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Autore: Meissa Gaunt    24/06/2012    2 recensioni
Sirius/James | Malinconico, Triste | One Shot
“Vuoi che vada via?”
Aveva ripetuto ancora, con quella sua voce che mandava in bestia Sirius.
Sirius che, seduto sul letto, non alzava gli occhi dal pavimento.
Avrebbe guardato ovunque, ovunque, ma non in quegli occhi castani.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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“Vuoi che vada via?”

No Sirius non voleva che James andasse via.
Avrebbe voluto alzarsi, tirarlo a sé per il colletto della camicia e baciarlo fino a fargli diventare le labbra viola.
Avrebbe voluto affondare le dita in quei capelli disordinati e gemere senza ritegno contro la sua bocca.
Ma non fece nulla di tutto ciò.
Stette fermo con le mani strette a pugno fino a farsi diventare le nocche bianche.

“Vuoi che vada via?”

Aveva ripetuto ancora, con quella sua voce che mandava in bestia Sirius.
Sirius che, seduto sul letto, non alzava gli occhi dal pavimento.
Avrebbe guardato ovunque, ovunque, ma non in quegli occhi castani.
Quegli occhi che sapevano di casa.
Una casa che Sirius non trovava più.
Una casa che a Sirius avevano strappato via.

“Vuoi che vada via?”

“Se uscirai da quella porta lo farei per sempre”.
Le sue parole sono dure ma la sua voce trema e James se ne accorge.
Ma non fa niente.
Come non ha fatto niente quando si stava allontanando da lui.
Come non ha fatto niente quando si era innamorato di lui.
Si è preso il suo amore, lasciandolo a bocca asciutta.
Ancora una volta.

“Allora vuoi che rimanga”.

La sua voce ha una nota stonata che ti disarma.
Sa di speranza ma ormai non vuoi più illuderti.
“Tu cosa vuoi James? Vuoi rimanere? O vuoi andare via?”
La risposta non sarebbe mai arrivata, questo Sirius lo sapeva bene.
Ma l’aveva formulata lo stesso.
Perché per una volta non voleva essere lui quello a perdere qualcosa.
Ma sarebbe andata così, ancora.

“Cosa vuoi sentirti dire?”

Sirius si mise a ridire e la sua risata simile a un latrato arrivò come uno schiaffo all’amico.
Quello che lui voleva sentirsi dire non aveva importanza, visto che non era così anche per James.
“Che sei un idiota ma io lo sono più di te”.
Si sentiva la bocca acida e il petto gli faceva male.
Un dolore insopportabile.
James si era avvicinato a lui e quel dolore nel petto non cessava.
Sentiva il suo respiro caldo sul collo, le sue mani che gli artigliavano il maglione e i suoi capelli solleticargli la guancia.
Voleva spingerlo via, allontanarlo, fargli male come lo stava facendo a lui.
Voleva fargli sentire come ci si sentiva a essere sempre la secondo scelta.
Le braccia di riserva.
Ma non fece niente, ancora.
Rimase lì a bearsi di quel contatto.
Sarebbe stato breve, non sarebbe durato più di un secondo.
Non aveva lunghi capelli rossi e dolci curve.
Lui era quello con qui fare a pugni per sfogarsi e fare una marea di cretinate.
Non era quello con qui fare l’amore fino a consumare le lenzuola.
Non lo era e basta.
Eppure quel dolore al petto pulsava sempre di più, togliendogli il fiato.

“Tu non vuoi mandarmi via Sirius. Tu non puoi”.

Sirius lo sapeva bene ma sentirlo dalla voce roca di James…
Non sapeva, all’improvviso non faceva più tanto male averlo lì vicino.
Furioso, si appropriò delle labbra di James.
Le baciò fino a farsi male, fino a farne indigestione.
E si sentiva bene, il dolore al petto si era affievolito e lui si sentiva euforico.
James faceva scorrere le mani sul suo petto, sulla schiena, gli artigliava i fianchi e non si curava di fargli male.
Lo graffiava, lo mordeva.
Andava alla cieca, ogni lembo di carne per lui andava bene.
Era come in preda di istinti animali e Sirius lasciava che li sfogasse su di lui.

Per sentirsi suo un po’ di più.

Solo un po’ di più.
Ma James non ne voleva sapere.
Finito l’amplesso si rivestiva e lo lasciava lì. Solo, fragile e nudo.
Come la peggiore delle puttane.
Quella volta non era diversa dalle altre.

Ricordi? sbocciavan le viole
con le nostre parole
non ci lasceremo mai, mai e poi mai...
vorrei dirti ora le stesse cose,
ma come fan presto amore ad appassir le rose.

 

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Questa One Shot partecipa al “Una canzone per dirti che…” indetto da toccamilemaniamore sul forum di EFP.

Meissa Gaunt

  
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