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Autore: Riccia97_    27/06/2012    0 recensioni
Avete presente le ragazzine del primo anno che si credono belle e fanno di tutto per farsi notare dai ragazzi più grandi indossando super-mini gonne e top scollatissimi, che fanno le oche nel corridio e hanno una risata da rompere i timpani tanto che vorresti cucirle quella boccaccia che si ritrovano? Quelle che girano in massa e fanno le preziose con i ragazzi e poi al primo appuntamento se li portano a letto? Quelle con tre chili di trucco che se le metti sulla bilancia così come sono e poi le strucchi e le ripesi sono dimagrite magicamente? Quelle che si vantano se vanno male a scuola e parlano tutto il giorno di smalti, riviste di moda, attori e, come loro le definiscono, gli sfigati della scuola?
Ecco io non sono mai stata una di loro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 Avete presente le ragazzine del primo anno che si credono belle e fanno di tutto per farsi notare dai ragazzi più grandi indossando super-mini gonne e top scollatissimi, che fanno le oche nel corridio e hanno una risata da rompere i timpani tanto che vorresti cucirle quella boccaccia che si ritrovano? Quelle che girano in massa e fanno le preziose con i ragazzi e poi al primo appuntamento se li portano a letto? Quelle con tre chili di trucco che se le metti sulla bilancia così come sono e poi le strucchi e le ripesi sono dimagrite magicamente? Quelle che si vantano se vanno male a scuola e parlano tutto il giorno di smalti, riviste di moda, attori e, come loro le definiscono, gli sfigati della scuola? Ecco io non sono mai stata una di loro, non ho mai portato le minigonne perchè non mi sono mai piaciute, mai esagerato con il trucco apparte un po di matita, mai stata beccata nei bagni a pomiciare con ragazzi e poi cavarmela con un semplice 'Basta che non si ripeta' e soprattutto non sono mai stata una ragazza tutta tette e niente cervello. Sono sempre andata bene a scuola, ho un sacco di amici che mi circondano e sono una ragazza allegra e spensierata, non sarò la figlia perfetta, perchè nei miei 17 anni di vita dei casini li ho sempre combinati, a volte anche molto gravi, ma apparte questo si può dire che io sia una ragazza normale, forse un pò troppo ribelle, ma normale e sopratutto sincera. "Penny che cazzo stai facendo lì impalata, forza muoviti che siamo in ritardo e se la Renger ci becca di nuovo in ritardo ci manda dal preside porca puttana!" ed eccola lì,la finezza fatta a persona, la mia migliore amica Martina o meglio conosciuta come Tatà. Non mi sono nemmeno presentata, ci ha pensato quella scema, io sono Penelope ma per gli amici Penny. Nome particolare eh? Ma mia madre è una patita della letteratura, non che il mio nome mi dispiaccia, però a volte quando mi presento le persone rimangono un po'.. come dire.. scioccate? Si scioccate è l'aggettivo migliore. "Si Marti arrivo, tu comincia ad andare, io arrivo più tardi, oppure salto proprio, non ho voglia di patirmi due ore di letteratura, a quello ci pensa mia madre." "Fa come ti pare, a dopo, ti voglio bene, ciaooooooo!" "Ciaooooooo" ricambia il suo orlo che veniva ormai dal fondo del lungo corridoio. Non avevo assolutamente voglia di andare in classe, così mi rifugia nel cortile della scuola per fumarmi una sigaretta e saltare quelle noiosissime ore che mi saparavano dall'uscita della scuola. Mentre mi incamminavo un'altro giramento di testa mi pervase e io dovetti sostenermi al muro per non cadere, erano giorni che andavo avanti così, Tatà se n'era accorta e mi aveva, giustamente, consigliato di andare dal medico ma io odio i medici quindi testarda come sono decisi che non era così imporante andarci. Arrivai sana e salva in cortile, tirai fuori il mio pacchetto di sigarette, il mio accendino e appoggiai la schiena al muro per rilssarmi e godermi la pace che raramente infestava quel posto. Per essere solo primavera e pur vivendo a Londra, il tempo era bello con un sole caldo ed io ero uscita tranquillamente indossando un paio di normalissimi jeans, una canotta lunga blu, un carigan azzuro cielo e le mie bellissime blazer blu ai piedi. Raccolsi i miei lunghi e boccolosi capelli castani in una cipolla un pò disordinata e inzia ad aspirare tutto il tabacco di quella sigaretta. Avevo appena buttato via il mozzicone quando un ragazzo alto dalla carnagione scura e i capelli neri con un ciuffo alla Elivis mi si avvicinò, devo ammettere che era un bel ragazzo e io sapevo anche chi fosse, perchè frequentavamo la stessa compagnia di amici perchè avevamo la stessa età ma non ci eravamo neanche mai presentati perchè infondo a nessuno dei due importava dell'altro. "Scusa potresti mica prestarmi l'accendino, il mio non lo trovo e.." non gli feci finire neanche la frase che gli risposi "Malik non preoccuparti, non ho bisogno di saper la tua storia, l'accendino te lo presto lo stesso" "Ah grazie... Ma noi ci conosciamo?" "In realtà si, frequentiamo gli stessi amici da ormai quattro anni, un capodanno abbiamo festeggiato anche a casa mia e tu eri li con noi, però in effetti non ci siamo mai presentati e non abbiamo mai avuto una conversazione." "Ah, strano che io non ti abbia mai notato, comunque piacere allora, io sono Zayn!" mi porse la mano ma io non ricambia la stretta, lo guardavo solo negli occhi e stavo per scoppiare a ridere in faccia. "Ti ho appena detto che frequentiamo gli stessi amici e secondo te non ti conosco? Pff ahahahah scusa ma non riesco a trattenere le risate ahahahah.." mi guardò un tantino stranito; gli porsi l'accendino e tornai seria, si accese la sigaretta e me lo ridò indietro. "Si ma io non so il tuo nome, potrei saperlo?" "Sono Penelope ma tutti mi chiamano Penny!" risposi decisa, "Ah si, ho sentito molto parlare di te, credo che quel nostro amico, quel Kevin che non conosco neanche troppo bene abbia una cotta per te, non fa altro che parlare di Penny quanto è simpatica, Penny quanto è bella, Penny di qua e Penny di la ahahhah" "Beh che ci posso fare se sono una bellissima ragazza!" dissi con una vocina da oca mettendomi a giocare con una ciocca di cappelli ed atteggiandomi un po'. "Ahahahha sei simpatica Penny, mi dispiace che non ci siamo conosciuti prima." "Beh meglio tardi che mai." sorrisi molto convinta. "Beh ti andrebbe di andare a mangiare qualcosa all'uscita oggi, ci saranno anche gli altri e quella simpaticona di Marti che mi fa morire dalle risate" "Cero che ti fa ridere, è la mia migliore amica" feci gli occhi a cuoricino e lui scoppiò a ridere, "Mi chiedo come non ti abbia mai notato, frequentiamo le stesse persone ma noi non ci siamo mai parlati, bah che strana cosa!" "Malik non è colpa mia se non noti le belle ragazze" "Mmmmh quanta modestia ahahhaha" "Si mi piace imitare quelle stupide ochette della scuola" "Va beh ci vediamo all'uscita Penny" mi fece un enorme sorriso che io non ricambia anzi dissi con molta fermezza "Penny è solo per gli amici!" mi guardò in una maniera un po' sconvolta e io gli scoppia a ridere in faccia, "Malik scherzavo madò un po' di senso dell'umorismo per la miseria" mi fece un altro sorriso e mi salutò con un bacio sulla guancia; rimasi un attimo preplessa ma poi risposi con un semplice sorriso e lo vidi allontanarsi rientrando a scuola. Portava un paio di jeans chiari a bassa vita e una maglietta con uno scollo a V bianca con sopra una felpa blu elettrico a cerniera aperta e un cappellino nero in testa. Si era un bel ragazzo, no non mi piaceva, si mi avevano colpiti i suoi occhi, no non avevo intenzione neanche di andare a pranzo con lui. Rientrai anche io e vidi un ragazzo non molto più alto di me con i capelli castani chiari e due fanali azzurri al posto degli occhi urlarmi "Pennnnnnnnnnyyyyyyyyyyyyyyy" prima di saltarmi addosso, "Buongiorno anche a te Lou, ma sai com'è pesi leggermente quindi scendi!" lo feci cadere a terra come uno scemo e scoppiai a ridere quando rialzandosi si massaggia il sedere, forse per la botta; si quel ragazzo è un mostro della natura è un pazzo da manicomio che io chiamo amico da ormai quattro lunghi anni.
  
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