Eccomi, ultimo
giorno di scuola, non pensavo sarebbe passato così in fretta
un anno
scolastico. Mi trovavo come sempre nel mio solito banco a leggere un
fumetto
mentre tutti i miei compagni di classe parlavano tra di loro e di cosa
volessero fare in estate. Io sapevo già che mi aspettava una
noiosa estate a
casa dei miei nonni. Era tutto normale, finché non tornai a
casa; vidi tutti i
miei familiari che preparavano le valige,pensai tra me e me che stavano
organizzando un viaggio.
-non mi
avete detto niente?- Domandai con faccia scioccata; provai ad alzare un
sopracciglio per rendere più reale la mia espressione
disorientata, ma non ci
riuscii, era una delle cose che non riuscivo a fare pur mettendomi
d’impegno..
-non ti
preoccupare,ti ho preparato io le valige so che non sei in grado di
farle perché
ci metteresti solo i tuoi fumetti senza mettere alcun abbigliamento-
Disse mia
madre con una
faccia sorridente.
Ancora
dovevo capire se era un suo commento sarcastico, eppure ho 15 anni e so
come si
prepara una valigia...pensai tra me e me.
Corsi verso
mio padre chiedendogli
dove eravamo
diretti.
-È
una sorpresa!- Mi rispose sorridendo anche lui.
Così
presi qualche fumetto,l’mp3 e il mio videogioco preferito e
entrai in macchina
con mia sorella Michelle.Dopo qualche minuto salirono anche i miei
genitori e
partimmo. Non sapevo dove eravamo diretti così mi misi gli
auricolari alle
orecchie e mi addormentai sulla spalla di Michelle.
-Svegliati!
Presto, Svegliati! Prediamo l’aereo fa presto!-
Esclamò Michelle con tono
frettoloso. Io uscii subito dalla macchina con gli occhi semi chiusi,
vidi che
stavamo in un aeroporto. Così presi la mano di mia madre e
la seguii. Dopo
molto tempo salimmo in aereo e
sentii un
hostess dire che
eravamo diretti in
America.
-Oddio!-
Esclamai ad alta voce,non potevo crederci, eravamo diretti in America!
-Come
mai hai deciso di andare in America?- dissi con tono sorpreso a mia
madre. Mi
rispose con un sorriso. Non capivo: che le costava rispondermi?!
Così mi misi
le cuffiette alle orecchie e mi appoggiai sulla sua spalla. Non era una
cosa
essenziale saper il motivo di questo viaggio in America,
l’importante per me
era andarci.
Eccoci
qua, dopo tantissime ore di viaggio, eravamo arrivati a destinazione.
-Eccomi
America!- esclamai sussurrando.
Prendemmo un taxi che ci portò direttamente nella nostra casa estiva in America.Era molto accogliente, a 3 piani con un grande giardino. Finalmente non dovevo dividere la mia camera con Michelle. Presi tutti i miei fumetti e li poggiai su alcuni scaffali della mia nuova cameretta, poi sistemai anche i miei indumenti nell’armadio. Dopo qualche oretta decisi di guardare un po’ il quartiere in qui eravamo. Andai verso la strada e vidi un cane molto grande, (ho sempre avuto un debole per i cani molto grandi e pelosi) così tentai di accarezzarlo, ma fuggì io non esitai ad inseguirlo, senza pensare dove stavo andando. Così riuscii ad acciuffarlo e quindi ad accarezzarlo, era un cane molto affettuoso. Mi guardai intorno e non sapevo dove mi trovavo, così feci un giretto per il parco con il cane che avevo trovato. Improvvisamente sentii qualcuno cantare: aveva una voce indescrivibile, non era soltanto bella perché non era l’aggettivo che cercavo, era qualcosa al di sopra del bello; ne ero rimasta completamente paralizzata ma volevo vedere il ragazzo che cantava così magnificamente, così mi avvicinai ma non riuscii a vedere perché oltre a me c’era molta gente che lo ascoltava. Così mi accontentai di ascoltarlo. Cantava in un modo stupendo e anche le parole della canzone non erano da meno…
Salve a tutti, spero vi sia piaciuto il mio primo capitolo, è una storia di mia invenzione con protagonisti 30 Seconds To Mars che sono la mia band preferita.Se vi interessa il seguito non esitate a recensire ^^ Alla prossima ...
-Misa
<3