Sailor Moon - European Battle, Introduzione.

Le foglie d'autunno cadevano dagli alberi in modo elegante, come ballerine su un palcoscenico invisibile: quello era senz'altro un modo dignitoso di morire. Usagi osservò meccanicamente quel processo che sembrava eterno, senza cambiare espressione: nella sua mente andavano a crearsi scene terribili, dove le protagoniste erano le sue amiche, le altre guerriere Sailor. 

"Sono morte per colpa mia." Mormorò Usagi, in mezzo al parco ricoperto di foglie secche: non faceva altro che incolparsi, dopo aver saputo della morte delle sue amiche. Si erano sacrificate per un bene più grande, come avrebbe dovuto fare lei, se solo fosse stata con loro, nel momento fatidico: avrebbe risolto qualcosa, un suo intervento? 

Le lacrime ormai erano passate: non avrebbero fatto tornare indietro nessuna di loro, nemmeno Sailor Mars, quella che da sempre aveva dimostrato coraggio e fermezza. Mamoru non voleva sentire altri discorsi del genere da parte di Usagi: la loro vita era cambiata, vivevano ormai insieme, e in un nuovo paese, lontano dal Giappone, lontano dalla stessa Luna. 

"Amiche mie." Pensò Usagi, stringendo nella mano lo speciale orologio con il quale comunicava con le altre Sailor nei casi di emergenza: non suonava più da mesi ormai, tuttavia non aveva smesso di sperare in un suo richiamo. 

I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dal balzo felino di Luna, la gatta di Usagi, che si fermò sul ramo di un albero, guardando fisso la sua padrona. 

"Oh, Luna, che ci fai qui?" Esclamò Usagi sorpresa. La vispa gatta fece un secondo balzo, precipitandosi accanto a lei, poi rispose: "Mamoru ti sta cercando. Sei sparita da ore e non rispondi alle sue chiamate." Usagi estrasse dalla tasca il telefono, notando le dieci chiamate perse del suo fidanzato. Un terribile senso di colpa le attanagliò lo stomaco. "Accidenti.. Mamoru. Che sbadata. Non mi sono accorta dell'orario e... Beh, forse è meglio andare."