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Autore: sorita    27/06/2012    1 recensioni
Estate.
Il rilassante rumore delle onde era l’unico senso di freschezza che si potesse trovare sotto a quel sole cocente.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Akiyama, Takato Matsuda, Un po' tutti | Coppie: Juri Katou/Jeri, Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Estate.
 
Il rilassante rumore delle onde era l’unico senso di freschezza che si potesse trovare sotto a quel sole cocente.
 
A meno che non restavi tutto il tempo in mezzo all’acqua, ovviamente.
 
Hirokazu e Kenta avevano appena smesso di giocare a pallavolo, era troppo caldo, non ce la potevano fare.
 
Così, affiancarono gli altri tre ragazzi che se ne stavano sdraiati sopra ai propri teli da mare ad abbronzarsi, chi a pancia in su e chi invece a pancia in giù.
 
Jianlinag passava il tempo a leggere un buon libro, mentre Takato parlava del più e del meno con Ryou.
 
-Già stanchi?- chiese il cinese non appena sentì i due ragazzi sdraiarsi accanto a lui.
 
-Si, è impossibile. – rispose con il fiatone il ragazzo occhialuto mentre sorseggiava una bella bibita fredda.
 
-Di che si parlava?- chiese Hirokazu mettendosi con  la pancia all’insù.
 
-Ma, niente di che.
 
-Non ci credo, Takato. Sicuro stavi parlando di Juri, come sempre.
 
Il diretto interessato arrossì, per fortuna che c’era l’abbronzatura a coprire il suo rossore.
 
Invece di replicare, il suo sguardo andò proprio sull’affascinante ragazza che stava cercando di far fare il bagno alla sua cara amica Ruki.
 
Non ne sembrava per niente intenzionata, l’acqua doveva esser gelida.
 
Sospirò guardandola.
 
-Uff, non avrò mai una speranza.
 
-Bè, se non ci provi, non lo saprai mai, che dici?- fece Jianlinag mentre sfogliava interessato il suo libro.
 
Lo guardò, grattandosi la testa.
 
-Parli facile te…
 
-Come ti capisco!- fece ad un tratto Ryou guardando le due ragazze.
 
Tutti i presenti, a quella specie di sospiro, si voltarono incuriositi.
 
Il ragazzo dagli occhi azzurri aveva la faccia alquanto abbattuta, così Kenta gli chiese spiegazioni.
 
-Almeno Juri è una ragazza normale, io non so che fare con Ruki, uff, perché mi attira così tanto.
 
A Hirokazu quasi gli caddero gli occhiali da sole.
 
Takato cominciò a sbattere le palpebre per capire se stava sognando o meno.
 
-Sei attirato da Ruki?- domandò Kenta perplesso.
 
Annuì e sospirò di nuovo.
 
-Si, ha qualcosa di speciale, ha un certo potere su di me, ma perché?
 
Ci fu un attimo di silenzio, dovuto alla loro perplessità.
 
-Forse perché a te piacciono le donne complicate?- ipotizzò Hirokazu- Diciamocela tutta, Ruki non ha nulla di semplice!
 
-Ma no…- intervenne il cinese che stava continuando a leggere.- Tutto sta nel fatto che Ruki, al contrario delle altre ragazze, non si fila neanche di striscio a Ryou, questo forse lo intriga ancora di più.
 
-Penso di non aver capito…- ammise Takato guardandolo contorto.
 
-Oh, andiamo..- fece questa volta appoggiando il suo libro sopra all’asciugamano e mettendosi di schiena.- Si vede che Ryou è un tipo a cui non piacciono le cose semplici, e trovare una ragazza fredda come Ruki ,che invece di riempirlo di complimenti al massimo lo riempie di insulti, l’ha fatta rendere unica ai suoi occhi.
 
Notò le continue facce perplesse dei suoi compagni, così, dopo aver sospirato di nuovo, si mise di nuovo a leggere.
 
-Fatto sta  che mi piace a tal punto che la sogno la notte!
 
-Mi sembra alquanto esagerato, se io me la sogno è perché sto facendo un incubo!- scherzò  Hirokazu.
 
Scosse la testa, quello che agli altri sembrava fosse uno scherzo, lo pensava davvero.
 
Si alzò e ,guardando Takato, disse:
 
-E’ ora del bagno, che dici?
 
Il ragazzo dai capelli castani capì che poteva essere una buona scusa per avvicinarsi alla sua Juri.
 
Così obbedì e si diressero verso le due ragazze, sotto agli occhi curiosi dei loro amici che non si volevano perdere per nulla al mondo quella scena.
 
La ragazzina dai capelli lunghi e castani, si accorse dell’arrivo dei due, così cominciò a salutarli e a convincerli che l’acqua fosse calda.
 
Ruki si voltò un istante per vedere chi  stava venendo a fare il bagno, ma poi pose di nuovo l’attenzione su Juri poiché aveva paura che l’avrebbe spinta in acqua.
 
Il primo ad arrivare fu proprio Takato, che si avvicinò alla ragazzina dagli occhi castani, entrando per metà in acqua.
 
Cercava di fingere che anche per lui fosse calda, ma la sua espressione faceva capire tutt’altro.
 
A Ruki le venne una risatina appena vide la sua faccia, ma si spense subito non appena sentì qualcuno darle una sculacciata.
 
Automaticamente, senza neanche accertarsi di chi fosse, mollò un ceffone, arrabbiata.
 
Si sentì una forte risata venire dalla spiaggia.
 
-Se Ryou pensa di approcciare così, penso che è sulla via sbagliata!- fece Kenta tra una risata ed un’altra.
 
Jianlinag scosse la testa divertito, non potevano far altro che continuare ad assistere alle disavventure dei due.
 
-Ehi, si faceva per scherzare, baby!- fece Ryou sorridendole.
 
-Io non facevo per scherzare, e se non vuoi altri ceffoni mantieni le distanze da me!
 
-Se l’unico contatto che posso avere con te è questo, allora fa pure!
 
Così ricevette una bella pestata, in segno di disapprovazione.
 
-Ruki, Ryou! Su, venite! Anche Takato dice che è calda!
 
Il loro sguardo si posò sul ragazzo che quasi si stringeva le spalle per il freddo.
 
Si grattarono entrambi la testa, chissà come faceva Juri a sentire tutto quel caldo.
 
Poi, il ragazzo dagli occhi azzurri si ricordò che era nel bel mezzo di un corteggiamento,  così si avvicinò alla compagna al suo fianco:
 
-Allora, che ne dici di venire a fare un bel bagno con me? A largo ovviamente, lontano da tutti!
 
-A largo dici?
 
-Si certo!
 
-Se mai mi farò un bagno, quello sarà a largo da te!
 
Si incamminò per fare una passeggiata lungo la riva.
 
Juri ormai si era tuffata, non riusciva più ad aspettare.
 
Takato non poteva far altro che imitarla, se si sarebbe mosso, non avrebbe più sentito il gelo dell’acqua.
 
Ryou si grattò la testa e il suo sguardo si rivolse verso la spiaggia.
 
I suoi carissimi amici stavano ridendo più di prima.
 
Ma la loro risata, gli dava più forza, non poteva fallire.
 
-Bè, allora si passa alle maniere forti, come si vuol dire!
 
Le corse dietro, e la prese subito in braccio, non dandole neanche il tempo di voltarsi.
 
Con la stessa velocità, entrò in acqua, tuffandosi assieme a lei.
 
Riemersero entrambi velocemente.
 
Ruki non sapeva se stringersi le spalle per il freddo improvviso dovuto all’acqua gelida, o voltarsi ed iniziare ad insultare il compagno.
 
Scelse la seconda, per il freddo aveva tutto il tempo per pensarci.
 
Ma non appena si voltò si trovò il viso del ragazzo vicino al suo, e con una spinta riandarono entrambi sott’acqua.
 
Ruki voleva riemergere immediatamente, ma sentì il ragazzo troppo vicino, così aprì gli occhi sott’acqua e vide ciò che la mandò in bestia:  le stava stampando un bacio.
 
Dopo qualche attimo, riemersero in superficie.
 
La ragazza si strofinò gli occhi che le bruciavano per l’acqua salata,ma si vedeva che lo stava facendo il più velocemente possibile.
 
-Bè, che bel bacio salato!- esclamò il ragazzo tutto sorridente.
 
Nonostante l’abbronzatura, non appena Ruki si tolse le mani dal viso, si notò che era tutta rossa, ma non per l’imbarazzo ma per rabbia.
 
-Stavi dicendo che volevi farti un bagno a largo vero? Bè, comincia pure ad andarci!- esclamò cominciando a lanciargli i sassi che riusciva a cogliere dal fondo marino.
 
Il ragazzo si diede alla fuga, nuotando il più velocemente possibile, sotto ad una pioggia di sassolini.
 
Quando fu abbastanza lontano dal suo tiro, sentì Ruki gridare:
 
-Vediamo se ce la fai a tornare a riva!Ti aspetta una pioggia di massi non appena ti avvicini!
 
Ryou rise e , dopo essersi messo a pancia in su, galleggiando lentamente seguendo l’ondeggiare del mare, esclamò rivolgendosi al cielo:
 
-Chissà perché mi affascina sempre più! Quanto mi piaci, Ruki Makino!
 
 
  
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