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Autore: Harihanna    25/06/2012    1 recensioni
L' amore può nascere anche da disgrazie, ed è proprio da queste disgrazie che tramite questo diventi più forte.
One Shot
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE:

Questa è una One Shot triste più o meno come l' altra :'( L' ho fatta con l' ipod e ci ho impiegato un pò u.u comunque i protagonisti sono interpretati da Jessica Jarrell e Harry styles :')
Buona lettura:

-Ally



"Lucy è stata taggata in una nuova foto" abbassai l' immagine vedendola completamente, lei e il suo fidanzato presi a baciarsi come una di quelle stupide coppiette che si credono le più fighe del mondo, sbuffai, li ho sempre trovati una coppia a dir poco falsa stanno da esattamente 2 anni assieme e mi sembra impossibile che nessuno dei 2 si sia tradito tra loro, Harry per dire il suo fidanzato, è sempre stato uno di quei ragazzi che cercano la tipa facile solo per portarsela a letto e per la prima volta sembra che se ne accontenti solo di una o almeno credo. Scesi da basso trovando mamma in cucina a preparare da mangiare, -mamma stai bene?- chiesi notando che aveva un colorito abbastanza pallido, mi guardó sforzando un sorriso, ricambiai sapendo che in realtà non era così, mi avvicinai dandole un bacio sulla guancia per poi uscire, Anne, la mia migliore amica, quella mattina era stata assente a scuola e dovevo portargli i compiti come promesso alla prof. Decisi di fargli una sorpresa e prendendo la chiave sotto il vaso aprì la porta senza far rumore, entrai, non sentivo niente apparte degli scricchiolii provenire dal piano di sopra, salii le scale e trovando la porta della camera di Anne la aprì senza indugiare, davanti a me mi trovai una scena a dir poco raccapricciante, la mia migliore amica ha letto con Harry Styles, improvvisamente mi vennero in mente le frasi dette in precedenza "Per la prima volta sembra che se ne accontenti solo di una" bhe quello che avevo pensato fino ad ora dovetti ritirarlo, ma mi stupivo di più per Anne, lei ha sempre dichiarato che Harry era un idiota, che se ci avesse provato lo avrebbe rifiutato, ma invece non era così. -amy c-che ci fai qui?- balbettó la traditrice, sorrisi -tieni- dissi avvicinandomi al letto e quasi buttare i compiti addosso a Harry, scossi la testa in segno di disapprovazione, -è meglio se vado- dissi allontanandomi uscendo dalla porta, sentì l' aria più leggera uscendo da quella camera che ritornó pesante appena notai Anne venirmi incontro, sbuffai e la guardai -non dirmi cose tipo non avrei voluto farlo ma è stato lui a iniziare chiaro?- ci fu qualche secondo di silenzio mentre la guardavo, poi parló -ok si l'ho scopato ti va bene? Lui ci è stato, lui è venuto a casa mia dicendomi che aveva litigato con la sua tipa, io non sapevo neanche perchè fosse lì visto che non siamo amici, ma mentre gli stavo dando suggerimenti si è avvicinato a me pericolosamente e io l' ho baciato e poi siamo finiti a letto vuoi anche i dettagli di questo?- disse la sbruffona, -no grazie ho capito tutto perfettamente, che sei una poco di buono e che piuttosto che essere tua amica preferisco una pugnalata al cuore direttamente proprio come hai fatto tu- mi voltai e me ne andai, lei non rispose forse perché era rimasta sconcertata o forse perché non gli importa niente di me, uscì da quella maledetta casa proseguendo a passo diretto verso la mia, ormai avevo perso un' amica che per l' ennesima volta si era reputata falsa. Entrai in casa urlando -sono a casa- nessuna risposta, appoggiai la giacchetta sullo schienale della sedia per poi guardare in cucina, il sangue mi si fermó, mia mamma era distesa a terra come svenuta, -mamma- urlai cercando di svegliarla, ma niente, presi di corsa il telefono chiamando la croce rossa, riattaccai avvicinandomi a mia madre, lo sapevo che non stava bene eppure la mia cocciutaggine mi spingeva a non crederci. Dopo circa 10 minuti quella maledetta ambulanza arrivó, presero mia mamma trasportandola in una barella, avrei voluto piangere, sfogarmi per tutto quello che stava succedendo con Anne e ora con mia mamma, ma non sarebbe servito a nulla. Arrivammo in ospedale e portarono d'urgenza mia mamma in sala operatoria, dopo circa 20 interminabili minuti, il dottore uscì, lo guardai sentendo gli occhi pizzicare -sua mamma è...- dai dillo su, -è in coma, pressione troppo bassa e il cancro hanno favorito a mandarla più di là che di quà, mi dispiace- disse il dottore rientrando in sala, cancro?? Mia mamma aveva... Il cancro?? Mi sentivo inutile, perchè non me lo aveva mai detto perchè mi sentivo uno schifo già proprio così io ero uno schifo. 
Era passata una settimana e di mia mamma nessun miglioramento, le lacrime versate fino ad ora erano pochissime o quasi niente.  
Era da circa 10 minuti che stavo davanti a quel fottuto specchio nei bagni della scuola senza una giusta motivazione, forse per pensare chi lo sa, quando improvvisamente sentì chiudere la porta del bagno a chiave, mi voltai notando Harry con uno sguardo piuttosto serio, -perché hai chiuso la porta idiota- dissi avvicinandomi, mi prese il polso portandomelo in alto -sai che per colpa tua Anne sta male?- disse il deficiente, -da quando te ti interessi dei sentimenti della gente?- chiesi senza ripensamenti, -non lo so ma a lei ci tengo- disse -senti non ho voglia di discutere- dissi, sbuffai, -perchè sentiamo, ti piaccio, è per questo?- sbarrai gli occhi -ma pensi davvero di essere il centro del mondo, mi dispiace per te ma per me non lo sei, tu lo sai che mia mamma è in coma e questo pomeriggio andró a trovarla in questo moemento non voglio alcun pensiero per la testa che non sia lei, tu non puoi capirmi, già la famiglia Styles è così unita non come la mia che mio padre se ne è andato quando avevo 2 anni e mia mamma è l' unica che si è presa cura di me, ma ora viene fuori che ha il cancro e io non posso fare niente. Sei solo un egoista Harry e nient' altro- riaprì la porta uscendo il più velocemente da lì, sentivo che da un momento all' altro sarei scoppiata. 
"Mi manchi mamma mi manchi più di qualsiasi altra persona al mondo, mi hai sempre confidato di essere forte anche nei momenti difficili io cerco di esserlo, ma non è molto facile sai? A volte penso a me e te su un prato fiorito a fare il picnik come un allegra famiglia, già per me una famiglia non deve essere per forza composta da madre padre figlio fratelli o sorelle, a me basti tu a completarla, ti ho sempre voluto bene mamma ma solo in questo momento posso accorgermi di quanti errori abbia fatto con te non chiedendoti mai come stavi e me ne pento. Ti chiedo solo di perdonarmi" dissi stringendo la sua mano, una lacrima mi rigó il volto, mi alzai e uscì da lì, trovando Harry di fronte a me seduto con il viso rivolto verso il basso, mi sedetti vicino a lui -come sta?- sentì improvvisamente, -come sempre- risposi, alzó la testa e mi guardó per un millesimo di secondo mi parve di vedere tristezza nei suoi occhi, -e tu cone stai?- lo guardai, un' altra lacrima mi rigó il volto per poi farne scendere altre, -sfogati- disse, incominciai a piangere mentre Harry mi avvolgeva in un caloroso abbraccio -sta tranquilla tua madre è una donna forte vivrà solo pe te per dimostrarti il bene che ti vuole, per vedere sua figlia crescere, per vederla tra diversi anni quando si sposerà formando una bellissima famiglia proprio come la tua, ma soprattutto vivrà per vederti felice- alzai la testa notando che non ero l' unica che piangeva, sorrisi -credo che ho avuto pregiudizi sbagliati su di te- dissi -no sono corretti, sono uno stupido insensibile- disse, -ora peró hai dimostrato il contrario- dissi sorridendogli, annuì ricambiando il sorriso, notai che si stava avvicinando a me, inizialmente non mi opposi ma poi mi allontanai -scusa- disse, scossi la testa sorridendo. 
I giorni passarono e mia mamma era sempre instabile, Harry mi faceva compagnia e scoprivo nuovi lati di lui che non avrei mai immaginato. 
(Consiglio ascoltare Key To My Heart http://m.youtube.com/watch?v=zb0o5bTREFA) Era esattamente il 31 Dicembre e io ero lì in ospedale erano passati 2 mesi, Harry era a passare capodanno con i suoi amici e faceva bene, mentre io ero lì in quello stupido ospedale aspettando che mia mamma riaprisse gli occhi. A un certo punto arrivó Harry tutto trafelato -che ci fai qui?- chiesi, -non vorrai mica che ti lasci sola- gli sorrisi abbracciandolo, sia io che Harry ultimamente eravamo molto uniti e dovevo ringraziarlo perchè se non fosse stato per lui credo che a quest ora starei a commiserarmi. Era mezzanotte e io mi ero addormentata sulla spalla di Harry sentivo diversi rumori e molti passi, non capivo niente, mi svegliai e in quell' esatto momento uscì il dottore -signorina Lee mi dispiace ma sua madre non c'è l'ha fatta- il mio corpo non reagiva avevo solo una voglia irrefrenabile di fuggire, 1 2 3 lacrime scesero per poi continuare. Mi alzai correndo via piangendo come una disperata, uscì dall ospedale notando che c' erano i fuochi d' artificio, Harry che a quanto pare mi corse dietro mi fermó - lasciami- urlai in lacrime, -no...- ci fu qualche secondo di silenzio poi Harry continuó, -quando ti avevo detto che ti sarebbe stata vicina era vero, lei è qui ti sta guardando mentre fuggi, lei vuole vederti sorridere non scappare- disse, -è morta Harry è morta non puó vedermi- urlai, -No! Non è morta tua mamma c'è nei tuoi ricordi nei tuoi sogni non con la sua presenza ma c'è, ti sta guardando adesso scommetto che sará triste di vederti così, devi essere forte, scappare non serve a nulla- urló, le lacrime continuavano a scendere -perchè ti ostini a consolare una cretina come me soprattutto orfana- dissi, mi guardó negli occhi e prendendomi il viso tra le mani disse -perchè odio vederti soffrire e perchè...- -perchè?- chiesi, non rispose , scossi il capo allontanandomi e andandomene finchè sentì prendermi per il polso e mi tiró verso di lui, mi bació uno di quei baci pieni di passione, mise le mani sui miei fianchi mentre io infilavo le mani tra i suoi ricci, sentivo una mandria di elefanti nello stomaco, mi ero innamorata di lui ne ero certa, si allontanó e guardandomi disse -io ti amo Amy e quando dicevo che avrai una famiglia con un marito e tanti figli ecco da quel momento avrei tanto desiderato essere io il padre dei tuoi figli- sorrisi e lo baciai per poi sussurrargli sulle labbra -e io la madre dei tuoi figli- mi bació ma mi allontanai ancora di qualche cm -e mo che c'è- disse sorridendo -ti amo- dissi, lo baciai dimenticando la sofferenza e il dolore che provavo per la perdita della persona più importante di questo mondo.


            
  
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