Può
l’abisso divorare i
sentimenti, i ricordi, il calore di un tocco a cui eravamo affezionati
… a cui
eravamo abituati?
Può, il freddo abisso divorare ciò che resta
della mia mente, liberandomi
dall’opprimente sentimento di nostalgia che mi sta uccidendo,
come un cancro
insinuato a fondo nella mia carne, che fa marcire tutto ciò
che c’è intorno,
senza escludere niente.
Quante volte
devo
sentirmi morire prima di ritrovare la pace?
Esiste, per me,
la
pace?
Mi sento come un
cane
bastonato a cui restano solo i denti per difendersi, posso solo mordere
fino
alla fine, fino a quando non sarò morto, fino a quando non
mi sarò spento
completamente, abbandonando questa vita capace di creare un dolore
così forte
da inibire i sentimenti e una felicità così
potente da farti male. E adesso
mordo l’aria, spalanco le fauci insanguinate al vento,
sperando solo che tutto
questo finisca presto, il più presto possibile.
E dunque, tu,
abisso,
puoi assorbire tutto questo dolore se te lo chiedessi? Ne saresti
capace?
Beh, anche se
fosse …
le tue fredde braccia non mi avranno; perché il dolore e la
felicità sono il
male minore.
Sai cosa mi sta
uccidendo
davvero?
La speranza.
E’
un’ ansia continua
questa vita, questa sensazione che mi spinge a non arrendermi qualsiasi
cosa
accada.
Fa
così male rialzarsi,
quasi quanto cadere. Fa schifo vedere il sangue alle ginocchia e
continuare a
correre, sapendo che la terra è pronta a crollare in qualsiasi momento,
che non
è lei a sorreggerti, ma tu, sei sorretto solo dalla stupida
volontà di andare
avanti, per un orgoglio che non dovrebbe esistere in me, sarebbe bello
essere
privo di tutto questo.
Gli umani sono così fragili e forti allo stesso tempo.
Un ammasso di carne e ossa sorretto da una mente fin troppo potente.
Questo siamo … sono.
Vivere per me è diventato duro, fin troppo.
Mi sento come
una
candela destinata ad illuminare tutta l’oscurità
del mondo.
Mi sto consumando lentamente, inesorabilmente, senza aver assolto il
mio
compito.
Mi spegnerò e non importerà a nessuno,
perché a nessuno importa di una stupida
candela quando è avvolto nell’oscurità.
Anzi, serve solo
a far
irritare gli esseri che vagano nel buio e mi cercano.
Offro loro
quella
dolorosa speranza di una vita nella luce ed invece io stesso mi sto
spegnendo,
facendo ripiombare tutto nell’oscurità
più assoluta.
Allora
cos’ha di buono
quest’unica candela che illumina il buio in modo
così stupido, privo di senso.
Questa fiamma
che si
sta estinguendo provoca solo male, dolore, speranze che procureranno a
loro
volta altro dolore.
E se trovassi
un’altra
persona come me? Un'altra fiamma tra il viscoso buio?
Se solo potessi
vederla.
Oppure no, non
credo di
volerlo.
Voglio restare
solo,
così, immobile, bloccare il tempo, smettere di sentire male
ed osservare per
sempre tutto quello che mi circonda.
Perché
anche l’oscurità
può essere bella.
Se non sei una
candela.