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Autore: James7350    24/06/2012    1 recensioni
A volte le famiglie sono esagerate.
A volte le famiglie hanno una pecora nera.
A volte le famiglie sono come dei secondini e le case sono prigioni.
A volte vorremmo solo mandare a quel paese tutti e fuggire.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SADASDASD
Immigrata


«Non hai preso la borsa di studio? Tua cugina l'ha presa.»

Borsa di studio. Tua cugina. Borsa di studio. Tua cugina. Le parole vorticano freneticamente nella tua testa, trascinate dalla caluria eccessiva di quel pomeriggio di inizio giugno. Ogni volta che ti ritrovi con qualche membro della tua famiglia è un colpo nello stomaco perché provano tutti ad analizzarti, a capire se diventerai qualcuno nella tua vita o ti limiterai a fallire miseramente e tua nonna, nell'alto della sua ignoranza da paesello, vantandosi delle discendenze Borboniche, vuole per te il meglio del meglio anche se tu, piccola ingrata, non apprezzi a dovere nessuno dei suoi sforzi.

«No, nonna.» ti limiti a dire, sbuffando «non ho preso nessuna borsa di studio.»

«Questo perché la tua media non è abbastanza alta.»

A volte ti sembra di essere in una di quelle antiche dinastie cinesi fissate con lo studio e con la perfezione. Hai visto la tua famiglia crescere e decadere e, in ogni occasione, ti sei sentita diversa da loro. Sempre. Alcuni pensano, tra i membri più antichi, che tu sia posseduta dal demonio, quello delle storie di mezzanotte che ti venivano raccontate da piccola. Altri, invece, fanno affidamento sulla fase adolescenziale che mette in crisi "anche i migliori" e aspettano che, da un giorno all'altro tu diventi quello che vogliono loro. Ma tu sai che non accadrà mai. Vero?

«È migliorata molto rispetto all'anno scorso.»

«Non è vero.»

Ti sistemi meglio sul divano beige in pelle. A parte te e lei non c'è nessun'altro. È una giornata tranquilla, tutto sommato. La tua mente inizia a vagare e tra di voi cade un silenzio quasi imbarazzante. Ricordi quando cercava di correggere il tuo portamento? Quelle ore passate a camminare con i libri in testa per non farli cadere, quelle giornate passate alle lezioni di bon ton che tanto ti annoiavano. Avresti voluto scappare da quel mondo, da quelle persone così stupide solo per non diventare una di loro. La famiglia è la più oscura associazione che l'uomo abbia mai potuto inventare. Ci sono segreti che rimangono nel nucleo. Storie che è vietato raccontare. Trame fitte che moriranno con i propri adepti e tu, di tutto ciò, non vuoi più farne parte.

«È VERO!»

Sbuffi e ti alzi. Tua nonna ti guarda e tu alzi le spalle passandoti una mano tra i capelli corti che sai non piacere a nessuno eccetto che a te. Spieghi frettolosamente che devi tornare a casa presto, le dai un bacio e te ne vai a passo svelto. Non sopporti nessuno di loro e nessuno di loro sopporta te, alla fin fine. Siete troppo diversi, troppo distanti e questo costa. Perché non riesci ad essere come loro vogliono che tu sia? Perché devi essere così sopra le righe con quella tua musica strana e quei tuoi concetti astratti sulla non esistenza di un Dio frutto dell'immaginazione delle persone e sull'indipendenza dei ragazzi. Tu, figlia mia, direbbe tua nonna, speri troppo.

«Andate tutti a fanculo.»

Mormori a denti stretti. Ti hanno insegnato a non mostrarti debole, ad essere sempre migliore degli altri e a criticare chi è più debole, quasi a deriderlo. Volevano che tu diventassi cattiva per sopravvivere in quella giungla di vita che uccide gli stupidi, ma qualcosa è andato storto. Non era previsto che tu, una ragazzina, ti atteggiassi ad adulta e che, soprattutto, cercassi di far sentire la tua voce. Sei un cane che non sono riusciti a mitigare e, per quanto loro ti vogliono bene, questa cosa gli da enormemente fastidio. Ridi, pensando a quanto ti fa godere essere diversa.

«Sbrigati che è quasi pronta la cena.»

Tua madre odia tua nonna paterna. Tuo padre odia la famiglia di tua madre. Nella famiglia di tua madre si odiano tutti e in questo scenario così negativo tu, con i tuoi atteggiamenti, non volevi far altro che portare l'amore perso tanti anni fa. Perché la tua famiglia è come l'Italia. Antica, caotica, squallida e priva di qualcuno che la guidi. E tu, più che italiana, ti senti immigrata. Diversa. E lo sarai per sempre.



Salve a tutti! Ringrazio le quattro anime che leggono le mie storie e, soprattutto, quelle che le recensiscono. Mi piace leggere i vostri pensieri e pareri e soprattutto mi piace dire la mia su ciò che scrivete voi.
Perdonate, tuttavia, questi miei modi troppo aulici. Spero che la storia vi sia piaciuta e spero che abbiate tempo di commentare.

Semper,
James.



  
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