Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: albalau    25/06/2012    1 recensioni
Ho provato ad immaginare una storia con i nostri beniamini trasportati un'altra epoca. Ho un po stravolto tutto, ma come sempre Maya e Masumi dovranno combattere contro tutto e tutti per il loro amore. Ci riusciranno?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 39

 

 

Il silenzio della notte era rotto solo dal rumore del vento. I guerrieri dei due fronti si studiavano in silenzio.

Masumi era consapevole di essere in inferiorità numerica, ma non potevano più tornare indietro. Dovevano porre fine alla tirannia di Yuu e quella notte. A costo di rimetterci la vita.

-Allora, fratello, siamo giunti alla resa dei conti.- disse Yuu sorridendo.

-Già, ma se fossi in te non canterei vittoria troppo presto.- gli rispose con durezza.

Il giovane Faraone scoppiò in una sonora risata, poi alzò un braccio.

-Avanti!- gridò.

Da dietro gli alberi uscirono gli uomini hai suoi ordini, scagliandosi su di loro.

-Venderemmo cara la pelle! Sterminiamoli!- la voce di Utako caricò le sue guerriere che si lanciarono all'attacco.

In breve tempo il silenzio fu sostituito dal cozzare delle spade. Combattevano senza risparmiarsi, Masumi e i suoi. Tutto dipendeva da quello scontro.

La loro vita. L'intera esistenza del loro Paese.

Hijiri, con Rei a fianco, davano tutto, coprendosi le spalle a vicenda. L'uomo era notevolmente impressionato dal miglioramento della sua donna. La sua forza di volontà l'aveva aiutata a tirare fuori doti che nemmeno sospettava di avere.

Hamil, insieme ad Utako, cercava di aprire un varco per Masumi. A lui il compito di fronteggiare il sovrano, ma l'impresa non era delle più semplici. Per ogni mercenario abbattuto, ne comparivano altri due. Sembravano infiniti.

-Se continuiamo così, non so per quanto resisteremmo.- constatò Hamil.

-Lo so, ma non abbiamo alternative.- rispose la donna, ben conscia che, a parte un miracolo, in breve sarebbero stati sopraffatti.

-Non dobbiamo arrenderci, ne smettere di sperare.- intervenne Maya.- I miracoli accadono. Basta crederci.-

La guardarono, affascinati dalla fiducia che albergava nei suoi occhi. Ma non ebbero il tempo di replicare, che un'altra ondata si scagliò su di loro.

Masumi si parò davanti alla sua donna, per impedire che fosse colpita, ma la ragazza fu più lesta e abbatté il suo avversario.

-E questo dove lo hai imparato?- chiese l'uomo stupito.

-Beh, ammetto che quando non eravamo intente a pregare, Ayumi mi ha dato delle lezioni.- disse abbassando lo sguardo.

-Ricordami di ringraziarla.- rispose, schivando un fendente.

Sorrise tra se. Quella ragazza era piena di sorprese.

Nel frattempo, Ayumi, sentendosi attaccata alle spalle, si voltò, bloccando la spada che stava per colpirla e riconoscendo la sua avversaria.

Il suo sguardo si indurì, diventando ghiaccio.

-Perché Mina! Ci hai tradite, hai tradito colei che ci ha cresciute come figlie! Hai tradito il tuo giuramento!- le gridò.

Mina forzava il braccio, ma non riusciva a togliere la spada alla bionda.

-Tu! La colpa è solo tua!-

Ayumi rimase stupita da quelle parole.

-Che stai blaterando.-

-Prima che tu arrivassi ero io la preferita di Utako, ma dopo...dopo tutto è cambiato. Aveva occhi solo per te e io ero stata messa da parte!- le svelò, con rabbia.

Si staccarono, fissandosi ansanti. Una con odio, l'altra sconcertata.

-Tu non sei mai stata allontanata da lei.- insistette.

-A no? Le missioni più importanti sono sempre state affidate a te e a me lasciava solo le briciole.-

Ayumi scosse la testa.

-Era solo perché lei non voleva che rischiassi più del dovuto. Se...se ti fosse capitato qualcosa, ne sarebbe morta.- confessò alla fine.

-Non dire falsità!- urlò, scagliandosi nuovamente su di lei.

Ayumi parava ogni colpo, ma la stanchezza cominciava a farsi sentire e le braccia le dolevano, ma non poteva cedere. Non fino a che non le avesse svelato la verità.

-Non sto mentendo Mina.- doveva convincerla.

-Visto che dici così, cosa credi mi farebbe adesso, se non uccidermi in caso di vostra vittoria?-

Ayumi abbassò leggermente lo sguardo. Aveva ragione. Il loro giuramento puniva con la morte i traditori. Chiunque essi siano.

-Allora cerca di redimerti in qualche modo, aiutandoci. Non combattendoci.-

-Non posso. Ormai ho dato i miei servigi a Yuu e non posso tornare indietro. Nemmeno se volessi.- concluse la frase quasi in un sussurro, ma che l'avversaria udì.

Quella frase, però, intaccò la difesa di Mina e Ayumi ne approfittò. La disarmò e, in seguito, la prese per un braccio, schiacciandola a terra.

-Uccidimi.- la pregò, ormai conscia che la fine era arrivata.

-No, non fino a che non mi dirai che intendevi.-

La ragazza non disse una parola, ma iniziò a singhiozzare silenziosamente. Ayumi continuava a tenerla ferma, pregando che si decidesse a parlare. Alla fine, Mina cedette.

-Yuu...lui...lui ha mio figlio.- confessò.- Se non lo aiuto, lo ucciderà!-

Ayumi sgranò gli occhi. Un figlio! Ma come...Non era il momento, ma dopo avrebbe dovuto dare spiegazioni.

-Ne riparleremmo. Ora aiutaci e ti prometto che anche lui sarà salvo. Yuu cadrà.- le disse con fermezza.

Mina la guardò con le lacrime agli occhi.

-Promettimelo.- chiese speranzosa, desiderosa di crederle.

-Te lo giuro su quello che ho di più caro. Fallo per lui e per darti la possibilità di farti perdonare da tua madre.-

A Mina mancò il fiato ad udire quelle parole.

-Mia...mia madre? Lei è...- Ayumi la interruppe.

-Non è morta, era una bugia, ma a fin di bene. Tua madre è Utako. Ora capisci il perché ti teneva lontana? Io ero più sacrificabile di sua figlia.- le spiegò con un sorriso.- Ora andiamo e rendila nuovamente fiera di te.-

Le porse la mano e l'aiutò ad alzarsi.

-Non sarà facile, siete in netto svantaggio.- constatò Mina.

-Lo so, ma loro non hanno la nostra forza. Ce la faremmo.-

 

Ormai lo scontro andava avanti da parecchi minuti. Le perdite erano evidenti da entrambe le parti, ma in particolare tra le fila di Masumi.

-Masumi, non possiamo andare avanti così. Se vogliamo fermarli, dobbiamo colpire Yuu. Con il loro capo fuori gioco, sarà facile avere ragione di loro.- disse Hamil.

-Già, ma non riusciamo ad avvicinarci. Maledizione!-

-Ho un'idea.- s'intromise Maya.- Se mi offrissi a lui, come diversivo, forse la sua attenzione...-

-Non se ne parla Maya!- la fermò il principe.

-Ascoltala, forse non ha tutti i torti.-

Satomi li aveva appena raggiunti e, valutata l'idea della ragazza, aveva subito notato che la sua era un'ottima trovata.

-Lo potremmo distrarre a sufficienza per poterlo aggirare senza essere notati.-

-Io non posso rischiare la sua vita.- continuò imperterrito.

-Non mi accadrà nulla.- insistette Maya.

Masumi stette in silenzio un attimo, valutando quella soluzione. Doveva ammetterlo, era davvero la sola.

-E va bene. Ma se ti accadesse qualcosa...- non continuò.

Maya posò una mano su quella dell'amato, stringendola con dolcezza.

-Non succederà.-

L'uomo annuì e, a malincuore, la lasciò andare.

Maya schivò un fendente, poi facilmente parato da Hamil e si mise in mezzo al giardino.

-Faraone!- gridò.

Il chiasso intorno a lei cessò e Yuu si sporse per guardarla.

-Ferma questa follia e io mi consegnerò a te. Siamo pochi per affrontare tutti i tuoi uomini e non voglio più che nessuno perisca. In cambio ti prometto sottomissione assoluta, per l'intera durata della mia vita.-

Yuu sogghignò, soddisfatto. Il suo obbiettivo era stato raggiunto, ma mancava ancora una cosa per il compimento della sua opera.

-Vediamo se ho capito bene. Tu ti consegneresti a me e io in cambio che dovrei fare?- domandò, già prevedendo la sua risposta.

-Lascia liberi coloro che si sono opposti al tuo volere e potere. Questa è la mia sola richiesta.-

-Sai, immaginavo questa risposta, ma lo sai anche tu che non posso accontentarti.- vide la rabbia sul viso di lei, allora continuò.- Ma voglio essere clemente. Darò loro fino all'alba per scappare, poi i miei soldati partiranno all'inseguimento. Il resto verrà da se.-

Maya restò impietrita. Nemmeno la sua resa poteva salvare totalmente la vita alle persone a lei care.

-Allora Maya, accetti?- chiese impaziente, ma ormai sicuro di avere la vittoria in pugno.

Maya chiuse gli occhi e prese un profondo respiro. Stava per accettare, quando un forte rumore alle sue spalle fece girare tutti i presenti.

Spalancò gli occhi, incredula. Un numeroso numero di uomini era comparso e, alla loro guida, colei che fino a quel momento era ancora la regina d'Egitto.

-Ora è giunta la tua fine, mio caro consorte e fratello.-

 

  
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