Broken
C'era sempre stato qualcosa di cupo e macabro nello sguardo di sua sorella, Albus Potter l'aveva sempre saputo. Le sue iridi verdi, uguali a quelle del padre e della nonna paterna, riuscivano a sondare l'anima e captarne i punti deboli, mettendo la maggior parte delle persone in una strana soggezione.
Aveva il vizio di guardare troppo a lungo chi la circondava, osservando ogni sfaccettatura ed imprimendosi le loro facce nella mente, quasi fosse d'obbligo per lei. Lui sembrava l'unico che riuscisse a non distogliere lo sguardo quando lo faceva, riuscendo persino a stirare un piccolo sorriso nella sua direzione.
A differenza di tutti i Weasley, poi, Lily Luna aveva i capelli di un carico rosso carminio, che contrastava con l'epidermide pallida spruzzata appena di una manciata di efelidi, che le sporcavano appena il nasino. Era così diversa dalle sue cugine, sempre allegre, troppo posata e riflessiva per la sua età.
Al cercava costantemente di farla sorridere, coinvolgerla nelle attività di famiglia, ma lei era quasi innarivabile, come se essere circondata da persone non la toccasse. Delle volte gli metteva paura, ma faceva di tutto per non farglielo né pesare né capire.
- Durmstrang. - aveva detto un giorno, sorprendendo la sua famiglia riunita per cenare. Lily aveva undici anni, e le era appena arrivata la missiva da Hogwarts che la invitava a frequentare il suo primo anno. Harry aveva appena alzato lo sguardo verso di lei, confuso.
- Durmstrang? - la voce di Ginny era stridula, e lui e James capirono subito che qualcosa non andava. Lily aveva alzato lo sguardo tranquillamente, ciondolando delicatamente le gambe dalla sedia.
- Vorrei che papà scrivesse una missiva al preside Poliakoff, voglio frequentare Drumstrang. Quando mi hai detto che mi sarebbe arrivata una missiva da Hogwarts, mi sono informata anche sulle altre scuole... Drumstrang è quella che mi attira di più. Solo che lì, le vacanze, sono solo in estate. Per il resto, beh, è ciò che si addice a me. - la sua voce era sicura, non un incrinatura l'aveva distorta, facendo intuire che era seria.
Lì Al capì che sua sorella era davvero diversa, e che quella non era una sua impressione. E capì anche che l'avrebbe persa, vedendola cambiare anno dopo anno senza poter far nulla se non essere un effimero spettatore.