ISPIRATO AD UNA STORIA VERA.
Ringrazio G. che mi ha fatto venire voglia di scrivere ancora.
Ringrazio N. perché è la persone più fantastica che io abbia mai incontrato.
Ringrazio S e M. perché sono le mie migliori amicche online, e gli voglio un bene assurdo.
Ringrazio V. perché c’è da quattro anni, e non ci pensa nemmeno a lasciarmi da sola.
E ringrazio il mio migliore amico, interpretato da Niall.
 
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, PERCHE' NON SONO MOLTO SICURA DI QUESTA OS!

- Mo.
 
 
 
E Domani?
 
 
Siamo migliori amici da sempre praticamente, ma adesso basta. E’ una superstar, ma questo non gli da mica il diritto di ignorare la sua fottutissima migliore amica. Eh no, questa volta ha esagerato.
Glie lo faccio vedere io il benvenuto quando torna. Anzi, l’organizzazione della festa a sorpresa mi sta facendo venire una tristezza infinita. Lo odio. Mi arriva un messaggio da suo padre: “stiamo arrivando”. Due semplici parole, che urlo agli altri per sovrastare il rumore del salotto affollato.
Si scatena praticamente il panico: gente che corre di qua e di la, che rimette in ordine il divano, che sistema le sedie e nasconde gli affetti personali degli invitati. Quando finalmente riesco a chiudere tutti dentro alla cucina, la macchina svolta nel vialetto. Tratteniamo tutti il fiato. Sentiamo le chiavi nella serratura e ci prepariamo tutti ad uscire dal nostro nascondiglio. La porta si apre e noi usciamo correndo dalla cucina urlando ‘sorpresa’. Lui viene subito sommerso dagli abbracci degli invitati, così che io possa svignarmela in camera sua. Vorrei tanto tornare a casa, ma sono curiosa di sapere quanto ci metterà ad accorgersi che non sono a festeggiare il suo ritorno. Temporaneo per di più.
Mi avvicino alla finestra e fisso fuori: Il cielo è nuvoloso, come sempre; e il piccolo giardino ordinato mi riporta alla memoria vecchi ricordi.
Sono talmente immersa nei miei pensieri che nemmeno mi accorgo del suo ingresso nella stanza, e mi giro sorpresa. “Eccoti finalmente!” esclama lui avvicinandosi velocemente per abbracciarmi.
Ma io mi scanso, perché non voglio avere nessun tipo di contatto con lui, so che crollerei subito.
“Cosa c’è?” mi chiede subito lui. “Come cosa c’è Niall?” gli chiedo io di rimando. Guardo lo sconcerto farsi largo fra i suoi lineamenti così famigliari. I capelli biondi ossigenati, gli occhi azzurri, il fisico scolpito. Manca solo una cosa in lui, il suo caratteristico sorriso.
“Lo so cosa c’è.. – inizia lui – so che sei arrabbiata perché non mi sono più fatto sentire”.
“Ma sei un genio allora!” commento acida.
“Non essere così cattiva”
“Lo sai che te lo meriti”
“Si, lo so – afferma serio Niall – e mi dispiace, mi dispiace un casino. E le fan, le interviste, i concerti non sono una scusa. Mi sei mancata davvero tanto.”
“Ma non è solo quello.. le cose sono cambiate e mi sembra che tu non sappia più niente di me…” dico con un filo di voce.
“So molte cose su di te: So che ti ami Demi Lovato, che non ti separi mai dalle tue cuffiette..” lo interrompo, mentre lui fa il conto con le mani.
“Ma questo lo sanno tutti!” esclamo delusa.
“Ma io lo so in modo speciale!” replica lui sorridendo apertamente. Purtroppo per i miei piani il suo sorriso è contagioso, così mi ritrovo a tentare di non ridere con scarsi risultati.
“ Smettila di farmi ridere cazzo! Io sto cercando di essere arrabbiata con te!” dico infastidita e divertita allo stesso momento.
“Si, ma mi vuoi troppo bene per essere arrabbiata!” dice malizioso lui.
“No invece, ti odio!” dico sempre più arrabbiata.
“Ah si?” mi dice abbracciandomi.
Per qualche secondo rimango stretta fra le sue braccia, l’unico posto dove mi sia mai sentita al sicuro, ma poi mi stacco.
 “Si, ti odio!” ripeto convinta.
Ma lo vedo dai suoi occhi, non ci crede più alla mia rabbia, anche se si nota anche che si sente molto in colpa.
“Dai, ti prometto che ti scriverò tutti i giorni quando andrò in tour!” esclama abbracciandomi di nuovo. Ma io mi stacco ancora, più infastidita di prima.
“Ma vedi che non hai capito un cazzo, allora?”.
 “Stai tranquilla, so cosa intendevi!”.
Lo guardo negli occhi e mi sento sprofondare. Non mente, lui non lo fa mai con me.
Non posso fare a meno che sorridere, e allora Niall tenta di nuovo ad abbracciarmi, questa volta con successo. Fra le sue braccia mi sento bene. Quando avevamo tutte e due tredici anni gli dissi che il suo era l’abbraccio migliore che avessi mai ricevuto. Ed è vero ancora adesso, perché i suoi dieci cm di altezza in più di me mi fanno sentire ancora una bambina.
Alzo lo sguardo e lo fisso negli occhi. Ci avviciniamo lentamente l’uno all’altra, ma poco prima che le nostre labbra si sfiorino Niall mi chiede se l’ho perdonato.
 In tutta risposta annullo le distanze fra noi e lo bacio.
Tredici anni fa ho conosciuto Niall rompendogli un braccio per sbaglio.
Dodici anni fa è riuscito a perdonarmi per quel fatto.
Undici anni fa ci siamo ritrovati in classe assieme.
Dieci anni fa mi ha difeso da dei bulli che mi importunavano.
Nove anni fa mi ha insegnato a giocare a baseball.
Otto anni fa siamo andati alle medie assieme.
Sette anni fa gli ho dato ripetizioni di storia.
Sei anni fa mi ha dato un bacio a stampo per il gioco della bottiglia.
Cinque anni fa mi sono rotta una gamba giocando a scappare da lui sotto la pioggia.
Quattro anni fa lui siamo andati assieme al concerto di Demi Lovato.
Tre anni fa ho capito di essere nei guai fino al collo, perché mi sono innamorata del mio migliore amico.
Due anni fa lui è partito per XFactor
Un anno fa è diventato una popstar famosa.
Oggi mi ha baciata,
e Domani?