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Autore: onlyheartandsoul    27/06/2012    3 recensioni
E se Louis e Niall fossero investigatori privati? Cosa succederebbe?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tomlinson e Horan, la strana coppia (?)

 
Era il suo primo vero caso, ma l’investigatore Louis William Tomlinson non era inesperto, anzi, aveva aiutato per anni uno dei più grandi investigatori di tutti i tempi: Conan Doyle.
Era così eccitato che aveva un sorriso da ebete stampato in faccia, anche il suo aiutante Niall James Horan era felicissimo ma non lo dava a vedere.
Mentre si dirigevano in auto verso il luogo del delitto non si sentivano rumori a parte le patatine che Horan stava sgranocchiando.
Il castello era fuori Londra, quindi ci sarebbero voluti più di una quindicina di minuti per arrivarci. Imboccarono una strada molto stretta e si ritrovavano in un bosco fittissimo, metteva i brividi solo a guardarlo. Si era ormai fatto buio.
La macchina si fermò appena si inoltrarono nel bosco. Louis e Niall scesero da questa non senza imprecare.
<< Un guasto al motore, non ci voleva proprio >> affermò Tomlinson
<< Saremo costretti a continuare a piedi >> continuò.

Prepararono tutte le attrezzature e, armati di coraggio si avviarono verso il castello. Si sentivano solamente i gufi, e, ad ogni loro gufìo, un brivido percorreva la schiena dei ragazzi.
Dopo più di cinque minuti di cammino arrivarono davanti ad un castello, era fatti di una pietra scurissima con i Gargoyle che sembravano sovrastare tutto e tutti.
Il campanello non funzionava, quindi dovettero bussare il più forte possibile per riuscire a farsi sentire dall’interno.
Dopo qualche secondo la porta venne aperta un uomo abbastanza alto con i capelli scuri e ricci. I suoi occhi verdi scrutarono i ragazzi per qualche istante
<< Voi siete gli investigatori che ho chiamato nel pomeriggio, vero? Io sono Harold, tanto piacere >> disse l’uomo allungando la mano.
<< Si, sono Tomlinson, e lui è il mio aiutante Horan. >>
<< Un po’ troppo giovani, no? >> disse sarcasticamente Harold.
<< Io ho 22 anni, mentre lui 20. >> rispose Louis indicando l’amico
<< Ora, però vorremmo vedere il corpo, grazie >> continuò.

Percorsero un lungo corridoio, poi entrarono in una stanza. Tutto era molto polveroso, i mobili, i libri, sembrava tutto abbandonato. Il corpo giaceva esanime proprio al centro della stanza. Horan alzò lo sguardo verso il soffitto.
<< Louis! Guarda sul soffitto, proprio in corrispondenza del corpo! >> disse sgranando gli occhi.
C’era un quadri, bellissimo, era molto raffinato e raffigurava una giovane donna. Louis rimase quasi pietrificato da tanta maestosità, ma la cosa più strana era che la donna sembrava guardare tutti, in un certo senso era viva. Sarà la mia immaginazione, pensò.
<< Lei come ha trovato il corpo? >> chiese Horan.
L’uomo rispose << Io facevo il domestico in questa casa, quando la signora Danielle morì, mi fece giurare di venire qui ogni domenica. Così ho fatto, oggi, però, mentre perlustravo le stanza l’ho trovato lì >> sospirò
<< Sapete, c’è una leggenda su questa casa, si dice che lo spirito della signora vaghi per questo castello, e che dipinga i quadri, infatti, ogni volta che torno, ne trovo sempre uno nuovo e lo ripongo nella sua stanza. >>

<< Possiamo vederli? >> chiese Tomlinson.
Entrarono nella camera di Danielle, c’erano un centinaio di quadri, uno sopra l’altro. Erano uno più bello dell’altro.

<< Lei è sicuro di aver controllato tutte le stanze? >> chiese Louis.
<< C’è una stanza, in una delle due torri, che è chiusa a chiave, la signora mi vietava di entrare >> rispose Harold.
<< Secondo me la vittima non era sola >>
<< Da cosa lo deduce Horan? >> chiese Tomlinson.
<< Ho notato la finestra rotta, quindi, secondo me si era perso e, siccome stanotte ha piovuto, è entrato per ripararsi, si vedono le sue impronte nel terreno. Il problema è che non ce ne sono altre >> rispose Niall con il suo tipico accento irlandese.

Si avviarono verso le due torri e si fecero indicare la stanza chiusa a chiave. Senza troppi problemi riuscirono ad aprirla, ormai la porta era vecchia, bastò solo una spallata e la serratura si aprì.
Sentirono qualcuno gridare e si precipitarono all’interno della stanza. Quello che videro era raccapricciante, un uomo che si dondolava avanti e dietro e che diceva
<< Andatevene, subito, andatevene, andatevene >>
prese un coltello appoggiato sulla scrivania e minacciò di morte i presenti.

Riuscirono a bloccarlo e a farlo calmare, poi iniziò a parlare, non riusciva a farlo bene ma si fece capire.
<< La signora Danielle mi diceva che non potevo vedere nessuno per la mia grave malattia, mi ha trasfigurato. L’unica cosa che potevo fare era dipingere >> scoppiò a piangere ma continuò
<< Dopo che lei morì, cominciai a girare per la casa e a lasciare in giro i miei quadri. Quando sentivo il maggiordomo mi nascondevo in camera. Stanotte però ho sentito un rumore provenire dal salone e sono andato a vedere. L’uomo mi ha fissato, non potevo lasciarlo scappare e l’ho ucciso. >>

<< Il mistero è risolto >> disse Louis << Ho appena chiamato un’ambulanza, verranno a prenderlo a momenti. >>     

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Questo è quello che la mia mente ha sfornato durante l'ultimo compito di italiano D:
spero vi sia piaciuto, se volete recensite :D baci
Ciao!!
  
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