Kyle
«Voglio solo continuare ad essere Kyle.»
Sei parole; sei parole che racchiudono tutta la tua vita passata.
(sorrisi incerti cenni col capo ragazze bionde e carine al braccio di altri ragazzi biondi e carini e auto splendenti e occhiali alla moda...)
TAC.
Tre lettere; tutto il tuo futuro.
(ho paura di morire, House, ho paura una fottuta paura)
Quegli occhi chiari, che conosci tanto bene. Che leggono dentro, e forse per la prima volta in più di vent'anni si fanno leggere a loro volta.
«Posso vivere tranquillamente senza Kyle.» Sdrammatizza, ma sai che è sincero...
Perché la frase si conclude per entrambi allo stesso modo.
“Non posso senza te.”
ANGOLO DI VI'
Sono le due di notte, quasi.
Sono insonne, e in parte agitata per i due episodi di stasera di Dr. House, stellari, i più belli dell'ottava stagione a pari merito con quello incentrato sul mio buon Chase <3
Cooomunque, questi sono fanghèrleggiamenti che non interessano certo a nessuno a parte me xD
Io amo Wilson, con tutta me stessa. È un buon personaggio, un buon medico e un buon amico, e io spero ardentemente che non muoia, perché potrei piangere tutte le mie lacrime – e non sono una che piange facilmente. Già mi hanno buttato fuori Chase e sono imbestialita, figuriamoci...
Quel loro discorso sull'autobus mi ha stesa, perché la frase che fa da tappo finale a questa mia drabble di 110 parole è quella che tutti noi abbiamo pensato quando House ha detto quello che ha detto. È ovvio che sia così, andiamo.
Non è una HousexWilson, comunque.
Quello che ho cercato di descrivere è solo quel lato della meravigliosa e profonda amicizia che esiste tra questi due grandissimi uomini – e che per altri è sintomo invece di un legame di natura diversa – che non si vede ma c'è.
Perché sì, House senza Wilson e Wilson senza House non sono nulla.
Bon, e qui esaurisco le mie chiacchiere, e me ne vado a letto.
Fatemi sapere se merita, a me questa cosa del “Kyle” mi ha scossa profondamente.
Baci, #Vi