E poi il tempo non c'è stato più.
(o il tempo di un caffè)

 

A Fracassacuori ancora
e ancora e ancora.
Forse per sempre.

Gira nervosamente il cucchiaio nella tazzina, come se lo zucchero fosse troppo denso per sciogliersi. 

“Ero innamorata di te. Stavo per dirtelo, un giorno. Prima che ti innamorassi di lei.”

Un giorno di marzo, mentre andavo all'università.

“Perché non l'hai fatto?”

“Avevo paura di rovinare tutto. E credevo di avere ancora tempo.”

“E poi?”

Adesso tu stai con lei, te ne sei andato perché non hai bisogno di me. Eravamo amici.

Adesso vorrei baciarti e chiederti di fare l'amore per un po'.

“E poi il tempo non c'è stato più.”






 

_____________________

Questa drabble (100 parole ad esclusione di titolo e dedica) nasce da una sfida fatta con un gruppo di amiche sullo scrivere ad improvvisazione.
Stavolta "il compito" era scrivere una drabble e la sfida era renderla purissima, 100 parole, non una più, non una meno. E infatti il mio principale problema è stato tagliare una sola parola, visto che mi venivano sempre 101.
Comunque, alla fine eccola qui, spero di avervi trasmesso qualcosa, anche se con poche parole.
Aika.

Edit: inserisco i bannerini-premio vinti al contest "The Drabble Awards" indetto da adamantina, che ringrazio per essere stata così gentile nello stendere i giudizi <3

Premio Stile: Perché è delicato, tenero e struggente; l'alternanza di pensiero, narrazione e discorso diretto funziona alla perfezione, e anche la dedica contribuisce alla reazione di questo piccolo capolavoro.

Premio Emozione: Perché lascia una scia indelebile di malinconia e di rimpianto che resta nella mente per molto tempo dopo aver finito di leggere.