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Autore: eleanor89    10/01/2007    5 recensioni
Introduzione: devo ringraziare jaheira j. che mi ha ispirato l'idea di usare i propri sentimenti per descrivere una situazione o i pensieri di un personaggio. nel mio caso Gaara, perchè in passato la mia vita sociale è stata come la sua. i miei non hanno cercato di uccidermi, e non ho un tasso sigillato in me, ma il resto non cambia. p.s. questa storia l'ho già postata da un altra parte, è tutta mia e nn l'ho scopiazzata da nessuno! ^^
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sin da quand’ero bambino, tutti mi evitavano

 

Ciao!!!! Ho scritto questa one-shot perché ho pensato che la persona di cui comprendo meglio i sentimenti è Gaara, (anche con Hinata e Naruto non scherzo), perché della solitudine ne so qualcosa, perciò ho pensato di scrivere questo, che per me è ciò che può provare gaara, ciò che ho provato anche io. Non so quanto possa esser venuta bene, ma ci ho messo il cuore. Leggete e giudicate!

p.s. qui essendo Gaara mi riferisco a Naruto, Temari, Kankuro & co. Ma quando pensavo queste cose naturalmente mi riferivo ai “miei” Naruto, Temari ecc… che ringrazio tutt’ora, anche se non leggeranno quasi sicuramente questa fic.

 

 

 

Sin da quand’ero bambino, tutti mi evitavano

Tutti mi odiavano,

nessuno mi era amico,

solo risate di scherno alle mie spalle,

commenti a me incomprensibili.

Cercavo aiuto tra le mie 4 mura,

la mia cosiddetta casa,

ma nessuno ha mai capito.

Non avrei fatto del male a nessuno.

Le uniche cose che avrei voluto avere erano amore, comprensione, amicizia,

quell’amicizia che a volte si vede soltanto nei telefilm,

dove si scherza, si litiga, ci si diverte, ci si appoggia l’un l’ altro,

delle persone su cui contare

sempre.

allora non potendo avere questo, mi sono chiuso in me stesso,

ho cercato di dare a vedere che non mi importava ciò che dicevano,

anzi che non me ne accorgevo neppure, perché sarebbe stato troppo difficile nascondere il dolore che provavo,

era meglio recitare del tutto.

Un film infinito,

dove la mia vita andava avanti,

e io la guardavo dall’esterno.

Dire a tutti che uccido per sentirmi vivo.

Sbagliato.

È solo che ho paura di morire.

Ma la morte è l’unica cosa che volevo, e cercavo disperatamente un amico che me la donasse.

Poi crescendo, dopo tanto dolore giorno dopo giorno,

ho smesso di voler soltanto morire, ero imprigionato in una bolla di dolore senza uscita, e soffocavo nel desiderio di cambiare.

 

Poi ho incontrato lui, quelle persone.

Loro mi hanno mostrato l’amicizia.

Per la prima volta, sono uscito dalla mia bolla.

Avevo paura, perché quando finalmente ottieni qualcosa dopo tanto tempo,

perderla è più straziante che non averla mai avuta.

Ma loro hanno continuato ad esserci,e ci sono ancora.

E adesso?

Mi sono reso conto di non essere poi tanto forte, anzi di non esserlo affatto,

perché quella persona, con una storia simile alla mia,

era diventata forte davvero.

E al suo confronto io non valgo nulla.

E nonostante tutto, quando sono con loro, sento di non essere solo,

ho imparato che ci sono persone che nonostante il mio modo di essere mi amano.

La mia famiglia.

Ora non sono più solo.

Ora non sono più infelice.

Forse.

So che la mia vita non sarà lunga come quella degli altri, lo sento.

Ma non sarò io a togliermela.

Lotterò un momento dopo l’altro, per continuare a vivere,

per raggiungere uno di quei rari momenti in cui si è davvero felici,

anche se mi rendo conto che tutte le volte,

un momento prima di raggiungerli,

sono sul punto di crollare.

Cambierà mai tutto ciò?

Smetterò di avere la sensazione che nessuno mi ami tutte le volte che non ci sono loro davanti a me,

a darmi prova che sbaglio?

Forse no,

ma non credo di poterci fare nulla.

l’unica cosa che posso fare,

è sperare che un giorno sarò come tutti gli altri.

E nel frattempo, convincermi che va tutto bene,

che sono soltanto mie impressioni, la sofferenza e la solitudine che sento.

Perché non è vero che sono solo.

Perché posso cambiare il mio destino.

Tu l’hai fatto Naruto.

Io sono meno forte di te.

Ma posso farlo anche io.

E ora continuerò a lottare per diventare come te.

Per raggiungere un altro momento di felicità.

Per non restare più indietro rispetto a te.

Per non restare indietro a nessuno.

Per andare avanti.

 

Gaara.

 

   
 
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