''caro diario,

mi presento mi chiamo audrey e da oggi ti raccontero' tutto quello che mi accade.

vivo in un quartiere di new york',ho 10 anni e frequento la scuola primaria ovvero l'elementari.

i miei genitori si chiamano Andrea e Noa,mio padre Andrea e' completamente italiano,mentre mia madre Noa e' hawaiiana,si sono conosciuti durante una vacanza di mio padre alle hawaii dicono che sia stato un colpo di fulmine,ma non so realmente cosa significhi,dopo pochi anni hanno avuto mia sorella Joy e dopo 7 anni hanno avuto me.

ho tanti amici ma il mio amico del cuore si chiama justin,lui mi aiuta sempre quando litigo con le altre bambine e mi aiuta anche nei compiti gli voglio un mondo di bene e spero che resteremo amici per sempre.''

 

'haha quanto ero patetica'dissi tra me e me ridendo.

ma tra l'altro avevo solo 10 anni pensai

ora sono cambiate molte cose ,forse troppe.

sono cresciuta e ho cominciato a capire che la vita e' un vero schifo.

da un giorno all'altro ti ritrovi sola,senza genitori,senza un padre,che abbandona te e tua sorella dopo la morte di  tua madre,morta per una malattia incurabile detta LES o meglio dire 'lupus eritematoso sistematico'  una malattia cronica di natura autoimmune, che puo' colpire diversi organi e tessuti del corpo,come accade nelle altre malattie autoimmuni, il sistema immunitario produce autoanticorpi che, invece di proteggere il corpo da virus, batteri e agenti estranei, aggrediscono cellule e componenti del corpo stesso, causando infiammazione e danno tissutale.

la mia vita a 17 anni era crollata,ora convivevo con mia sorella in un appartamento al centro di new york.

non vedevo quasi mai Joy perche' era sempre impegnata con il lavoro quindi ero autonoma in tutto

in quell'appartamento dove ormai vivevo da 3 anni mi sentivo sola,vuota senza piu' un amico.

justin?beh ho perso anche lui.

tra noi non c'e' piu' tutta quella grande amicizia di una volta,o forse non c'e' mai stata.

quando mia madre e' stata male la mia depressione ha fatto si che abbandonassi tutte le mie amicizie,lui che voleva starmi vicino e io che non facevo altro che allontanarlo quindi non gli rivolgevo la parola da molto o meglio non facevamo un discorso senza insultarci da molto,molto tempo ma dopotutto mi manca,Dio se mi manca,mi manca infinitamente,mi manca un fratello,mi manca il mio angelo custode,mi manca quel bambino che mi sorreggeva ed era presente quando io piangevo,quel bambino che ormai era diventato un adulto,da bambini era facile trasformare situazioni difficili in un gioco mentre ora quel gioco si era trasformato in una guerra senza confini lui non faceva altro che prendermi in giro con le sue supermega amiche 'popolari' 

perche' avrebbe dovuto perdonarmi? sono solo una sciocca che lo ha allontanato,e allontanato ancora fino a perderlo.

a scuola lui faceva battutine su quando eravamo piccoli,mi insultava,mi prendeva in giro,quel bambino dolce e premuroso era diventato arrogante e malizioso e io...io la maggior parte delle volte fingevo di non sentirlo.

Perche' si comportava cosi'? in fondo se fossimo stati davvero amici lui avrebbe capito,lui mi avrebbe comunque aiutata.

LUI,LUI,LUI c'e' sempre lui nei miei pensieri.

Dio quanto lo penso,mi sono sempre chiesta se quello che provavo per lui era solo 'bene fraterno'come usavamo dire,o altro.

non capivo cos'era l'amore quel sentimento intenso e profondo di affetto, simpatia ed adesione, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale.

un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona.

non avevo che occhi per lui,pensare agli altri ragazzi schifosamente diversi da lui come ipotetici ragazzi,bho mi faceva ridere,non ero sicura di amarlo ma di certo non mi era indifferente ma ormai era tutto inutile.

gia' inutile,sei una stronza Audrey non avresti dovuto allontanarlo,a quest ora se fossimo stati ancora amici era qui su quel divano a mangiare cinese e a guardare un film,mentre io mi, limitavo a guardare tutto il suo incanto,era perfetto.

aveva quei capelli lisci e moribidi di cui era talmente geloso,li curava come se fosse una ragazza.

i suoi occhi color miele cosi' brillanti,intensi e solari ma al tempo stesso dolci e rassicuranti

il suo sorriso indescrivibile,sepolto sotto una marea di vocaboli,qualsiasi parola era adatta al suo sorriso mozzafiato.

quando mi sorrideva,la percezione di quel sorriso rimaneva in me dopo che e' balenato per non piu'd’un millesimo di secondo, il mio cuore era talmente sensibile a quel sorriso che rimanevo paralizzata per quell'istante.

lui non mi considera.

ormai quasi si ricorda di me,non sono cosi' essenziale per lui come lui lo e' per me.

basta devo dimenticarlo.

prima che i miei sentimenti diventassero amore.

prima che lui potesse capire qualcosa.

prima che lui mi potesse prendere in giro.


Salvee ragazze,e' la mia prima fan fiction.
spero vi piaccia çç
fatemi sapere.
accetto di tutto HAHAHA
un bacio