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Autore: Bratty_Jedi    08/01/2007    3 recensioni
[Ficlet -- circa 800parole] Tonks sapeva perfettamente che secondo alcuni membri dell’Ordine lei era troppo giovane, troppo inesperta, e troppo imbranata per essere lì, e non aveva idea di come dimostrargli il contrario.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tripping Up

Tripping Up

 

Tonks spinse indietro la sedia, scostandola dal grande tavolo da pranzo di Grimmauld Place, e vi si accasciò. Osservò gli altri membri dell’Ordine della Fenice sfilare fuori della stanza, lasciandola da sola. Era onorata di far parte di quel gruppo e sentiva che il suo duro lavoro durante l’addestramento Auror e per tutto l’anno passato, oltre alla sua dedizione nella lotta contro Voldemort, le avevano guadagnato un ben meritato posto a quel tavolo. Ma quello non era stato comunque un buon giorno. Non era riuscita a lasciare il Ministero in tempo ed era arrivata in ritardo all’appuntamento. Nella fretta, non solo era inciampata nel portaombrelli a zampa di troll ma era anche capitombolata giù dalle scale. Ed era solo la seconda riunione. Tonks sapeva perfettamente che secondo alcuni membri dell’Ordine lei era troppo giovane, troppo inesperta, e troppo imbranata per essere lì, e non aveva idea di come dimostrargli il contrario.

“Tonks?”

Il richiamo interrogativo alle sue spalle la scosse dai propri pensieri. Si voltò per cercare la fonte della voce. “Oh. Bella*, Remus” disse semplicemente.

“Non mi ero accorto che fossi ancora qui” le disse l’uomo iniziando a preparare il the.

“E’ stata una giornata lunga e non me la sentivo ancora di muovermi” spiegò lei.

“Allora forse ti andrebbe di farmi compagnia?” Remus indicò la teiera.

Tonks sorrise per la gentile offerta e annuì. Lui preparò il the in silenzio e la raggiunse al tavolo, portando con se una tazza the per entrambi. La guardò mentre sorseggiava la bevanda.                                                “Perdona l’intrusione, ma mi sembri irritata.”

“Solo stanca” era una solo una mezza bugia, dopotutto.

“Una persona giovane come te non dovrebbe sentirsi così stanca” disse lui.

Tonks mostrò i denti. “Non so così giovane.”

“Non volevo offendere.”

Lei sospirò. Ma certo che non voleva. Era lei che aveva esagerato. Come una ragazzina.

“Lo so. Scusa. E’ solo un periodo un pò così.”

“Ti ho mai raccontato della mia prima riunione dell’Ordine?” le chiese lui con disinvoltura.

Tonks sollevò un sopracciglio verso di lui. Ovviamente no.

“James Potter e tuo cugino, Sirius, prepararono una pozione e la mischiarono con la Burrobirra. Fecero diventare le facce di tutti arancioni a strisce verdi finché non bevvero l’antidoto.  Io sapevo che James e Sirius stavano architettando qualcosa, perchè avevano fatto segno a me e ad un altro nostro amico di fare da diversivo mentre loro scivolavano sul retro per sistemare le bevande, ma non feci nulla per impedirglielo. Alcuni dei membri più anziani volevano che fossimo tutti sbattuti fuori. Silente però fece loro notare che non avevamo causato danni permanenti, e che dopotutto stavamo combattendo per il diritto di vivere le nostre vite e divertirci.”

Gli occhi di Remus erano lievemente luccicanti e un piccolo sorriso gli increspava le labbra mentre sembrava perdersi nei ricordi.

Tonks capì immediatamente dove voleva andare a parare e rimase indifferente “Ma voi vi stavate solo divertendo e non eravate così imbranati da spaventare chiunque all’idea di mandarvi in missione” mugugnò.

“No” ammise Remus “ma neanche tu lo sei.”

“Sono quasi stata bocciata in Segretezza e Inseguimento.” Mormorò lei di rimando.

“ Quasi non vuol dire sì” disse lui con semplicità.

Tonks sorrise lievemente. Aveva ragione. Lei era stata promossa ed era un Auror e non aveva mai fallito un incarico. Sicuro, a volte commetteva degli sbagli, ma il migliore tra gli Auror aveva passato l’anno trascorso chiuso in un baule perciò ovviamente nessuno era infallibile. “Grazie” gli disse, certa che lui avrebbe capito a cosa si riferiva.

Invece di rispondere lui bevve il suo the. “Silente non sa bene quando ci sarà bisogno di andare a prendere Harry e ha chiesto ad Alastor e me di tenerci pronti per quella missione, visto che Harry ci conosce” disse infine. Lei lo guardò sorprese. Possibile che sapesse che aveva appena pensato a Moody? “Ne abbiamo discusso prima che arrivassi” le spiegò lui quasi a mo’ di scusa, fraintendendo la ragione del suo sguardo.

“Oh” si era quasi dimenticata che era arrivata in ritardo oltre all’aver fatto un’entrata disastrosa. 

“Ti interesserebbe partecipare alla comitiva?”

 Era molto tentata dalla sua offerta ma non voleva accettare se lo faceva per pietà.

“Perché?” gli chiese di rimando.

“Da quel che so di te, credo che le tue abilità nei travestimenti, nel volo, negli incantesimi di difesa, e le tue generali capacità sarebbero una componente importante per la squadra.”

“Suona bene” gli rispose stendendo il braccio verso di lui. Remus le strinse la mano tesa.

“Bene, dopodiché, io vado a letto. Buona notte miss Tonks.”

“E’ solo Tonks” gli disse mentre si allontanava. Lui la guardò da oltre la spalla e le sorrise prima di scomparire oltre la porta. Tonks rimase a fissare lo spazio vuoto per un momento. Era incredibile che avesse notato il suo umore e ancora di più che avesse cercato di tirarla su. E l’aveva trattata come quello che era, una suo pari, un’amica che aveva avuto una giornata storta, rifiutandosi di trattarla come una bimbetta piagnucolosa. Si voltò e posò la fronte sul tavolo, esasperata. Come se non avesse già abbastanza problemi, era inciampata di nuovo. Ma questa volta, se non stava attenta, sarebbe capitombolata in una cotta.**           

 

·         note della Traduttrice:

* nella versione originale di Harry Potter, Tonks è caratterizzata da un saluto particolare “Wotcher”, che la nostra brillante traduttrice italiana ha ben pensato di tradurre con un semplice “ciao”. Che donna dal multiforme ingegno. Il mio fedele Oxford mi informa che wotcher è il risultato della contrazione di “what cheer”, ed è usato come saluto informale e giovanile. Mi dispiace, ma in italiano non mi è venuto niente di meglio di “Bella”. Si accettano suggerimenti.

** Il finale, bellissimo, era costituito dalla semplice e comune frase inglese “fall in love”, che traduciamo di solito con l’altrettanto semplice “innamorarsi”. Ma il mio problema è stato, come rispettare il senso del verbo senza cancellare il bellissimo binomio tra il “cadere” letterale di Tonks e il cadere “figurato” in un sentimento, senza per altro metterci un’aberrazione linguistica tipo “sarebbe caduta in amore”? Giuro, ci ho passato almeno mezz’ora, ma non ho trovato di meglio di quello che ho scritto. Chiedo scusa a voi, e a bratty, per aver rovinato il finale. Di nuovo, si accettano suggerimenti.

 

                                                                             

 

 

  
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