Until the end of times.
«Sei fantastica quando canti, lo sai?» dico, alzando di poco la testa.
Ogni persona ha un dono e questo, sebbene in alcuni casi tardi a mostrarsi, se messo in atto va a creare uno spettacolo di emozioni unico e magnifico che - potrei giurarlo ora - non può essere paragonato neanche a tutti i sentimenti di tutta la popolazione mondiale messa assieme.
Ti guardo e sorrido. Hai uno strano brillio negli occhi che non è causato dalla luce. Per chi è credente, personalmente non rientro in questa cerchia di fortunati popolani, mastica la teoria che Dio Onnipotente sceglie degli eletti e regala loro qualcosa. Questa mistica idea delle abilità umane a volte mi fa ridere, altre volte, invece, mi fa credere che c'è qualcosa di più, oltre noi egoisti esseri umani. Se fosse mai vero, se - invece di Dio prendiamo in considerazione le Muse dei miti greci, protettrici delle arti - qualcuno di superiore volesse renderci partecipe dell'eterea capacità dell'espressione massima, tu avresti tra le mani la più nobile delle arti.
«Quando diventi famosa non dimenticarti di noi!» aggiungo scherzando, mordendomi il labbro inferiore.
Penso che in fondo tu lo sappia che, sebbene il Tempo dividerà le nostre strade perché è il suo lavoro cambiare le cose, non ti dimenticherai mai di noi. È bello sentirsi amati. È una sensazione di leggerezza mescolata a gioia e, per quel che se ne dica di noi, siamo quattro anime che si nutrono di attimi sfuggenti e intoccabili come fumo.
A volte non capisco perché tu dica di non essere bella. A volte non capisco con qualce coraggio tu dica di non essere bella. Se solo tu riuscissi a vederti con i nostri occhi - e chiedo perdono, perché i miei talvolta fanno cilecca - capiresti che tu, più che fantastica, sei stupenda.
Allora canta, canta di nuovo e staremo assieme, fino alla fine dei tempi.
«Vi voglio tanto bene» dici.
E noi sorridiamo, immersi dal calore della mia stanza.
E noi ridiamo, insieme.
Dedicato ad una persona speciale.