Sarà che per lui non ho mai pianto, che avrei dovuto, che a volte non c'è modo migliore per esprimere un sentimento di prendere e cascare al suolo, lasciandosi prendere dalle proprie lacrime. Avrei dovuto dirgli non andare, che senza di te non ce la faccio, che mi sembra di soffocare. Anche quando non è vero, anche quando sai che nonostante tutto andrai avanti, che respirerai ancora. Anche se con lui è tutto piú bello, le luci ti pervadono, i colori sembrano piú vivi, tu sei piú viva. E soprattutto quando durante la notte, dopo mesi in cui ti illudi di non pensarci piú, inizia a vivere in uno dei tuoi sogni, lasciandoti quell'alone di nostalgia e melanconia che, a dirla in breve, te lo fanno amare ancora. Perchè il suo sorriso era come il sole a mezzogiorno, i suoi occhi, profondi, ambrati, erano il tuo faro nella notte, l'appiglio da cui non avresti voluto staccarti mai. Eppure l'amore c'era, era forte, puro, nostro. Sarà che, in fondo, ma questo lo capisci solo dopo, quel che provi non è tutto, l'amore non sempre è abbastanza. Non basta.