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Autore: crissya    24/06/2012    5 recensioni
una STONY riguardante Steve e i sentimenti per Tony talvolta in contrasto tra di loro.
-ultimamente sei strano, vuoi dirmi che ti prende?-
-il fatto è che TI ODIO- perfetto. Le parole gli erano uscite da sole. Ormai il danno era fatto..non poteva trattenersi oltre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera la Stark Tower era pressappoco deserta. Clint e Natasha erano usciti per una serata, Bruce era rimasto nel suo laboratorio e Thor era dal parrucchiere (operazione che lo avrebbe occupato per circa tre ore) poi si sarebbe dovuto vedere con Loki.  Tony era uscito “un attimo” (così aveva detto) per parlare con Pepper di una questione di lavoro e sulle decisioni da prendere, mentre Steve era rimasto a casa aspettando una chiamata di Tony. Stava impazzendo lì tutto solo con il telefono in mano attendendo che squillasse. L’aggeggio, come il Capitano lo definiva, era rimasto muto per tutto il tempo, non un solo suono. Niente.
“potrebbe chiamare… un semplice – Steve faccio tardi questa sera, non aspettarmi- oppure –Steve, sono troppo impegnato a fare una fonduta con Pepper per avvisarti di cenare da solo-
CRASH!
Steve aveva spaccato un bicchiere nella sua stessa mano stringendolo talmente forte che qualche scheggia gli si era conficcata nella mano facendolo sanguinare. Si sentiva un completo idiota. Aspettava un uomo che nemmeno si preoccupava di avvisarlo, che lo ignorava del tutto, un uomo totalmente al di fuori della sua portata.
Si diresse verso la stanza di Tony sedendosi sul suo letto. Sulle lenzuola era stata lanciata una camicia, il Capitano la prese inspirando il profumo del moro così pungente e dolce allo stesso tempo che rispecchiava il carattere del proprietario. Tony era freddo, irriverente, egocentrico, spocchioso, altezzoso e orrendamente meraviglioso. Steve lo odiava.
Un rumore di chiavi colse il biondo alla sprovvista che si alzò di scatto. Sentì i passi di Tony che con non curanza era entrato gettando a terra cappotto e valigetta , Steve lo raggiunse mettendosi di fronte a lui con le braccia conserte. –allora?-
-che vuoi?- domandò Tony senza neanche guardarlo e dirigendosi verso il frigo.
-hai anche la faccia tosta di chiedermelo?- Steve aveva notato la cravatta allentata di Tony,  la camicia appena sbottonata e l’odore di donna impresso sulla pelle –potevi chiamarmi e avvisarmi del tuo ritardo!
-ero impegnato- fu la risposta secca del moro
-certo..impegnato con Pepper-
-dove vuoi arrivare, Capitano?- questa volta si era girato verso Steve fissandolo negli occhi cristallini e arricciando il naso.
-nulla..- il biondo fece per andarsene in camera sua, ormai aveva avuto la sua dose di umiliazione quella sera, era meglio chiuderla qui, non avrebbe ricavato un ragno dal buco.
-hey  Mr Muscolo! Non puoi lanciare la pietra e nascondere la mano, mi hai sentito?-
-sono stanco Tony! VATTENE!-
Tony, che non accettava un no come risposta, lo seguì fino alla sua camera mettendolo con le spalle al muro nonostante la sua statura minuta.
-ultimamente sei strano, vuoi dirmi che ti prende?-
-il fatto è che TI ODIO- perfetto. Le parole gli erano uscite da sole. Ormai il danno era fatto..non poteva trattenersi oltre - Odio il modo in cui mi parli, e il modo in cui ti tagli i capelli. Odio il modo in cui guidi la mia macchina, odio quando mi fissi. Odio il tuo stupido grande armatura di Iron Man e il modo di leggere la mia mente. Odio il modo in cui hai sempre ragione, odio quando passi le ore nel laboratorio assieme a Bruce o, peggio ancora, con Pepper. Odio quando mi fai ridere, ancora di più quando mi fai piangere. I Odio quando non sei in giro, e il fatto che tu non abbia chiamato. Ma soprattutto odio il modo in cui io non ti odio... neanche un po’...-
Tony, come risposta, premette fortele sue labbra su quelle di Steve che rimase impietrito.
-n..no!- lo allontanò bruscamente portandosi istintivamente una mano alle labbra.
Tony gli afferrò la maglietta tirandolo a se- non trattenerti-
-lasciami..- mormorò steve a bassa voce.
-no-
-perché?-
-perché non lo vuoi davvero- lo aveva iniziato a spogliare conducendolo inconsciamente verso il letto.
-Ti odio!-
-non è vero-
Baci, mille baci a fior di labbra. Le guancie del capitano si erano tinte di rosa scuro e gli occhi di cristallo luccicavano e il colore era intensificato dalla luce del cuore di Stark che gli stava sopra con le labbra dischiuse e arrossate.
-sei mio, capitano!-
-Tony…-
-ssshh-
Quella notte trascorse velocemente scandita dal suono dei baci e dal battito dei cuori (o meglio… del cuore)
Il mattino seguente Thor tornò prima, non aveva fatto quello che sperava con Loki, bensì aveva litigato per tutta la notte. Adesso era stanco e affamato e, come al solito, il frigo era vuoto. Si diresse verso la camera di Tony per chiedergli dove potesse trovare qualcosa di commestibile.
-hey Tony.. sai dove posso trovare… PER ODINO!- quello che gli occhi di Thor videro fu del tutto inspettato. Capitan America e Iron man erano abbracciati l’un l’altro, semi nudi e sul letto.
Thor non resistette alla tentazione, prese il telefono e scattò loro una foto inviandola immediatamente e tutti gli Avengers.
“la prova che questi due hanno fatto una Fonduta”
  
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