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Autore: KillAnyoneForYou    26/06/2012    9 recensioni
Una breve favola su come la gelosia può rovinare intere esistenze.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una melodia, essa viveva nell'aria e viaggiava per mari e monti sperando di poter incantare qualcuno e di poterlo aiutare a seguire il suo cuore.
Era una melodia strana: a volte era soave come il canto di un usignolo, altre era squarciante e riempiva di tristezza chiunque incontrasse.
A volte era muta e ascoltava i sussurri di tutti, alla ricerca forse di una melodia che combaciasse con lei, che potesse creare un componimento capace di fare innamorare tutti coloro che l'avessero ascoltata al primo istante.
La ricerca era estenuante, nessuna melodia incontrata combaciava con lei.
Un giorno la melodia smise di emettere suoni e si spense, morente.
Una nota che la seguiva da molti anni, non avendo avuto mai il coraggio di danzare con lei, la vide e emise il suo flebile suono.
Non era nulla di speciale, era una nota in fondo, un LA timido e inesperto.
La melodia socchiuse gli occhi e vide la timida nota, fece un debole sorriso e chiese aiuto al timido LA.
Il La, l'aiuto ad alzarsi ed emise ancora il suo languido tinnio.
Alchè la melodia senti nascere in lei il bisogno di suonare ancora, di danzara con quel fievole LA.
E così fecero danzarono per anni, facendo innamorare chiunque incontrassero, con la loro stupenda e perfetta sintonia.
La melodia però, era sempre in cerca della perfezione assoluta e non si accontentò mai della perfezione che quel LA le dava.
Riusciva ad essere sempre diversa ogni giorno, riusciva ad incantare tutti, a far sorridere ogni singola cellula vivente incontrasse.
I fiori sbocciavano quando li sentivano arrivare, così come il sole splendeva dopo aver sentito il componimento, tuttavia la melodia era sempre in cerca di nuove emozioni da suscitare, di nuovi suoni da emettere, di nuove tonalità da raggiungere.
Non si dava pace e cercava di nascondere il tutto al timido LA, che nel frattempo le era totalmente devoto, non essendosi mai sentito così perfetto, avendo raggiunto l'oggetto dei suoi desideri pieni di paure.
Una sera mentre danzava con il LA, la melodia si girò guardando il suo mantello riempito con le note che la componevano, sentiva come se una nota brillasse più delle altre quella sera. Si accorse così del suo RE, splendente più che mai. Inutile raccontare dell'incontro con il RE, fu del tutto casuale, la melodia quella volta non ne era in disperata ricerca come del LA, però in quell'istante, quella sera, vicino ad una spiaggia illuminata, capì che senza quel RE non avrebbe mai potuto essere così perfetta. La melodia restò stupita da questo fatto, era stata sempre convinta di dover cercare altri suoni per raggiungere la perfezione, invece quella era già dentro di lei, accanto a lei, tranquilla e per nulla gelosa della nuova danza con il LA.
La melodia allora capì che senza quelle due note non sarebbe mai potuta essere incantevole com'era. Certo tutte le altre le erano indispensabili per vivere, ma queste la rendevano splendente e irraggiungibile dalle altre melodie.
Con questo pensiero lei danzò ogni giorno della sua esistenza, dividendo la sua devozione per le sue note preferite, senza mai saperne scegliere nessuna da adorare più dell'altra.
Un giorno però le due note, devote alla melodia di cui sentivano un bisogno esasperato, decisero di farsi notare da lei in modo che scegliesse chi adorare di più. Esse suonarono più forte quel giorno, sovrastando tutte le altre note, che spaventate smisero di esistere, rendendo muta la maggior parte della melodia. La melodia smise di danzare, mutilata com'era e cominciò a perdere suoni nel fiume sottostante, si accorciò divenne solo l'insieme di quelle due note, stonate, che risuonavano prepotenti l'una sull'altra senza voler dare spazio a nessun altro. Quel suono orrendo e stonato risuonò nella vallata dov'era passata la melodia quel giorno, e tutti litigarono, si lasciarono, i fiori morirono e venne il temporale. La melodia non potendo scegliere nessuna delle due note, perchè adorante per tutte e due, vedendo il suo unico scopo vitale distruggersi sotto i suoi occhi si spezzò, le due note caddero nel fiume risuonando ancora per prevalere l'una sull'altra e non accorgendosi che la melodia era morta affogata. LA e RE litigarono fino allo sfinimento, accorgendosi poi, troppo tardi, che la melodia aveva cessato di esistere e ammutolendosi per sempre consapevoli di esserne stati la fine e l'unica ragione di esistenza.


Sogni d'oro principessa.
   
 
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