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Autore: Blubba    28/06/2012    0 recensioni
Sai cosa mi sta uccidendo davvero?
La speranza.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Può l’abisso divorare i sentimenti, i ricordi, il calore di un tocco a cui eravamo affezionati … a cui eravamo abituati?


Può, il freddo abisso divorare ciò che resta della mia mente, liberandomi dall’opprimente sentimento di nostalgia che mi sta uccidendo, come un cancro insinuato a fondo nella mia carne, che fa marcire tutto ciò che c’è intorno, senza escludere niente.

Quante volte devo sentirmi morire prima di ritrovare la pace?

Esiste, per me, la pace?

Mi sento come un cane bastonato a cui restano solo i denti per difendersi, posso solo mordere fino alla fine, fino a quando non sarò morto, fino a quando non mi sarò spento completamente, abbandonando questa vita capace di creare un dolore così forte da inibire i sentimenti e una felicità così potente da farti male. E adesso mordo l’aria, spalanco le fauci insanguinate al vento, sperando solo che tutto questo finisca presto, il più presto possibile.

E dunque, tu, abisso, puoi assorbire tutto questo dolore se te lo chiedessi? Ne saresti capace?

Beh, anche se fosse … le tue fredde braccia non mi avranno; perché il dolore e la felicità sono il male minore.

Sai cosa mi sta uccidendo davvero?

La speranza.

E’ un’ ansia continua questa vita, questa sensazione che mi spinge a non arrendermi qualsiasi cosa accada.

Fa così male rialzarsi, quasi quanto cadere. Fa schifo vedere il sangue alle ginocchia e continuare a correre, sapendo che la terra è pronta a crollare in qualsiasi momento, che non è lei a sorreggerti, ma tu, sei sorretto solo dalla stupida volontà di andare avanti, per un orgoglio che non dovrebbe esistere in me, sarebbe bello essere privo di tutto questo. 
Gli umani sono così fragili e forti allo stesso tempo.
Un ammasso di carne e ossa sorretto da una mente fin troppo potente.
Questo siamo … sono.
Vivere per me è diventato duro, fin troppo.

Mi sento come una candela destinata ad illuminare tutta l’oscurità del mondo.
Mi sto consumando lentamente, inesorabilmente, senza aver assolto il mio compito.
Mi spegnerò e non importerà a nessuno, perché a nessuno importa di una stupida candela quando è avvolto nell’oscurità.

Anzi, serve solo a far irritare gli esseri che vagano nel buio e mi cercano.

Offro loro quella dolorosa speranza di una vita nella luce ed invece io stesso mi sto spegnendo, facendo ripiombare tutto nell’oscurità più assoluta.

Allora cos’ha di buono quest’unica candela che illumina il buio in modo così stupido, privo di senso.

Questa fiamma che si sta estinguendo provoca solo male, dolore, speranze che procureranno a loro volta altro dolore.

E se trovassi un’altra persona come me? Un'altra fiamma tra il viscoso buio?

Se solo potessi vederla.

Oppure no, non credo di volerlo.

Voglio restare solo, così, immobile, bloccare il tempo, smettere di sentire male ed osservare per sempre tutto quello che mi circonda.

Perché anche l’oscurità può essere bella.

Se non sei una candela.

 

 








 




   
 
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