliore amica, ma in base a quali criteri, stabilisci cosa è da me e cosa non lo è? Spiegamelo ti prego, così d’ora in poi capirò da che ottica mi vedete tutti quanti!"

"Hai ragione… non so e non posso sapere come ti senti e come tenti di reagire a tutto ciò!!"

"Non mi trattare come una bambina!! Non lo sopporto!! Questa tuo atteggiamento accondiscendente mi urta i nervi ancora di più!!!"

"Ma mi vuoi dire per quale motivo sei così arrabbiata? Ci deve pur essere stato un movente scatenante!"

"Non sono arrabbiata, sono solo infinitamente triste!! Non è successo niente di nuovo: ho beccato per l’ennesima volta Irvine con un’altra nell’angolo segreto! Solo che dopo ho avuto l’infelice idea di andare in un bar di Balabam per sfogare i miei dolori in un cono gelato, solo che invece del gelato ho trovato Seifer e una bottiglia di sherry… così tra un sorso e l’altro siamo finiti in camera sua e il resto non è necessario che te lo racconti…." Disse la ragazza guardando il pavimento, oppressa dal senso di colpa.

"Tu con Seifer??? Non ci posso credere!!! Ma se il vostro è stato odio a prima vista!!" Rinoa era combattuta tra lo stupore per l’assurdità della cosa e la preoccupazione per la sua amica. Selphie era sempre stata un angelo e nonostante Irvine non ne fosse degno, con lui si era sempre comportata in modo ineccepibile, questo tradimento, seppur meritato avrebbe inevitabilmente sconvolto gli equilibri tra i due… aveva soprattutto sconvolto Selphie…

"Rinoa ti prego, non cominciare anche tu!! Io non so cosa sia successo!!! So solo che da quando lui è diventato SeeD ha cominciato a lanciarmi qualche occhiatina maliziosa e ieri è stato solo un caso, niente di più!!"

"Ma qual è il tuo problema? Se si è trattato solo di un errore, ti basterà parlarne con Irvine, che certo dovrà perdonarti, considerando quante volte lo hai fatto tu con lui e andrà tutto a posto!!"

"Ma scherzi?? A parte che Irvine e Seifer comincerebbero a picchiarsi fino a quando uno dei due non ci resta secco e poi ci sono altri motivi dietro… Il problema è che ieri per la prima volta qualcuno non mi ha trattato come una stupida bambina, Seifer mi ha fatto sentire davvero donna in tutti i sensi, non solo quelli che sta pensando la tua mente deviata, cosa che Irvine non si è mai preoccupato di fare!! Per lui sarò sempre la ragazzina con il peluche che lo aspetterà per tutta la vita e gli perdonerà qualsiasi cosa!!"

"Forse sto cominciando a capire, ma tu ti rendi conto che con Seifer non esisterebbe nemmeno una possibilità di avere una storia?"

"Ma io non voglio una storia con lui!! Seifer è stato solo l’errore di un momento che mi ha fatto realizzare quanto sia insoddisfatta della mia vita e della mia relazione con Irvine che sta durando semplicemente perché io la sto trascinando in avanti!! Il mio sbaglio più grande sta nel fatto di essermi innamorata di immagine di lui che non è mai esistita, che, molto infantilmente, mi sono creata da sola ed ora nonostante sia consapevole che si tratti di una figura irreale, non riesco a staccarmene, soprattutto considerando che ce l’ ho sempre davanti!!"

"Avresti bisogno di allontanarti almeno per un po’!" Disse Rinoa molto pensierosa, rendendosi conto che per quanto la situazione fosse irrazionale, la sua amica aveva davvero ragione. Lei era gelosa persino dell’aria che Squall respirava, figuriamoci se avesse dovuto sopportare il fatto che lui facesse il cascamorto con altre.

"Lo so, ci avevo già pensato, ma non saprei davvero dove andare!! La mia presenza a Trabia sarebbe inspiegabile, visto che il Garden è inagibile, sarebbe troppo evidente che sono andata via per motivi personali…"

"Allora perché non parti con me per Timber? Devo andare lì per un paio di settimane al massimo, per organizzare alcune attività dei Gufi del Bosco e parlare dell’andamento dell’associazione con Watts e Zone, Dai ti divertirai! Quando vogliono, i miei amici, sanno essere davvero simpatici!"

"Non lo so bisogna vedere che ne pensa Squall…"

"Sarà sicuramente d’accordo, anzi era talmente preoccupato che partissi da sola! Si parte tra due giorni, quindi comincia a far le valigie!"

"Tra due giorni… e in questo lasso di tempo come farò con Irvine?"

"Selphie le soluzioni sono due: o temporeggi o lo lasci chiedendogli una pausa!"

"Penso che seguirò il tuo consiglio! Grazie Rinoa, sei proprio un’amica, non so cosa farei senza di te!" Le disse Selphie, buttandole le braccia al collo e abbracciandola.

"No, Selphie, piuttosto sono io a dovermi scusare, per non averti capito prima e per essermi adeguata all’opinione degli altri riguardo il tuo carattere!!" E l’abbracciò anche lei.

Quella sera stessa, Rinoa parlò a Squall della richiesta da presentare per permettere a Selphie di accompagnarla a Timber e il ragazzo ne fu subito entusiasta, intuendo però che si trattava di un avvenimento alquanto anomalo, soprattutto in quel periodo, considerando che era immediatamente precedente al festival.

La mattina seguente Selphie si alzò piuttosto tardi, dovendo recuperare il sonno perso durante le notti passate, perciò quando fece la sua comparsa nella hall del Garden non c’era quasi nessuno, visto che tutte le matricole erano a lezione e i SeeD o in missione o fuori ad allenarsi.

La ragazza già stava dirigendosi verso la mensa quando due forti braccia le strinsero la vita e la sollevarono dal pavimento. Dopo un primo momento di confusione e spavento capì subito di chi si trattava… quel profumo era più unico che raro, così intenso, così dolce, così maschio… subito capì perché qualche sera prima si era abbandonata così facilmente tra le braccia di quell’uomo.

"Piccola, già ti sei scordata di me? Ieri non ti ho vista proprio in giro!!"

"Potevi anche cercarmi tu!! E comunque sei completamente pazzo a lasciarti andare a gesti di questo genere così apertamente? Dai, lasciami.. potrebbe vederci qualcuno…" Disse la ragazza divincolandosi da quella stretta.

"Quando dici < qualcuno > ti riferisci a quel vaccaio fallito?" Disse lui ironico, ma allo stesso tempo nervoso.

"Tanto per iniziare il < vaccaio >, come lo chiami tu, ha un nome, Irvine e comunque sì, mi riferisco a lui!!"

"Ancora devi lasciarlo? Pensavo che si trattasse di qualcosa di implicito dopo l’altra sera!!"

"L’altra sera è stata solo un errore!! Non venirmi a fare la parte del sedotto e abbandonato, perché sei poco credibile!! Abbiamo sbagliato e lo sai tu, tanto quanto lo so io!"

"Ci siamo divertiti molto insieme… più di quanto abbia fatto quel vaccaio in mesi e mesi!! Non sei una stupida, perché ti ostini a stare con un rozzo e fallito come quello!!"

"Non lo so… se può consolarti lo lascerò tra circa mezz’ora.. gli ho detto che dovevamo parlare!"

"Allora per domani sera preparo un’altra bottiglia di sherry!" Le disse ammiccando.

"No, domani mattina parto!! Vado a Timber con Rinoa!"

"Allora facciamo quando torni?"

"No, Seifer! Io non sono fatta per uno come te!! Ero ubriaca fradicia, altrimenti non mi sarei mai ficcata nel tuo letto, chiaro?? E’ tutto finito lì quella sera. Non ci saranno strascichi, capito?"

"D’accordo, d’accordo, non ti scaldare, non sei mica l’unica al mondo…"

"Cafone!!!" Gli disse la ragazza andando via.

Erano più o meno venti minuti che girava e rigirava il cucchiaino nella sua cioccolata, ma era troppo concentrata sui suoi pensieri per accorgersi che Irvine era arrivato, e si era seduto davanti e la stava fissando divertito da tale profonda meditazione.

Quando lui le prese la mano, Selphie si rese conto di non essere più sola e appena alzò gli occhi rimase incantata dalla visione celestiaca del suo ragazzo. I capelli lunghi gli donavano un fascino da uomo maturo, in più il cappello conferiva ancor più profondità e mistero al suo sguardo.

"Tesoro, che c’è? Come mai tutta questa fretta di parlarmi?"

Selphie cominciò a pensare a quanto le sembrasse difficile dirgli che voleva una pausa, quando era così tranquillo e gentile sembrava un angelo bisognoso d’affetto, che lei avrebbe potuto coccolare e stringere tra le sue braccia per tutta la vita, ma ogni volta che lo vedeva sbavare dietro una ragazza, sentiva un dolore lancinante al cuore che la stava rendendo apatica e profondamente infelice.

"Vedi… Irvine… domani mattina parto per Timber con Rinoa…"

"Bè non approvo molto l’idea, ma sarai pur sempre con Rinoa e di lei mi fido!"

"So difendermi benissimo da sola, non ho bisogno di una babysitter, non sono più una bambina!!"

"E quando hai scoperto di non essere più una bambina?" Disse lui, prendendo in giro la ragazza, come aveva fatto altre volte.

"Non credo ti farebbe piacere saperlo!! E comunque non è questo il punto!! La verità è che io sono stanca dei tuoi continui tradimenti, sono stanca di scollarti da ogni sottana che ti passa sotto gli occhi, sono stanca di essere considerata da te una bambina!!! Irvine, svegliati!!! Io sono una donna e non ho più intenzione di sopportare i tuoi assurdi e maniacali comportamenti, credo di meritare qualcosina di più!!!"

"Con questo che vuoi dire? Selphie, non puoi fare quello che sto pensando in questo momento? Ne abbiamo passate troppe insieme per distruggere tutto così!!"

"E invece lo farò!! Ho bisogno di una pausa, voglio staccare la spina dal lavoro, dal festival, dal Garden e soprattutto da te!! Il viaggio a Timber mi aiuterà a riflettere razionalmente e obbiettivamente su tutta a faccenda!!"

"Posso fare qualcosa per impedire che tutto ciò avvenga? Che la nostra storia venga distrutta così?"

"No, hai fatto fin troppo per rovinare tutto, per permetterti di voler rimettere le cose a posto! Ora scusami, ma devo andare, ho appuntamento con Squall e il preside per ottenere il permesso!"

La ragazza per quanto triste per aver rotto con Irvine, si sentiva libera da un peso che le opprimeva l’anima da fin troppo tempo, le sarebbe mancato da morire, ma prima o poi si sarebbe abituata e poi la nuova avventura a Timber, sebbene fosse di appena due settimane, la eccitava tantissimo, per lo meno si sarebbe allontanata dal Garden per motivi non riguardanti il lavoro.

Il mattino seguente le due ragazze presero il treno, durante il viaggio Selphie ebbe tutto il tempo di raccontare a Rinoa tutto ciò che le era accaduto il giorno prima e solo sotto tortura da parte dell’amica ammise, per la prima volta, che Seifer non le era proprio indifferente e che le emozioni, che le aveva trasmesso la mattina precedente, le erano bastate per rimanere sveglia tutta la notte a pensare a lui.

Selphie non avrebbe mai voluto ammetterlo, ma era vero. Era sempre stata una ragazza molto rispettosa, tanto che spesso i suoi stessi amici l’avevano presa in giro, ma Seifer era stato così coinvolgente, così sorprendentemente gentile e talmente sensuale che, complice alcool, era riuscito a far crollare ogni sua difesa.

Quando arrivarono a Timber, Watts e Zone le accompagnarono in albergo, dove sistemarono tutte le loro cose e poi si diressero verso il quartier generale dei Gufi del Bosco. L’aria lì era molto allegra e lavorare con i ragazzi a Selphie e Rinoa piaceva tantissimo, ricordava loro, l’adolescenza che avevano perduto chi in un modo, chi nell’altro e soprattutto ciò le stava legando ancora di più di quanto non lo fossero prima. Gli amici della neo – strega, poi erano davvero molto simpatici, le portavano ogni sera in un posto diverso, facendole divertire come pazze. In questo modo tra una cena e una serata in ammollo in piscina, trascorse la prima settimana.

Esattamente l’ottavo giorno, le ragazze scendendo dalle loro stanze per andare come al solito a fare colazione con Watts e Zone furono sorprese di notare anche la presenza di un terzo uomo… Seifer.

"E tu che ci fai qui?" Gli chiese Rinoa con il massimo della spontaneità e curiosità.

"Non riuscivo a stare lontano dalle mie due ragazze… scherzavo, scherzavo!! Mi hanno mandato il preside e il comandante per farvi da guardia del corpo!"

Selphie era bianca come un lenzuolo. Non si aspettava assolutamente che Seifer l’avrebbe raggiunta, questo suo gesto superava ogni sua onirica aspirazione, certo non era sicura che lui fosse lì per lei, ma la sua presenza le aveva provocato un tale batticuore, che non poteva che esserne felice.

"Ce la caviamo benissimo da sole!" Ripose Rinoa, tirando l’amica verso di sé e sussurrandole: "Questa storia mi puzza!!" Selphie annuì, senza aggiungere altro contesa tra la felicità di vedere il ragazzo che le tormentava i sogni e il timore che fosse successo qualcosa da nasconderle al Garden.

Quando furono al bar, Rinoa raggiunse la cabina telefonica per chiarire subito con Squall la situazione e Selphie continuò a tacere sotto lo sguardo fisso di Seifer che nel frattempo conversava dei tempi andati con Watts e Zone.

Ben presto le ragazze vennero a sapere che durante uno dei loro soliti battibecchi, Seifer si era lasciato sfuggire con Irvine qualche particolare di quella sua scappatella con Selphie e da lì era nato il finimondo. Poiché era necessario allontanare almeno per un po’ i due ragazzi, Seifer era stato mandato dal preside, incurante della presenza della ragazza contesa, a Timber, nonostante i pareri contrastanti di Squall e Irvine.

Durante la scampagnata organizzata per quel giorno dai Gufi, Seifer si allontanò con Selphie per parlare un po’… a dir la verità continuarono a camminare l’uno di fianco all’altro in silenzio fino a quando la ragazza non decise di aprire bocca:

"Allora l’ ha saputo?"

"Chi il vaccaio?"

"Smettila di chiamarlo così!"

"Si, ma gli ho fatto rimangiare a suon di pugni tutte le bestemmie che ha detto contro me e contro te…"

"Quindi è molto arrabbiato…"

"Anche se fosse che t’importa? Siamo qui, in questo paradiso, io e te soli e non pensi che a quel cowboy da strapazzo…" Disse Seifer avvicinandosi pericolosamente al viso della ragazza, tentando di baciarla. Selphie, però sapientemente riuscì a divincolarsi e defilarsi da quella situazione che si stava facendo piuttosto bollente. Non riusciva a capire cosa provasse realmente per Seifer, ma senza dubbio quando le era intorno, si sentiva talmente agitata che non riusciva più a spiccicare due parole di seguito. Lui aveva un modo di fare così coinvolgente e affascinante, che le sembrava di essere attirata come una calamita.

Nonostante tutto Irvine le mancava e tanto, il pensiero che lui avesse ormai saputo di quella scappatella la tormentava, forse per la prima volta era lui a trovarsi nella situazione in cui lei aveva vissuto in quei sei mesi.

La ragazza evitò per i giorni seguenti di ritrovarsi sola con Seifer, si trattava in fondo della decisione migliore. Lui era stato un errore, che forse le aveva dato la forza di prendere una scelta troppo a lungo rimandata per mancanza di coraggio, ma restava pur sempre un errore!

E ad ogni modo con la complicità di Rinoa i due giorni successivi all’arrivo di Seifer furono piuttosto divertenti. Gite, scampagnate, corse all’alba e serate fin troppo lunghe stremarono i ragazzi che si concessero un giorno di assoluto e meritato riposo.

Selphie e Rinoa era sedute ad un tavolino all’aperto di un Caffè, avevano appena comunicato a Squall che la loro permanenza a Timber si sarebbe prolungata per un’altra settimana.

"Non sai quanto mi manca Squall…" Disse Rinoa, socchiudendo gli occhi e ripensando al suo amore.

"Penso che fino a quando rimarrete lontani le ditte telefoniche non correranno il rischio di andare in rovina…"

"Tu scherzi, ma mi manca tantissimo! Anche se a volte i suoi modi sono un po’ rudi, in privato è dolcissimo…"

"E’ un po’ riduttivo definire i modi di Squall rudi… Comunque fino a quando sarò qui, sono tranquilla…"

"Perché dici così, non vuoi proprio tornare al Garden?"

"Non so… stavo pensando di prendermi un po’ di tempo e girare il mondo…" Disse Selphie molto pensierosa.

"Tutto pur di non affrontarlo, eh?"

"Suppongo di si… Hai una vaga idea di cosa potrà succedere quando io, Irvine e Seifer saremo tutti nello stesso edificio?? Io ho paura persino di pensarci…. Forse dovrei parlargli o forse dovrei partire per sempre… Sono così confusa, ecco perché non voglio tornare!"

"Selphie non voglio parlarti come un libro stampato, ma non sarebbe corretto scappare. Devi parlarci e chiarire, poi potrai prendere una decisione!"

"E’ facile dirlo… Io non so ancora che voglio dalla vita, non so se sono innamorata di Irvine o di Seifer o se non lo sono affatto e soprattutto non saprei come spiegare tutto ciò che è successo, perché tu sai bene che ormai al Garden non si parlerà d’altro e dovrò dare spiegazioni a tutti!"

"Fregatene degli altri, ora devi pensare a te stessa!"

"Non so… non so più nulla in questo periodo…"

Rinoa alzò appena lo sguardo dal volto triste dell’amica e si accorse che alle spalle di questa c’erano in piedi Squall e Irvine che stavano ascoltando il loro discorso… Rinoa capì subito che, poiché la sua amica non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare ad Irvine come poteva farlo con lei, non doveva lasciar scappare l’occasione di far sentire al diretto interessato, il racconto di ciò che era accaduto, tramite le sincere parole di Selphie. La ragazza aveva immaginato che i due le avrebbero raggiunte a breve, perché Squall glielo aveva fatto intuire durante l’ultima conversazione telefonica ed era un po’ agitata per quello che sarebbe accaduto, ma si rese conto che i due non potevano trovare momento migliore di quello per arrivare.

"Selphie perché non mi racconti tutto dall’inizio?" Le disse Rinoa lanciando un’occhiata d’intesa a Irvine e Squall che capirono subito l’obiettivo della ragazza.

"Cosa c’è da dire che tu non sappia già?? Io ero pazza di Irvine, era così speciale, così affascinante, poi aveva un modo di fare così seducente, che credo di essermi innamorata immediatamente di lui! Durante tutto quel brutto periodo di Artemisia, l’unico pensiero che mi spingeva ad andare avanti e non abbattermi mai, era quello di stare accanto a lui! Quando poi ha cominciato ad avere delle attenzioni per me, a proteggermi, a consolarmi, credevo di sognare, per non parlare poi di quando ci siamo messi insieme…. Ero la ragazza più felice del mondo, non m’interessava che facesse il pesce lesso con le altre, sapevo che il mio amore sarebbe bastato per entrambi, ma evidentemente mi sbagliavo… Credevo che lui fosse il grande amore che tutte le ragazze sognano, avevo pensato migliaia di volte alla nostra vita insieme e ai figli che avremmo avuto… forse ero troppo accecata dai miei sogni per rendermi conto della realtà…"

"Da come parli sembra che lui non ti abbia mai amato e sai che non è così…"

"Non credo che lui non mi abbia amato, ma forse il suo modo di tenere ad una persona è troppo anomalo per una ragazza come me! Non pretendevo la luna nel pozzo, volevo solo un po’ d’attenzioni e rispetto…! Fa male vedere la persona che ami correre dietro ad ogni gonna, cominci a perdere la stima per te stessa e questo non è giusto!"

"Perché allora non gliene hai parlato…"

"Mi prendi per stupida?? Certo che gliene ho parlato, ma non sembrava aver capito o meglio non mi aveva ascoltato, preso com’era dalla presenza di ragazze nei dintorni!"

"L’ultima volta, o meglio l’unica volta che ne abbiamo parlato sei stata vaga, mi dici cosa è successo quella famosa sera? Perché eri così sconvolta da cedere alle avances di Seifer?"

"Ti ho già detto cosa è successo! E poi ero brilla non ricordo niente!"

"Non credo che tu abbia bevuto tanto da non ricordare cosa è realmente successo! Che cosa mi stai nascondendo, perché non vuoi parlarmene? Selphie, sono tua amica, anche nelle situazioni più assurde avrai sempre il mio appoggio, non aver paura di parlarmene!"

"Io… dopo aver beccato Irvine con quella.. insomma ero arrabbiata nera con lui, avrei volentieri spaccato qualcosa e Seifer è capitato proprio nel momento giusto! Mi aveva notato ed era venuto come al solito per punzecchiarmi e sono stata molto dura nel rispondergli, stavo cercando di sfogarmi, prendendomela con lui! Una parola tira l’altra abbiamo cominciato a confidarci e per la prima volta ho notato una luce diversa nei suoi occhi, c’era quasi comprensione! In sei mesi Irvine non ha mai parlato seriamente con me come ha fatto Seifer in una sola ora, era così gentile, credo di non averlo mai visto così disponibile… forse non è così male come l’abbiamo sempre giudicato…"

"Concordo su questo!"

"Comunque poi abbiamo cominciato a bere… era divertente e soprattutto mi evitava di pensare ad Irvine e le sue amichette! Alla fine della serata non ero totalmente ubriaca, ma non riuscivo a reggermi in piedi, perciò Seifer mi ha accompagnato nella sua stanza…"

"Mi stai dicendo che si è approfittato di te, mentre eri ubriaca?"

"No, ti sto solo dicendo che non sapeva dov’era la mia stanza ed io ero troppo alticcia per indicargliela, perciò molto gentilmente voleva cedermi il suo letto, mentre lui avrebbe dormito sul pavimento…"

"E poi?"

"Non che di qui in poi ricordi molto, comunque nel tentativo di raggiungere il bagno gli sono caduta addosso e presi dalla situazione ci siamo baciati e il seguito non serve che te lo racconti…"

Irvine piuttosto nervoso si muoveva continuamente alle spalle di Selphie, troppo arrabbiato per ciò che era accaduto e se non fosse stato per Squall, probabilmente si sarebbe fatto scoprire dalla ragazza.

"Mi sento in colpa nei confronti di Irvine, ma credo che il suo risentimento sia più dovuto all’orgoglio maschile, che al fatto che io abbia avuto una < scappatella > con un altro… Io l’amavo pazzamente, l’avrei seguito fino in capo al mondo, avrei davvero fatto di tutto pr lui e se sono arrivata a tradirlo evidentemente, i miei sentimenti nei suoi confronti sono cambiati! So che dovrei, ma non mi vergogno di essere stata con Seifer…"

"Per lo meno non hai premeditato il tutto, è semplicemente successo, ma adesso cosa provi per Irvine e per Seifer?"

"Non so… Onestamente ho persino paura di accertarmene, per questo più tempo starò lontana dal Garden, meglio sarà! Seifer è intrigante, mi ha fatto sentire donna, però non è come Irvine…. Quando non era impegnato con le altre era immensamente dolce con me, mi coccolava come nessuno hai mai fatto, però non voglio un ragazzo fedifrago e soprattutto che mi consideri una bambina!! Non so, forse quando parlerò con lui vedremo di chiarire, magari restare amici…" Disse infine Selphie accennando un piccolo sorriso, a quel punto sentì la presenza di qualcuno in piedi alle sue spalle.

Quando si girò, riconobbe subito di chi si trattava, certo non era da tutti andare in giro con una tenuta da cowboy. La ragazza non sapeva più che dire, non si sentiva pronta ad affrontarlo, la lingua le si era completamente paralizzata… solo qualche istante dopo capì che Irvine aveva udito tutto il discorso che aveva fatto con Rinoa e si sentiva davvero troppo imbarazzata.

"Certo che non sapete proprio stare senza di noi, eh?" Provò ad accennare Rinoa per stemperare un po’ la tensione.

"Hai sentito tutto?" Chiese fermamente Selphie, guardando dritto davanti a sé, mentre Irvine rimase in piedi alle sue spalle.

"Si… credo che dovremmo parlare… in privato!"

"D’accordo!"

La ragazza si alzò dirigendosi verso un viale alberato in cui avrebbero potuto parlare tranquillamente, non sapeva cosa gli avrebbe detto, oltre ciò che aveva già sentito, ma doveva stare sola con lui, era necessario, almeno questo glielo doveva.

"Ti dispiace se camminiamo, mentre parliamo, questo viale mi piace molto!" Disse Selphie, probabilmente camminare era un modo per evitare di guardarlo negli occhi.

Lui acconsentì con il capo, senza fiatare e rimasero in silenzio per alcuni minuti.

"Hai davvero intenzione di non tornare al Garden?" Furono le uniche parole del ragazzo, il cui sguardo era talmente malinconico, da rendere ancora più difficile e mesta la situazione.

"Non ho ancora deciso, è un periodo di totale confusione per me e stare lontana per un po’, mi aiuterà a chiarire le idee!"

"Non puoi farlo… Selphie, prima di sentire ciò che hai detto a Rinoa avevo solo voglia di venire qui, fare a pezzi Seifer e fartela pagare. ma adesso che so perché l’ hai fatto, mi rendo conto che il principale responsabile sono io… "

"Non mi hai mica spinto tu nel letto di Seifer… non può essere stata tutta colpa tua!"

"Mi dispiace di averti fatto soffrire, mi dispiace di aver distrutto la nostra storia e soprattutto mi dispiace di non averti dimostrato quanto tu fossi importante per me! Non sarà facile dimenticare che hai avuto una storia con quell’essere viscido, che risponde al nome di Seifer, ma torniamo insieme… Questa volta sarà diverso…" Irvine si mise davanti a lei alzandole il viso in modo da guardarla negli occhi. Quante volte lo aveva fatto per baciarla, ma mai come quella volta ne aveva bisogno… Voleva suggellare quel nuovo patto d’amore con un bacio, che avrebbe tolto ogni dubbio alla ragazza circa le sue intenzioni. Per la prima volta sentiva che doveva assumersi delle responsabilità altrimenti l’avrebbe persa e ora che aveva capito quanto l’amava, non poteva lasciarla andare via.

"Non puoi chiedermelo… Non posso decidere adesso, ho bisogno di tempo, ho bisogno di capire se ti amo ancora o se…" Selphie si allontanò, non voleva continuare la frase, lui ne avrebbe sofferto e anche se per la prima volta le sue intenzioni sembravano serie, prima di decidere, doveva essere sicura dei suoi sentimenti.

"..se sei innamorata di lui…" Finì, Irvine, la frase.

Da dietro un albero sbucò Seifer, il quale aveva intravisto poco prima i due allontanarsi dal caffè verso il viale alberato e non voleva perdersi lo svolgersi dei fatti.

"Anche se fosse non sarebbe una gran perdita!! Ci guadagnerebbe molto di più a stare con me!"

"Seifer sparisci!! Hai già combinato troppi casini!"

"Ma che diavolo vuoi da lei??? Che si rimetta con te, stupido vaccaio??? Io non sono certo un Santo, ma si è divertita molto più con me in una settimana che in sei mesi con te!"

"E’ proprio così, Selphie?? Vuoi stare con lui?? Voglio saperlo ora!!" Irvine scosse Selphie prendendola per le braccia, accecato dalla rabbia che gli avevano provocato le parole di Seifer e impaziente di avere una risposta chiara e definitiva.

"Smettila di torturarla!! Solo tu, che sei un imbecille di fama mondiale, non riesci a capire quanto sia palese la mia superiorità nei tuoi confronti!"

"Visto che pensi di essere migliore di me, fammi vedere che sai fare!"

I due cominciarono a combattere in modo piuttosto violento e nonostante i ripetuti tentativi di Squall di farli smettere, andarono avanti per un bel po’. Selphie nel frattempo non riusciva a capacitarsi di ciò che stava avvenendo davanti ai suoi occhi. Tutto ciò che aveva voluto evitare andando via, si stava verificando in quel momento… si sentiva una preda o peggio un premio, che due maschi stupidi e ambiziosi si stavano contendendo a suon di magie e colpi di pistola.

Forse la vecchia Selphie sarebbe stata eccitata all’idea che due ragazzi combattessero per lei e il suo amore, ma ormai era maturata e nessuno dei due le sembrava degno di lei.

Il suo sguardo era sempre più disgustato da quel combattimento, si era già voltata per andare via quando sentì Irvine che la chiamava.

"Selphie!!… Non andare via… Basta Seifer io non sono qui per combattere con te, ma per stare con lei!!"

"Non fare la mammoletta, vaccaio dei miei stivali!"

"Per quel che mi riguarda potresti anche andartene a quel paese!!! Non sono qui per te, ma per lei!!!"

Selphie riuscì appena a sentire il tepore della mano di Irvine che le tratteneva il braccio, che il ragazzo cadde per terra, ferito da un colpo lanciatogli alle spalle da Seifer.

"Irvine che hai… Apri gli occhi… ti prego!"

"Non preoccuparti, piccola… come al solito Seifer deve strafare…. Sto bene… tranquilla!" Disse lui a stento, mentre lei lo teneva dolcemente fra le braccia.

"Seifer ma sei completamente scemo o ti è rimasto un pezzettino di cervello sano??"

"Dai lascialo stare, in fondo combatteva per te!" Le sussurrò Irvine, steso per terra, ancora dolorante, prendendole la mano.

"Non combattevate per me, ma per il vostro stupido orgoglio maschile!"

"Bè se può consolarti, il mio stupido orgoglio maschile si sarebbe fatto volentieri uccidere per te… Selphie ti amo!" Irvine la guardò intensamente, con gli occhi pieni di amore. Selphie non riuscì a resistere e sentì il calore delle lacrime sgorgarle sulle guancie.

"Finalmente ho capito cosa voglio dalla vita…… voglio te!! Ti amo,Amore mio!"

"Ti prometto che sarà tutto diverso, sei la mia principessa e non ti lascerò mai!"

"Nemmeno per la ragazza della mensa??"

"Nemmeno per la ragazza della mensa… e comunque quella della biblioteca è più carina…. Scherzo!"

Come in ogni storia a lieto fine i due innamorati si abbandonarono ad un bacio appassionato, sotto lo sguardo compiaciuto di Squall e Rinoa e anche di Seifer, che si era deliberatamente limitato ad accelerare appena il corso degli avvenimenti con le sue azioni.

FINE

  
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