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Autore: Violetta_    24/06/2012    3 recensioni
Buon ShikaTema day.
Ispirata a "Sei un mito" di Max Pezzali, adoro le sue canzoni con la coppia.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Primo dannato appuntamento.

 

 

 

<< Ma che diamine ti sei messo addosso? >>  Grida schifata mia madre notando il mio abbigliamento: un jeans scuro, maglietta a maniche lunghe nera e gilet verde.

<< Perché? È comodo. Mi passi le nike nere e grigie? >>.

 

La donna sospira strappandomi di dosso gli abiti mormorando un “ecco perché non ce l’hai una ragazza” e “che schifo di figlio”. Dopo due minuti mi ritrovo con una maglietta aderente nera a maniche corte e delle adidas nere e verdi, i jeas si sono salvati, almeno quelli…

 

<< Che le regali? >>.

<< E chi ha parlato di regalo? >> forse se mi decidessi ad utilizzare almeno la metà del mio QI mi eviterei tutti quei bernoccoli in testa.

 

Mia madre prende dei fiori dal nostro giardino e li lega con un fiocco tirandomeli poi in testa.

 

<< Tieni e vedi di comportarti a modo >>.

 

Mormoro un “mh” di assenso e scendo le scale, mi dirigo in cucina dove sono sicuro di trovare il bradipo col sakè in bocca e il telecomando in mano.

 

<< mi dai la macchina? >>.

<< Che ci devi fare >>.

Mormoro in modo meno apatico << Appuntamento… >>.

<< Mh… sopra il mobile del corridoio… >>.

 

Vado a prendere le chiavi e il giubbotto quando sento la voce di mio padre urlare.

 

<< Ce l’hai i preservativi? >>.

<< Va a cagare … >>.

 

 

Tappetini nuovi Arbre Magique 
deodorante appena preso che fa molto chic 
appuntamento alle nove e mezza ma io 
per non fare tardi forse ho cannato da Dio 
alle nove sono già sotto casa tua.

 

 

Finalmente sono lontano da quella squinternata a dal padre bradipo, mi piazzo sotto casa tua e mi accendo una Marlboro blue: scarto il pacchetto, scelgo rigorosamente la prima nel mezzo e do la prima boccata inspirando intensamente e rilasciando un ingente quantitativo di fumo quasi sbuffando.

 

<< Cazzo >> dico apatico.

 

L’occhio mi cade sull’orologio della toyota yaris nera: mezz’ora di anticipo.

 

E che cazzo faccio? Per non parlare del fatto che le donne sono sempre SEMPRE in ritardo.

Niente quasi quasi dormo.

 


Tu che scendi bella come non mai 
sono anni che sognavo 'sta storia lo sai 
sento il cuore che mi rimbalza in bocca e tu 
con un body a balconcino che ti tiene su 
un seno che così non si era mai visto prima 

 

 

Dopo circa venti minuti mi squilla il telefono: un tuo messaggio.

 

Dove sei?.

 

Sto qualche secondo a pensare.

Fa tanto effetto sfigato presentarsi con dieci minuti d’anticipo? Tanto non sa che son qui da più tempo…

Perché parlo da solo?

 

Vicino casa tua.

Allora scendo, sbrigati.

 

La vedo uscire dal portone della sua villetta e… wow!

Jeans neri e corpetto rosso, uno spettacolo di donna, guarda avanti e indietro poi si mette a cercare qualcosa nella sua borsa.

 

Oh cavolo!

Mi son messo a guardarla come uno scemo e lei mi sta cercando.

 

Scendo dalla macchina << TEMARI sono qui >>.



Sei un mito sei un mito per me 
sono anni che ti vedo così irraggiungibile 
sei un mito sei un mito per me 
tu per tutti noi sei la più bella ma impossibile

 

 

La sera prima, al vecchio bar di Teuchi.

 

<< Seee >> urla scettico Kiba con la sua solita finezza << La Sabaku che dice si ad uno come te, si Shika ci stiamo credendo fidati >> poi tracanna la terza bottiglia di birra.

<< L’hai drogata? >> chiede incuriosito Lee.

 

Sbuffo annoiato e sconcertato mentre pago il conto sfilando due biglietti da cinque dal portafoglio e gettandoli malamente sul tavolino.

 

<< Mi avete rotto, buonanotte >>.

<< Dai su scherzavamo baka! >>.

 


Ancora adesso non capisco perchè 
hai accettato il mio invito ad uscire con me 
forse perchè tu non sei quel freddo robot 
che noi tutti pensavamo tu fossi però 
l'importante è che adesso siamo qui insieme 

 

 

Mi saluta con un cenno della mano venendomi di fronte.

Mi sento un attimo euforico: sarò si e no la terza persona che Sabaku no Temari bacia qualcuno senza che quest’ultimo vada al pronto soccorso, e due di questi sono i suoi fratelli. Ma una volta vicino a me mi tira un pugno sulla spalla.

 

<< Bella ciuffetto! >>.

 

La guardo un attimo inebetito, non è esattamente così che mi aspetto il saluto di una ragazza.

 

<< Ehi? Ci sei ciuffetto? >>.

<< Si certo scusami, allora dove vuoi andare? >>.

<< Sorprendimi >>.

 


Appoggiati al tavolino di un bar 
scopro che oltretutto sei anche simpatica 
nonostante tu sia la più eccitante che 
abbia visto in giro sono a mio agio con te 
ordiniamo un altro cocktail poi si va via 

 

 

Ok forse da Teuchi non è esattamente il posto dove portare una ragazza fine altolocata e maggiorata come lei ma sembra non dispiacerle.

 

<< Bel posticino >>.

<< Già… >> dico sorseggiando la mia Guinness.

<< Sei di molte parole vedo… >>.

 

In effetti non è bello invitare una ragazza ad uscire e chiudersi nel mutismo più totale, ma, diamine, solitamente le donne sono logorroiche e basta annuire e fare “ah-ah” di tanto in tanto. Solitamente.

 

<< C’è un biliardo là >>.

<< Si … partita? >>.

<< Finalmente un po’ di iniziativa! Dai che ti straccio >>.

<< Ma non ci scommettere >>.

 

Dieci minuti dopo…

 

<< Daiii ma non è corretta quella mossa! >>.

<< Ma piantala ciuffo! >>.

<< E non chiamarmi ciuffo >>.

<< Ananas >>.

 

Ridacchio come un’idiota, che stronza.

E che spettacolo quando si cala per usare la stecca.

 


Sei un mito sei un mito per me 
sono anni che ti vedo così irraggiungibile 
sei un mito sei un mito per me 
tu per tutti noi sei la più bella ma impossibile 

 

 

<< Forse dovresti smetterla con i bloody mary… >>.

<< Mamma mia ti sei auto dichiarato mio padre? Ah ho capito è una tattica per distrarmi, spiacente cocco >>.

<< Come hai … >>.

 

Mi piace quello scambio di sguardi, è veramente piacevole stare con lei.


Quasi esplodo quando mi dici " Dai, 
vieni su da me che tanto non ci sono i miei" 
io mi fermo a prendere una bottiglia perché 
voglio festeggiare questa figata con te 
anche se forse non mi sembra neanche vero 

 

 

<< Forse dovremmo tornare a casa, si è fatto tardi >>.

<< Ok >>.

 

Prima di imboccare la traversa che porta a casa sua facciamo un paio di giri in centro quasi uccidendoci per la scelta della musica.

 

<< Cos’è sto schifo? >>.

<< Oddio non dire mai più quella parola ti prego! Mi ricordi mia madre  >>.

<< Si ok comunque io opto per gli Ancient Bards >>.

<< Ok metti sta musica >>.

 

Dopo una mezz’ora torniamo a casa sua.

 

<< Vuoi salire? >>.

 

Quasi mi viene un collasso.

 

<< I miei fratelli sono fuori >>.

<< E i tuoi? >>.

 

La sua faccia cambia espressione.

 

<< Oh. Mi spiace scusa >> dico maledicendomi. Si le sto provando tutte per far fiasco.

<< Dai Sali >> dice trascinandomi per la collottola.

 


E' incredibile abbracciati noi due 
un ragazzo e una ragazza senza paranoie 
senza dirci " io ti amo" o "io ti sposerei" 
solo con la voglia di stare bene tra noi 
anche se soltanto per una sera appena 

 

<< Carina casa tua >>.

 

Salone enorme, come la cucina.

Stiamo qualche minuto sdraiati vicino la tv, danno qualche programma smielato degli anni 80, non capisco bene.

 

Dio quanto è bella.

 

Siamo seduti vicino o meglio io sono seduto lei è sdraiata  sulle mie gamba punzecchiandomi il viso.

 

<< Mi annoio >>.

<< Temari… >>.

<< Non ho ancora sonno >>.

<< Temari >>.

<< Insomma non c’è nulla da fare… >>.

<< Insomma Tema… >>.

 

Mi interrompe con un bacio caldo, è stata veloce, non mi ero nemmeno accorto che si stesse alzando. Si stacca da me mantenendo comunque una distanza molto ravvicinata.

 

<< Dobbiamo lavorare sul prendere l’iniziativa cocco >> dice riprendendo a baciarmi.

 

La prendo di peso intenzionato a star più comodo.

 

<< Dov’è la tua stanza? >> chiedo preso dalla foga.

<< Cercala >> dice dispettosa.

<< Non fare la stronza dai. Seccatura >>.

<< E’ questa qui, entra e piantala di frignare >> dice strappandomi i pantaloni di dosso.



Sei un mito sei un mito per me 
perché vivi e non racconti in giro favole 
sei un mito sei un mito per me 
non prometti e non pretendi si prometta a te 
sei un mito sei un mito per me 
perché vivi e non racconti in giro favole 
sei un mito sei un mito per me


<< Shiii ma tuo figlio è rientrato ieri sera? >>.

<< Certo tesoro >>.

<< E dov’è ora? >>.

<< L’ho mandato a fare la spesa >>.

<< Comprare due bottiglie di sakè e una di whiskey non è fare la spesa, cretino >>.

 

Yoshino prese la borsa pronta per uscire, Shikaku fece zapping con il telecomando.

 

<< Figliolo, mi devi un grosso favore >> disse tra se e se.

 

 

 

 

 

 

Piccola operetta scritta pe lo ShikaTema day. Fatemi sapere.

 

   
 
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