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Autore: alphaba    27/06/2012    1 recensioni
– questo è il programma, devi rispettarlo in ogni sua parte, non farlo una volta e sarai ammonita, due volte subirai una punizione fisica, alla terza sarai eliminata. Dimentica la tua vita fino al giorno del prelievo, l’addestramento inizia alle cinque di ogni mattina e termina alle otto di ogni sera, avrai venti minuti di pausa per il pranzo e la cena, non ti sono concesse altre pause o momenti di svago salvo che il medico non disponga diversamente, non ti è concesso girare senza permesso all’interno del complesso, alle nove di ogni sera dovrai rientrare nella tua stanza. Non ti è concesso l’uso di nessun apparecchio elettrico proveniente dall’esterno all’interno della stanza, e nessuno oltre a te può stare in questa stanza, se mai violerai queste regole la tua posizione e grado saranno rivalutati e perderai ogni privilegio acquisito. Nell’armadio trovi dei vestiti di ricambio, tra poco un responsabile verrà a impiantarti il sistema di controllo, ti preghiamo d’esser collaborativa, e ricorda che lo facciamo per il tuo bene. Bentornata a casa psi.
Genere: Azione, Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due.

 

- cosa mi avete dato? – chiedo. – in teoria la tua custode doveva dartela compiuti i dieci anni, ma non l’ha mai fatto a quanto pare, ora è morta… quindi pronta per l’addestramento? – addestramento, custode. Penso a quelle parole poi le nozioni arrivano al mio cervello. Io sono psi, ho diciotto anni e due mesi, e sono una protettrice. La mia custode, mia madre, è stata uccisa per aver cercato di rubarmi. I custodi hanno il compito di crescere i protettori e assicurarsi che raggiungano i diciotto anni in salute e con tutti gli arti, poi se necessario sono prelevati e portati nell’alveare per l’addestramento e un giorno se idonei potranno proteggere la scatola. Se io sono qui, significa che i protettori della scatola devono essere sostituiti, vecchiaia, malattia, non lo so. Mentre il mare d’informazioni mi travolge, mi accorgo che l’uomo alla scrivania mi sta fissando, aspetta che io raccolga le informazioni probabilmente e parli, ma non lo faccio, sto ancora raccogliendo informazioni quando è lui a parlare.  – sei pronta? – mi chiede
– sì. – rispondo
- da domani inizierai a seguire il programma, mi raccomando non cercare di ignorarlo, non ci piace molto punirvi, al contrario di quello che potete pensare. Ora che abbiamo risvegliato la parte dormiente del tuo cervello, possiamo proseguire senza interruzioni. Il tuo bracciale funziona come una chiave lo passi sul lettore e se hai il permesso una porta si aprirà, altrimenti resterai fuori, alla mensa ti servirà per avere la tua razione di cibo e cosa più importante ti permetterà di accedere agli extra che ti spettano di diritto. Domande? – mi chiede con aria interrogativa. Penso a quello che ha detto e mi ricordo. Il mio secondo. L’altro o altra psi, no è un lui perché io sono una femmina e mi serve un uomo in caso non fossimo idonei, dovremmo riprodurci per generare un altro protettore e colui con cui mi devo riprodurre è lui e nessun altro, siamo stati creati in modo d’esser compatibili geneticamente al 100%. – nessuna domanda – rispondo.
- perfetto. Abbiamo finito, io sono il tuo responsabile, per qualsiasi cosa chiedi a me. Ora sarai scortata a incontrare il tuo secondo. Ricorda che sei psi principale, puoi continuare a usare il tuo nome terrestre con gli altri protettori, capiamo che può confondere chiamarsi principale e secondo, siete tutti dei principali e secondi dopo tutto, ma quando vi trovate di fronte agli addestratori, responsabili, tecnici, chiunque non sia un protettore in addestramento dovete usare il termine principale o secondo preceduto dal vostro simbolo non farlo è considerato una violazione del regolamento. Ora puoi andare.

Esco e l’uomo che mi ha accompagnata prima mi dice di seguirlo e vengo portata in un'altra stanza. C’è solo un divano, un tavolino e un tappeto. Entro e mi siedo, dopo alcuni secondi un ragazzo entra. Mi guarda e dopo avermi studiata si avvicina e mi tende una mano. – sono psi secondo – dice, gli stringo la mano e mi presento come principale. Si siede, resta alcuni minuti in silenzio e poi si volta verso di me e inizia a parlare. - ti ho aspettato per due mesi, credevo che mi avrebbero eliminato, non si è mai sentito di un secondo senza un principale, ma per fortuna sei qua.  Come mai hai tardato? – mi guarda e lo osservo bene, capelli neri corti, occhi neri, corporatura massiccia, senza dubbio il suo custode l’ha fatto allenare molto nella sua vita precedente, io invece… sono bassa e la mia massa muscolare non è un gran che, dalle informazioni che mi hanno dato, i protettori sono soldati pronti a tutto per proteggere la scatola, devono resistere in qualunque situazione, dovrò recuperare il tempo perso. – la mia custode ha cercato di rubarmi, mi hanno aggiornata dieci minuti fa. - gli dico, e vedo la sua espressione stupita.
- ti voleva vendere o si era solo affezionata? – chiede incuriosito
- non lo so a dire il vero. – infatti, non lo so, cosa vuol dire che voleva vendermi? Chi mi comprerebbe?
- beh adesso sei qua e finalmente possiamo iniziare l’addestramento.- sorride, ha un bel sorriso, e gli occhi… mi accorgo che sono attratta da lui, probabilmente quando siamo stati creati ci hanno inserito qualcosa che ci facesse provare attrazione tra noi, in modo che non finissimo per rifiutare l’accoppiamento o peggio finissimo per accoppiarci con qualcun altro. Il pensiero di accoppiarmi con qualcuno che non sia il mio secondo mi disgusta come se fosse immorale e innaturale. Mi accorgo d’esser fissata, probabilmente il mio soliloquio mentale è durato troppo. – così tu sei secondo, posso sapere il tuo nome terrestre? Così sarà più semplice comunicare in presenza degli altri. – spiego, cercando di allontanare il disgusto causato dal pensiero di prima e dal mare d’informazioni che invadono la mia mente. – Adam, il mio custode mi chiamava così, tu come venivi chiamata? -
 – Talia – gli dico, sorride ed io rispondo al sorriso. Non so perché siamo qui, restiamo a parlare delle nostre vite precedenti. Scopro che lui viveva in Europa, nella parte ovest dell’Europa dall’altra parte del muro, dice che se si va vicino alla barriera si riesce a sentire ancora l’odore di bruciato. Ha vissuto la sua vita in Gran Bretagna a Londra. Mentre lui è quello con la storia interessante io sono quella vissuta nell’ignoranza in un paesino del Texas dei Nuovi Nuovi Stati Uniti d’America. Ma la mia storia lo appassiona comunque. Credo che ci lascino parlare per qualche ora poi una guardia ci ordina di raggiungere le nostre stanze e noi obbediamo. Entro nella mia stanza e mi stendo sul letto distrutta, oggi in pratica sono nata una seconda volta. Il mio bracciale mi ricorda che sono le ventuno e che alle ventuno e quindici saranno spente le luci, per cui mi tolgo i vestiti e m’infilo sotto le coperte, pronta a iniziare il mio addestramento.

 

  
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